Nel cuore dell’Appennino centrale si trova la montagna più mistica d’Italia, questo luogo incanta tanti escursionisti

Un grande elemento mistico è il profilo della montagna. Se si osserva da est o da nord al crepuscolo, la sua silhouette ricorda le vesti di una figura enigmatica. Questo è luogo è meta di escursionisti provenienti da varie parti d’Italia.

Monte della strega.
Se si osserva da est o da nord al crepuscolo, la sua silhouette ricorda le vesti di una figura enigmatica, alimentando il mito. Strade come la “Strada Muliermala” (via malefica) nei pressi di Chiaserna intingono un’aura oscura del luogo, suggerendo antichi culti e presenze soprannaturali.

Nel cuore dell’Appennino Umbro Marchigiano esiste una delle montagne più mistiche d’Italia, il famoso Monte della Strega. Questo luogo incanta per il suo fascino mistico e la ricchezza di storia e natura.

Con i suoi 1284 metri di altezza questa montagna si erge tra i comuni di Sassoferrato (AN) e Serra Sant’Abbondio (PU), al confine con l’Umbria, offrendo panorami spettacolari e un’atmosfera impregnata di leggende.

Il fascino mistico del Monte della Strega

Il nome stesso, “Monte della Strega”, evoca un’aura di mistero. La denominazione deriva da antiche tradizioni celtiche legate ai Galli Senoni, che si rifugiarono in queste terre dopo una violentissima battaglia.

Col tempo, i loro riti pagani furono reinterpretati dai monaci cristiani come atti di stregoneria. Questa metamorfosi culturale ha dato vita alla leggenda della strega, simile alla Sibilla Appenninica, che si dice abitasse queste vette.

Un ulteriore elemento mistico è il profilo della montagna. Se si osserva da est o da nord al crepuscolo, la sua silhouette ricorda le vesti di una figura enigmatica, alimentando il mito. Strade come la “Strada Muliermala” (via malefica) nei pressi di Chiaserna intingono un’aura oscura del luogo, suggerendo antichi culti e presenze soprannaturali.

Un grande tesoro naturalistico

I sentieri che attraversano il monte si snodano tra faggete suggestive, prati d’alta quota e creste panoramiche, regalando viste mozzafiato sulla pianura del fiume Sentino, il Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, e i massicci del Monte Catria e Monte Cucco.

La cresta di questa montagna include il Monte Cilio (1119 m) e il Monte le Costarelle (1148 m). Lungo la vetta esiste un percorso spettacolare per gli escursionisti. Da qui, il panorama si apre a 360 gradi, abbracciando le montagne marchigiane e umbre.

Il Monte della Strega è anche parte del massiccio del Monte Catria, con versanti ripidi e pareti rocciose che contrastano con le dolci colline coltivate della zona.

Si tratta di un’area caratterizzata da una grandissima biodiversità. Qui si possono incontrare cavalli selvatici al pascolo, che aggiungono un tocco di magia all’esperienza.

Un luogo ricco di storia

La montagna è legata a un evento significativo del 1928, l’installazione di una croce metallica alta 8 metri sulla vetta secondaria (1272 m). Questo progetto coinvolse l’intera comunità di Montelago, che trasportò i pezzi della croce a spalla o con animali fino alla cima. La croce, ancora oggi un simbolo iconico, domina il paesaggio e offre un punto di riferimento per i visitatori.

Le leggende celtiche e la storia della strega aggiungono un ulteriore strato di significato storico.

La presenza di antichi sentieri, come quelli percorsi dai Celti, e il toponimo di Montelago, legato a un lago scomparso 8000 anni fa a causa di una frana, testimoniano l’antichità di questi luoghi.

Monte della Strega coperto dalla neve.
Il Monte della Strega è anche parte del massiccio del Monte Catria, con versanti ripidi e pareti rocciose che contrastano con le dolci colline coltivate della zona. Si tratta di un’area caratterizzata da una grandissima biodiversità.

Ai piedi della montagna è presente il borgo di Sassoferrato, inserito tra i borghi più belli d’Italia, merita una visita per il suo patrimonio storico, come il Museo della Civiltà Mineraria e la Rocca Albornoziana, che raccontano la storia medievale e industriale della regione.

Alcuni consigli per chi vuole visitare il luogo

Sono diversi i sentieri che possono essere percorsi dagli escursionisti. Fra questi suggeriamo il sentiero CAI 137, da Leccia, che è adatto a tutti, mentre la salita da Poggio Prato Tondo è più impegnativa ma gratificante.

I panorami dalla vetta e dalle creste sono ideali per gli appassionati di fotografia, soprattutto al tramonto, quando il profilo della montagna assume contorni molto particolari, per non dire mistici. Meteo permettendo il Monte della Strega può essere visitato in ogni periodo dell’anno. Ma si consiglia vivamente l’autunno, quando i colori sono molto più vivaci.