È davvero possibile installare pannelli solari senza elettricità?
I pannelli solari plug-and-play promettono una transizione energetica accessibile dal tuo balcone. Ma puoi ragionevolmente fare a meno dell'aiuto di un professionista?

L'energia solare si sta affermando come la fonte di elettricità in più rapida crescita al mondo. Cosa succederebbe se, invece di una costosa installazione sul tetto, optassi per un semplice pannello che si collega alla presa elettrica? Questa innovazione, soprannominata pannello solare "plug-in", sta già spuntando sui balconi di molte città europee.
Pannelli solari senza installazione complessa?
Il principio è interessante: si installa un pannello solare sul balcone, lo si collega a un inverter che converte la corrente continua in corrente alternata e lo si collega a una presa esterna impermeabile. L'elettricità alimenta quindi gli elettrodomestici di casa.
In teoria, l'installazione sembra semplice. Ma in pratica, diversi vincoli legali e tecnici ostacolano questa apparente autonomia. Nel Regno Unito, dove questi sistemi stanno prendendo piede, spesso rientrano nella "sviluppo autorizzato", il che significa che non è richiesta alcuna autorizzazione edilizia, tranne in alcuni casi: abitazioni plurifamiliari, edifici storici o quando è coinvolta l'assicurazione dell'edificio.
Un altro punto cruciale: la sicurezza elettrica. Questi sistemi dovrebbero alimentare solo elettrodomestici a basso consumo (lampade, televisori, computer). Fornelli, bollitori o lavatrici dovrebbero essere evitati, poiché potrebbero surriscaldarsi o sovraccaricare il circuito. E attenzione ai vecchi impianti, che non sono conformi alle attuali norme elettriche.
Quindi, quale produzione possiamo aspettarci?
Facciamo un esempio concreto: un kit da 800 Wp, venduto a circa 590 € (499 £), occupa 3,95 m² e utilizza una pellicola fotovoltaica con un'efficienza modesta (10-12%). Installato verticalmente su un balcone esposto a sud a Edimburgo (Regno Unito settentrionale), produce solo 132 kWh all'anno, con un risparmio annuo di 31,68 € (a 0,24 €/kWh). Per un'installazione di questo tipo, il periodo di ammortamento previsto è di circa 15,7 anni.

Inclinando il pannello all'angolazione ottimale di 37,6°, si potrebbero produrre fino a 182 kWh/anno, riducendo il ritorno sull'investimento a 11,4 anni. In condizioni ideali, con un balcone esposto a sud con la massima luce solare e senza zone d'ombra, il ritorno sull'investimento può raggiungere i 370 kWh/anno, per un ritorno sull'investimento di 5,6 anni.
Ma queste prestazioni crollano se il balcone è esposto a est o a ovest (-30%) o a nord (fino al -50%). E bisogna essere in casa durante la produzione per consumare l'elettricità generata. Altrimenti, il surplus va perso, a meno che non si investa in una batteria... e non si debba ricorrere a cablaggi più complessi, questa volta richiedendo l'intervento di un elettricista.
E se puntassimo in grande?
A titolo di confronto, l'installazione professionale di pannelli monocristallini da 4 kWp (più efficienti e durevoli) su tetto costa circa 5.500 euro e produce 2.970 kWh/anno. Si ripaga in 7,7 anni, ha una durata di 25-30 anni e può immettere il surplus in rete.
Verdetto?
Sì, è tecnicamente possibile installare un quadro elettrico a spina senza un elettricista, a condizione che si rispettino le norme di sicurezza, si comprendano i limiti di produzione e si disponga della posizione corretta.
Questo tipo di quadro rimane una soluzione temporanea, locale, imperfetta, ma stimolante. Non si tratta (ancora) di una rivoluzione energetica su larga scala, ma è un promettente primo passo verso l'autonomia energetica dei cittadini. E a volte, questo passo è sufficiente per aprire la strada.
Fonte della notizia
Ryan, D. (2025, 24 juillet). Plug-in solar panels are the latest green energy trend – here’s what you need to know. The Conversation.