Inverno europeo 2021: dal freddo al caldo record

Due settimane dopo che una forte ondata storica di freddo ha congelato parti dell'Europa, ora gran parte del continente europeo sta vivendo un inizio anticipato della primavera, con temperature che raggiungono i 20°C, battendo vari record di temperatura massima!

Calor Europa
Il campo di anomalia della temperatura vicino alla superficie nella giornata di giovedì 25 illustra l'ondata di caldo che ora agisce sull'Europa e il freddo sulla Russia. Fonte: Climate Reanalyzer.

Febbraio 2021 è stato un mese di temperature estreme in Europa. Nelle prime due settimane una forte tempesta invernale ha colpito il continente, portando molto freddo e neve in diversi paesi.

Le nevicate hanno raggiunto anche la Grecia e la Turchia! Sono stati battuti diversi record di temperatura, con molte località che hanno registrato temperature negative, in alcuni casi inferiori a -20°C! La situazione ora è completamente opposta, il freddo estremo ha lasciato il posto a temperature calde, ben al di sopra della norma per questo periodo dell'anno.

Germania, 42°C di differenza in una settimana!

La città di Gottingen, in Germania, ad esempio, ha registrato una temperatura di -23,8°C il 14 febbraio, mentre domenica 21 febbraio ha registrato una temperatura di 18,1°C. Una differenza di 41,9°C in una sola settimana!

Ma questo drastico cambiamento di temperatura non si è limitato alla Germania: quasi tutta l'Europa ha registrato temperature ben al di sopra della media, in paesi come Francia, Olanda, Germania, Danimarca, Croazia, Polonia, Austria ed anche in Italia.

Proprio in Italia, come riportato da Marco Virgilio su Meteored Italia, il 24 febbraio 2021 ha visto superare numerosi record di temperatura nell'estremo nordest italiano, in particolare nel Friuli Venezia Giulia, dove i termometri sono letteralmente impazziti anche in alta montagna.

Anomalie di temperatura in Europa

In molti paesi europei i termometri hanno segnato record giornalieri e mensili, al limite o addirittura superiori a 20°C, quando la temperatura prevista sarebbe inferiore a 10°C. Come nel caso di Amburgo, in Germania, che ha registrato una temperatura di 21,1°C lunedì 22 febbraio, la temperatura giornaliera più calda mai registrata in un inverno, quando la media per quel periodo dell'anno è di 4 ° C.

Questa ondata di caldo anomalo ha causato in pochi giorni la scomparsa dello strato di neve che aveva ricoperto gran parte dell'Europa centrale, come si può vedere nelle immagini satellitari.

Questo drastico cambiamento è avvenuto dopo lo spostamento ad est della grande depressione che aveva trasportato masse d'aria polari, dando origine ad un'ampia dorsale che ha trasportato verso nord aria calda dai tropici. Con lo spostamento verso est della depressione, è stata la Russia a sperimentare un drastico calo delle temperature, accompagnato da forti nevicate. Diverse città russe hanno battuto record di basse temperature, come Koygorodok che ha registrato -42,6°C, battendo il record di -42,2°C stabilito nel 1963.

Cosa c'è dietro questi estremi?

Il modello responsabile di questa ondata di caldo nel mezzo dell'inverno europeo è lo stesso che ha causato il freddo estremo in Nord America e in Europa poche settimane fa: l'oscillazione delle correnti a getto polari. Come già accennato in articoli precedenti, le oscillazioni della corrente a getto in entrambi gli emisferi, con cavità e creste, sono responsabili dello scambio di masse d'aria alle medie latitudini, fornendo talvolta l'ingresso di aria più calda dai tropici (creste) e ora l'ingresso di aria più fredda proveniente dai poli (depressioni).

All'inizio di quest'anno, il forte riscaldamento nella stratosfera sopra l'Artico ha indebolito il vortice polare, che ha a sua volta indebolito la corrente a getto negli alti livelli. Quando questi si indeboliscono, le loro oscillazioni si allargano, generando grandi depressioni e creste.

Queste depressioni amplificate sono associate a un grande avanzamento di aria polare verso le medie latitudini, mentre le creste forniscono l'ingresso di aria più calda. Pertanto, questi estremi vissuti dall'Europa sono associati alle grandi oscillazioni della corrente a getto nell'emisfero settentrionale a causa dell'indebolimento del vortice polare.

Queste condizioni dovrebbero cambiare nelle prossime settimane poiché le osservazioni e le previsioni più recenti indicano che il vortice polare dovrebbe acquisire forza, quindi si prevede che anche la corrente a getto si rafforzerà e si tornerà alla normalità.