Fumata nera o fumata bianca: i segreti dietro il comignolo della Cappella Sistina, durante l’elezione del Papa

Fumata nera o fumata bianca? Questa settimana il mondo guarderà con attesa un piccolo comignolo sul tetto della Cappella Sistina.

fumata bianca san pietro
Dal 7 maggio del 2025 il mondo guarderà con attenzione il comignolo posizionato sul tetto della Cappella Sistina, a Roma. La fumata bianca indicherà che è stato eletto un nuovo Papa.

Ogni volta che si apre un conclave, cioè l'assemblea che deciderà il nuovo Papa, l'attenzione del mondo si concentra su un piccolo comignolo installato sul tetto della Cappella Sistina, a Roma. Da quel comignolo infatti, al termine di ogni votazione, il colore del fumo che si leverà nel cielo della capitale d'Italia e sopra il minuscolo territorio della Città del Vaticano, comunicherà l'esito delle votazioni.

Se il fumo sarà nero, si parlerà di "fumata nera", e vorrà dire che la votazione non ha portato ancora a un'elezione. Se invece il fumo in uscita dal comignolo sarà bianco, avremo "fumata bianca", e questo vorrà dire che l'elezione è avvenuta e che tra poco si saprà il nome del nuovo pontefice.

Questi due termini sono da tempo usati anche nel lessico italiano, per riferirsi all'esito negativo o positivo di una decisione.

Prima di approfondire su questa particolare forma di comunicazione, andiamo però a ripassare qualche curiosità sul conclave.

Cos'è il conclave?

Il termine conclave deriva dal latino, e significa "stanza chiusa a chiave", facendo riferimento al fatto che l'assemblea che deciderà il nuovo Papa è chiusa a chiunque sia estraneo alla riunione dei cardinali.

Partecipano al conclave soltanto i cardinali con età inferiore agli 80 anni. Nel conclave che inizierà il 7 maggio saranno presenti 133 cardinali elettori.

Questi cardinali si "rinchiuderanno" quindi nella splendida Cappella Sistina, già chiusa al pubblico da fine aprile, per prendere la decisione.

Il conclave inizia tra i 15 e i 20 giorni dalla morte del papa. Il giorno del conclave è un momento molto importante, nel quale si seguono antichi riti che si ripetono da molti secoli. Tutto inizia con una messa nella basilica di San Pietro, alla quale partecipano tutti i cardinali.

Nel pomeriggio i cardinali si riuniscono nel Palazzo Apostolico, nella Cappella Paolina, e cominciano poi insieme ad altri prelati una processione che si muove verso la Cappella Sistina, uno dei più famosi tesori culturali e artistici della Città del Vaticano.

Un'immagine della Cappella Sistina, considerata uno dei più grandi tesori del Rinascimento e dell'arte mondiale.

È proprio qui, in questo luogo considerato uno dei capolavori mondiali del Rinascimento che avviene la riunione a porte chiuse che porterà alla scelta del nuovo pontefice.

L'assemblea che elegge il Papa, nello splendido scenario della Cappella Sistina

Costruita tra il 1475 e il 1481 circa, sotto il papato di Sisto IV della Rovere da cui prese il nome, questo vasto ambiente è noto per la serie di affreschi che ne ricoprono le pareti e la volta, rendendolo uno dei capolavori del Rinascimento e dell'arte mondiale.

Qui si trovano affreschi di alcuni dei più grandi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento, come Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Piero di Cosimo, Cosimo Rosselli e altri.

Spiccano però su tutti gli affreschi di Michelangelo, in particolare il Giudizio Universale, e la maestosa Volta, con scene della Genesi come la Creazione di Adamo.

Sarà qui, in questo affascinante scenario, che si terrà il conclave, la riunione che segue un processo secolare e che eleggerà il 267° papa della Chiesa cattolica.

Occhi puntati sull'esterno della Cappella e su un piccolo comignolo

Se la Cappella Sistina si presenta all'interno come un luogo meraviglioso, vista da fuori è in realtà un edificio abbastanza normale. E sarà proprio la sua immagine esterna quella che verrà ritrasmessa dalle televisioni di tutto il mondo, visto che dentro non saranno ammesse telecamere.

cappella sistina da fuori
Così si presenta l'edificio della Cappella Sistina da fuori.

