Caldo eccezionale in Siberia: emergenza incendi e permafrost

In Siberia è stata registrata una temperatura mai vista precedentemente, al termine di 6 mesi eccezionali: oltre 38°C. Incendi, permafrost che si scioglie e anche un disastro ambientale preoccupano seriamente scienziati e comunità internazionale.

Verkhoyansk
I simboli di Verkhoyansk, in Siberia.

Sabato scorso, il 20 giugno - giorno del solstizio d'estate - un'ondata di caldo record ha interessato la Siberia. Nella regione artica, in particolare presso la città di Verkhoyansk, sono stati raggiunti i 38°C, che si traducono in 100,4° Fahrenheit. Sono temperature mai registrate prima in quest'area. Il massimo precedente era di 37.3 ° C, un dato registrato il 25 luglio del 1988.

Caldo record in Siberia

La città di Verkhoyansk, che si trova a circa 3.000 miglia a est da Mosca, ha battuto probabilmente il record da quando sono iniziate le raccolte di dati nell'Artico, nel lontano 1885. Resta solo da confermare il dato, ma a supporto di questa rilevazione eccezionale ci sono le registrazioni eseguite da un pallone aerostatico: a circa 1,5 km di altezza dal suolo, veniva registrata una insolita massima di 21 gradi centigradi. Davvero insolita a quelle latitudini!

Il giorno dopo, domenica 21 giugno, nella stessa zona sono state raggiunte nuovamente temperature molto alte, sui 35°C.

Il caldo estremo che si sta registrando in questo giugno del 2020 nel circolo polare artico ha allarmato gli scienziati. Gli studiosi del clima sono preoccupati, in una regione dove peraltro poche settimane fa si è verificato un grave disastro ambientale (ne abbiamo parlato qui).

Il meteorologo Eric Holthaus ha pubblicato un tweet su questo caldo eccezionale: “100°F (38 gradi centigradi) circa 70 miglia a nord dal Circolo polare artico oggi in Siberia. È il primo di tutta la serie registrata ", ha detto. "Siamo in emergenza climatica".

Il permafrost si sta sciogliendo

Il problema non è solo la temperatura registrata in questi giorni. Scienziati europei hanno analizzato le temperature dei primi 6 mesi del 2002, scoprendo che questa prima parte dell'anno è stata insolitamente calda per la regione.

Ed a farne le spese è anche il permafrost. Il caldo eccezionale sta avendo pesanti conseguenze su questo spesso strato di terreno congelato.

Questa è una pessima notizia: i depositi che si scongelano possono liberare nell'atmosfera ingenti quantità di gas serra, contribuendo quindi alle concentrazioni già molto elevate per le emissioni umane.

Allarme incendi

La persistente alta pressione su queste aree artico ha creato le condizioni per il verificarsi di numerosi incendi. E' questa l'ennesima preoccupazione di questi giorni.

Ci sono diverse immagini satellitari che mostrano la presenza di decine di roghi in corso negli ecosistemi forestali e arbustivi della regione. Alcuni di questi crescono su strati di torba e permafrost, ricchi in carbonio.

I dati di questi giorni non fanno altro che confermare quanto gli scienziati vanno ripetendo da molti anni. La Terra è entrata in una fase di profondi cambiamenti climatici, che preoccupano per la rapidità con cui avvengono. In pochi anni la temperatura del pianeta sta aumentando. In Siberia il cambiamento climatico è già presente, evidente agli occhi di chi si trova nella zona, con temperature anomale, scioglimento del permafrost e incendi davvero inusuali per quest'area geografica.