Cosa dice l'INGV dopo l'ultimo terremoto che ha scosso poco fa i Campi Flegrei?

Nuovo terremoto oggi, 18 luglio 2025, ai Campi Flegrei: cosa dicono gli esperti dell'INGV? Cosa sta succedendo? Le ultime informazioni aggiornate.

campi flegrei
Il 18 luglio c'è stata una nuova scossa di terremoto ai Campi Flegrei.

Alle 9.12 di questa mattina, un terremoto di magnitudo Md 4.0 è avvenuto nella zona dei Campi Flegrei, alle porte di Napoli. Il sisma, con ipocentro ad una profondità di circa 3 km, è stato avvertito molto distintamente dalla popolazione, nell'area dell'epicentro ed anche a maggior distanza.

I Comuni più vicini all'epicentro sono Pozzuoli e Bacoli. Non si registrano danni a persone o cose, ma la scossa ha nuovamente creato molta paura ed allarme nella popolazione, che vive ormai da diversi anni una situazione di frequenti sciami sismici, accompagnati spesso da scosse più forti.

Poco più di due settimane fa, il 30 giugno, un altro evento sismico importante aveva scosso l'area. Quel giorno, si è verificato ai Campi Flegrei il terremoto più forte degli ultimi 40 anni nella zona. Nei mesi precedenti e nel 2024 si erano verificati altri eventi sismici simili.

Si tratta di terremoti di magnitudo inferiore a 5, il più forte ha raggiunto magnitudo 4.6 a fine giugno, ma hanno la particolarità di essere molto superficiali e localizzati in un'area densamente abitata. Questo aumenta molto gli effetti sul territorio.

Ma cosa sta succedendo nell'area dei Campi Flegrei, cosa dicono gli esperti dell'INGV? Vediamo le ultime informazioni nell'articolo.

I Campi Flegrei in breve

I Campi Flegrei (parola che deriva dal greco e significa "campi ardenti" per la presenza di fumarole e fenomeni di vulcanismo secondario), sono una caldera vulcanica, cioè un'area depressa dovuta al collasso di una enorme camera magmatica sotterranea a seguito di gigantesche eruzioni avvenute nel passato.

Questo campo vulcanico di forma depressa non va confuso con il Vesuvio, il vulcano di Napoli conosciuto in tutto il mondo per l'eruzione che nel 79 distrusse Pompei ed Ercolano. Distano tra loro pochi chilometri, ma sono vulcani diversi e non collegati tra loro.

In quest'area ribassata, frutto delle enormi eruzioni avvenute nella preistoria, sono cresciute nel tempo le aree abitate dall'uomo ed è oggi un territorio densamente popolato, incluso nei comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e Napoli.

Uno dei fenomeni di vulcanismo secondario che si generano nella zona dei Campi Flegrei è noto come bradisismo. È una lenta deformazione del suolo, un fenomeno legato al vulcanismo della zona, che nel giro di anni può portare a un sollevamento o ad uno sprofondamento del suolo di diversi metri. È proprio questo fenomeno a generare i terremoti attuali.

Da cosa sono causati questi terremoti?

I terremoti nell'area continuano ad essere causati dal sollevamento del suolo (noto come bradisismo), un fenomeno che va avanti da ormai 20 anni e che negli ultimi tempi ha visto un incremento.

Il bradisismo non è un fenomeno nuovo nell'area. Avveniva già all'epoca dei Romani, e le ultime crisi bradisismiche ci sono state tra gli anni '70 ed '80 del secolo scorso, portando peraltro a evacuazioni e abbandono di interi centri abitati.

La crisi bradisismica attuale ha portato, in circa vent'anni, ad un sollevamento del suolo molto importante, che sta però causando anche rotture del suolo e quindi terremoti.

Non c'è nessun indizio che faccia pensare a una futura eruzione vulcanica, ed attualmente il problema principale è costituito dai continui terremoti, perché generano inquietudine e possono causare danni agli edifici più vecchi.

Cosa dice l'INGV?

Le uniche informazioni ufficiali sulla situazione ai Campi Flegrei sono quelle fornite attraverso i canali ufficiali dagli enti preposti alla gestione del fenomeno, l'INGV e la Protezione Civile.

L'INGV, che è l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano, monitora ogni giorno 24 ore su 24 l'area vulcanica attraverso l'Osservatorio Vesuviano. Nella sua pagina web sono disponibili tutte le informazioni utili per restare aggiornati. Qualsiasi minima variazione dei parametri monitorati verrebbe subito comunicata. Allo stato attuale non ci sono variazioni significative e dal 2012, quindi da tredici anni, il vulcano è in uno stato di allerta vulcanica di colore giallo.

Secondo quanto ha riportato l'INGV nell'ultimo comunicato, a fine giugno, dal monitoraggio multiparametrico risulta che tutti i parametri diversi dalla sismicità non mostrano anomalie rilevanti, ma mantengono i consueti trend di incremento. "Il sollevamento del suolo procede a una media di circa 15 millimetri al mese, come già osservato negli ultimi mesi, e non ci sono variazioni nell’andamento della deformazione crostale - riportava l'INGV a giugno. Anche le concentrazioni dei gas emessi dalle fumarole non presentano variazioni significative rispetto alle anomalie abituali, aggiungeva l'Istituto.

Dove informarsi?

Il consiglio, come sempre, è quello di attenersi alle informazioni fornite attraverso i canali ufficiali dagli enti preposti alla gestione del fenomeno. In particole l'INGV e la Protezione Civile. Tutti gli aggiornamenti e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web della banca dati GOSSIP dell’Osservatorio Vesuviano: https://terremoti.ov.ingv.it/gossip/flegrei/2025/index.html

Fonti dell'articolo e siti da consultare

Speciale Campi Flegrei INGV - https://www.ov.ingv.it/index.php/home-campi-flegrei

Terremoto del 30 giugno 2025 ai Campi Flegrei - https://ingvterremoti.com/2025/07/01/terremoto-del-30-giugno-2025-ai-campi-flegrei/

Campi Flegrei: il terremoto del 13 marzo 2025 (Md 4.4) e il punto sul bradisismo - https://ingvvulcani.com/2025/03/13/campi-flegrei-il-terremoto-di-md-4-4-del-13-marzo-2025-e-lo-stato-della-caldera/