Incendi: il 41% della superficie bruciata in Europa nel 2023 si trova all’interno di siti protetti Natura 2000

Il bilancio provvisorio della stagione degli incendi 2023 in Europa: gravi danni alle aree protette ed al turismo. Ecco i dati della Commissione Europea, attraverso il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS).

incendio grecia
Una foto d'archivio di un incendio in Grecia, presso l'isola di Zante.

Con la fine della stagione estiva, arrivano anche i primi bilanci sugli incendi che hanno colpito l'Europa quest'anno. Secondo il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), il 41% delle aree bruciate nell’UE quest’anno – per un totale di 192.851 ettari – si trovava all’interno di riserve di biodiversità europee di Natura 2000.

Un’intensa stagione degli incendi nel Mediterraneo

La situazione in alcuni paesi del Mediterraneo è stata disastrosa durante la stagione degli incendi 2023, informa in una nota il Joint Research Centre della Commissione Europea. Incendi distruttivi hanno colpito la Spagna all’inizio della stagione e nel mese di luglio hanno colpito gravemente Grecia, Italia, Spagna e Portogallo.

Agosto è stato un punto di svolta per gli incendi in Grecia, il paese che ha subito l’incendio più devastante mai avvenuto nell’UE.

Dopo gli incendi distruttivi scoppiati a luglio sulle isole di Rodi e Corfù e nella zona di Atene, ad agosto sono scoppiati decine di nuovi incendi in tutto il Paese. La situazione più catastrofica si è verificata nella regione nord-orientale, vicino alla città di Alexandropoulis, al confine con la Turchia. L'incendio è scoppiato il 19 agosto ed è durato diversi giorni, aiutato da condizioni favorevoli quali vegetazione secca sul terreno, forti venti e temperature elevate.

L'EFFIS stima che in questo unico incendio siano andati bruciati oltre 94.000 ettari di terreno naturale. Oltre 45 000 ettari di foreste sono andati in fiamme in Grecia, e 62 000 ettari sono bruciati all'interno di una delle riserve di biodiversità Natura 2000.

Le aree protette sembrano avere avuto una maggiore probabilità di incendio rispetto alle aree non protette, secondo quanto riporta l'European Forest Fire Information System (EFFIS).

Nonostante - come negli scorsi anni - le aree più colpite siano state quelle del Mediterraneo, incendi importanti si sono verificati anche a latitudini più elevate, nel Regno Unito ad esempio, come mostra l'immagine qui sotto.

Emissioni di gas serra e danni all'economia

Gli incendi di quest’anno nel territorio dell'UE hanno emesso nell’atmosfera circa 20 milioni di tonnellate di CO2 ,una cifra superiore alla media UE per il periodo 2003-2022, quando la stagione degli incendi non è ancora finita. I gas serra rilasciati intensificheranno ulteriormente il cambiamento climatico.

Anche se la superficie totale bruciata nell’UE dall’inizio di quest’anno a oggi è pari a 468.289 ettari, significativamente inferiore ai 748.426 ettari bruciati nel 2022, gli incendi di quest’estate hanno avuto un impatto eccezionale in termini di impatto sulle aree turistiche

Anche se la superficie totale bruciata nell’UE dall’inizio di quest’anno a oggi è pari a 468.289 ettari, significativamente inferiore ai 748.426 ettari bruciati nel 2022, gli incendi di quest’estate hanno avuto un impatto eccezionale in termini di impatto sulle aree turistiche, colpendo duramente le economie locali.

Le Isole Canarie, le isole greche come Rodi, così come la Sicilia e l'Algarve sono state duramente colpite dagli incendi, conclude la nota della Commissione Europea.