L'attenzione sarà tutta puntata sul comignolo installato dai Vigili del Fuoco del Vaticano pochi giorni fa. Ad ogni votazione, le schede di carta usate dai cardinali per scrivere il nome della persona scelta per diventare papa, vengono bruciate in una stufa, ed il fumo che ne deriva viene usato per comunicare all'esterno l'esito della votazione.

La tradizione della fumata è in realtà abbastanza recente. A partire dal 1800 il popolo romano si adunava dinnanzi al palazzo del Quirinale, a Roma, che oggi è la dimora del Presidente della Repubblica ma un tempo - dal Rinascimento - dimora dei Papi, per assistere alla fumata.

È solo dal 1914 però che si è utilizzato un fumo di diversi colori per annunciare la mancata elezione di un nuovo papa o l'avvenuta elezione. Prima di allora, la fumata indicava soltanto il fallimento della votazione.

La curiosità: chi monta il comignolo?
A montare il comignolo sul tetto della Cappella Sistina, l'oggetto più mediatico del mondo per alcune ore in questo maggio del 2025, è il Corpo dei Vigili del Fuoco del Vaticano. La Città del Vaticano è uno Stato separato dall'Italia, con un suo corpo di Polizia e con un suo corpo di Pompieri. Quest'ultimo ha a disposizione 30 agenti.

Dal 1939 viene usata, per bruciare le schede elettorali utilizzate dai cardinali, una stufa in ghisa.

Fumata nera o fumata bianca? Le sostanze chimiche usate e il significato

La fumata nera viene emessa quando nessun candidato ha raggiunto la maggioranza dei due terzi dei voti. Se i cardinali non hanno ancora eletto il papa, le schede vengono bruciate nella stufa insieme a una sostanza che genera una fumata nera.

Se invece è stata raggiunta la maggioranza dei due terzi, dal comignolo posizionato sulla Cappella Sistina viene fatto uscire fumo bianco.

Per ottenere il fumo nero, si aggiungono sostanze chimiche come perclorato di potassio, antracene e zolfo; per il fumo bianco, si utilizzano clorato di potassio, lattosio e colofonia. Dal 2005, è stata aggiunta una seconda stufa con fumogeni artificiali per migliorare la visibilità delle fumate.

La fumata bianca non solo annuncia il successo della votazione, ma anche il fatto che il cardinale scelto ha accettato l'elezione e scelto il nome pontificale. Per evitare ambiguità, dal 2005 la fumata bianca è accompagnata dal suono delle campane a festa della Basilica di San Pietro.

Nel lessico comune italiano le espressioni "fumata nera” o “fumata bianca” sono usate spesso per esprimere l'esito di una decisione, negativo nel primo caso e positivo nel secondo.

Quanto durerà il conclave?

Per arrivare all'elezione di un papa ci vogliono almeno i due terzi dei voti dei cardinali elettori. Si continua a votare a oltranza, con quattro votazioni al giorno, due la mattina e due il pomeriggio.

Se l’elezione non avviene entro il 34° scrutinio, quindi dopo 9 giorni, si procede al ballottaggio. Il ballottaggio viene effettuato tra i due cardinali che hanno ricevuto più voti nello scrutinio precedente.

Nel 2013 il conclave che portò all'elezione di papa Francesco richiese cinque scrutini e durò poco più di 24 ore.

La fumata bianca sarà quella che anticiperà l'annuncio al mondo del nome del nuovo papa, che in questo maggio del 2025 sarà il 267°. A quel punto il Papa eletto si ritirerà nella Stanza delle Lacrime, la sacrestia della Cappella Sistina, dove indosserà i paramenti bianchi e la talare bianca.

Poco dopo, il cardinale protodiacono si affaccerà dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, davanti a una piazza probabilmente gremita di fedeli, e pronuncerà l'Habemus Papam. A quel punto, in uno dei momenti più attesi, comparirà il nuovo Pontefice, a cui spetterà la benedizione Urbi et Orbi.

Questo momento sarà accompagnato anche dal rintocco delle solenni campane di San Pietro, e delle campane di tutta Roma, un momento molto particolare e solenne che si ripete da molti secoli nella città eterna.