Clima, il 2024 è iniziato con nuovi preoccupanti record di temperatura: il punto della situazione

Il 2024 è iniziato da poco, ma fa segnare già diversi record climatici. Il Gennaio scorso è stato il più caldo da quando ci sono dati, è stato l'ottavo mese più caldo consecutivo dal giugno 2023 e c'è un nuovo record di temperatura degli oceani. Da segnalare anche il superamento della soglia di 1,5°C di riscaldamento. Facciamo il punto.

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Il gennaio del 2024 è stato il mese di gennai più caldo da quando disponiamo di misurazioni.

Un record dopo l'altro. I bollettini climatici che vengono pubblicati ogni mese fotografano una situazione in linea con quanto previsto da decenni dagli scienziati di tutto il mondo: il clima della Terra sta cambiando rapidamente a causa delle emissioni di gas serra prodotte dall'uso di combustibili fossili, ed ogni anno, ogni mese, si registrano nuovi record di caldo che superano quelli precedenti.

Dopo un 2023 segnato da record climatici (lo ricordiamo, è stato l'anno più caldo mai registrato nelle serie storiche), anche il 2024 è iniziato con estremi climatici importanti.

È successo di nuovo a gennaio: secondo i dati raccolti dal Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dall'European Centre for Medium-Range Weather Forecasts per conto della Commissione Europea, il gennaio del 2024 è stato il mese di gennaio più caldo da quando ci sono misurazioni. A dicembre del 2023 era successo lo stesso: quel mese era stato il dicembre più caldo di sempre, e la stessa cosa è accaduta negli ultimi otto mesi, a novembre, ottobre, settembre, fino al giugno scorso.

Gennaio 2024 è stato il più caldo gennaio di sempre da quando esistono dati, ed anche l’ottavo mese consecutivo ad essere il più caldo mai registrato rispetto allo stesso mese del passato.

L'elenco di record climatici non finisce qui. Il mese scorso è stato di 1,66°C più caldo rispetto a una stima della media dei mesi di gennaio per il periodo 1850-1900, il periodo di riferimento preindustriale designato, e si registra anche un record di temperatura degli oceani.

La temperatura media globale della superficie del mare (SST) per gennaio tra i paralleli 60° S e 60° N ha raggiunto i 20,97° C, un record per gennaio, 0,26° C più caldo rispetto al gennaio più caldo precedente, che era stato il 2016.

Ed ancora, la temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (febbraio 2023 – gennaio 2024) è la più alta mai registrata, pari a 0,64°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,52°C sopra la media preindustriale del periodo 1850-1900.

Rivediamo questi punti uno per uno, per fare ordine tra tanti dati climatici.

Copernicus: nel 2024 il mondo ha vissuto il gennaio più caldo mai registrato: i punti più importanti

Ecco i punti più importanti del nuovo bollettino climatico di gennaio 2024, pubblicati da Copernicus:

  • Gennaio 2024 è stato il gennaio più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media dell’aria superficiale di 13,14°C, 0,70°C sopra la media 1991-2020 di gennaio e 0,12°C sopra la temperatura del precedente gennaio più caldo, che si era registrato nel 2020.
  • Questo è l’ottavo mese consecutivo ad essere il più caldo mai registrato per il rispettivo mese dell’anno.
  • L’anomalia della temperatura globale per gennaio 2024 è stata inferiore a quella degli ultimi sei mesi del 2023, ma superiore a qualsiasi precedente prima di luglio 2023.
  • Il mese è stato di 1,66°C più caldo rispetto a una stima della media di gennaio per il periodo 1850-1900, il periodo di riferimento preindustriale designato.
  • La temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (febbraio 2023 – gennaio 2024) è la più alta mai registrata, pari a 0,64°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,52°C sopra la media preindustriale del periodo 1850-1900.
  • Nel gennaio 2024 le temperature europee sono state da molto al di sotto della media del periodo 1991-2020 nei paesi nordici a molto al di sopra della media nel sud del continente.
  • Al di fuori dell’Europa, le temperature sono state ben al di sopra della media nel Canada orientale, nell’Africa nordoccidentale, nel Medio Oriente e nell’Asia centrale, e al di sotto della media nel Canada occidentale, negli Stati Uniti centrali e nella maggior parte della Siberia orientale.
  • El Niño ha cominciato a indebolirsi nel Pacifico equatoriale, ma le temperature dell’aria marina in generale sono rimaste a un livello insolitamente alto.
  • La temperatura media globale della superficie del mare (SST) per gennaio oltre 60° S-60° N ha raggiunto i 20,97° C, un record per gennaio, 0,26° C più caldo rispetto al gennaio più caldo precedente, nel 2016, e il secondo valore più alto per qualsiasi mese nel set di dati ERA5, entro 0,01°C dal record di agosto 2023 (20,98°C).
  • Dal 31 gennaio, la SST giornaliera per 60°S–60°N ha raggiunto nuovi record assoluti, superando i precedenti valori più alti del 23 e 24 agosto 2023.

Estensione del ghiaccio marino ai Poli

L’estensione del ghiaccio marino artico è stata vicina alla media e la più alta a gennaio dal 2009, secondo il rapporto di Copernicus. Le concentrazioni di ghiaccio marino erano superiori alla media nel Mare di Groenlandia (una caratteristica persistente da ottobre) e nel Mare di Okhotsk, mentre prevalevano concentrazioni inferiori alla media nel Mare di Labrador.

L’estensione del ghiaccio marino antartico è stata la sesta più bassa in un mese di gennaio, inferiore del 18% alla media, ben al di sopra del valore più basso di gennaio registrato nel 2023 (-31%). Concentrazioni di ghiaccio marino inferiori alla media prevalgono principalmente nei mari di Ross e Amundsen, nel mare di Weddell settentrionale e lungo la costa dell’Antartide orientale.

Dati idrologici

Nel gennaio 2024 il clima è stato più umido della media in gran parte dell’Europa, con perturbazioni che hanno colpito l’Europa settentrionale e sudoccidentale. Condizioni più secche rispetto alla media sono state osservate nella Spagna sudorientale e settentrionale, nel Maghreb, nel Regno Unito meridionale, in Irlanda, nell’Islanda orientale, in gran parte della Scandinavia, in parte della Russia nordoccidentale e nei Balcani orientali.

Al di fuori dell’Europa, il clima è stato più umido della media in diverse regioni, tra cui gli Stati Uniti occidentali e sudorientali, una vasta regione dell’Eurasia, il Sud America sudorientale, l’Africa sudorientale e l’Australia settentrionale e orientale.

Condizioni più secche della media sono state osservate in parti del Nord America occidentale e meridionale, in Canada, nel Corno d’Africa, nella penisola arabica e nell’Asia centro-meridionale. Australia e Cile hanno visto condizioni asciutte che hanno contribuito alla propagazione di incendi.