Neve a quote basse: i dettagli

La neve scatena una grande attesa in chi l’attende con gioia e in chi la teme per i disagi che talvolta provoca. Dove e quanto nevicherà?

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Neve a basse quote: così potrebbe essere il risveglio martedì mattina nelle zone a ridosso delle colline del Nord.

Ci siamo, ecco la prima occasione di neve a quote basse. Cominciamo con un occhio alla meteorologia sinottica. Ad innescare l’afflusso di aria fredda è una situazione tipica di grandi irruzioni di aria fredda. È presente un robusto anticiclone con massimo di 1045 hPa sulla Scandinavia, dal suo bordo orientale affluisce aria fredda, ma non realmente gelida. Complice forse il riscaldamento globale, nulla di paragonabile ad altre irruzioni invernali o novembrine.

Gli elementi che favoriranno le nevicate a quote basse sono due. A nord della Alpi transita con moto retrogrado, da est a ovest, un vortice freddo in quota. Nel Mediterraneo l’aria fredda va così a rinvigorire una depressione che si porterà dalle Baleari alla Sardegna, richiamando aria più mite. Un mix perfetto insomma, aria tiepida scorre su aria fredda in particolare in Pianura padana. Quale prevarrà, e dove si avranno dunque le nevicate?

Martedì bianco risveglio al nord?

Facciamo dunque focus sulla giornata di martedì, quella a maggior rischio, o per alcuni speranza, di neve. Siamo costretti a focalizzare la previsione neve al nord, perché l’aria mite innalzerà in fretta lo zero termico e di conseguenza, a parte qualche nevicata lunedì sull’Appennino centrale, in fretta al centro e al sud vi saranno solo piogge e temporali, anche di una certa intensità e consistenza.

Al nord la neve inizierà a cadere già lunedì verso sera lungo la fascia Appenninica e sulle Alpi e Prealpi occidentali, quindi in serata e nella notte fra lunedì e martedì precipitazioni in estensione su quasi tutta l’Emilia, con neve oltre i 400-600 m, appennino ligure fino ai fondivalle e basso Piemonte. Nevicate in estensione anche sulle Alpi centro orientali oltre i 400-800 m a seconda delle zone.

Modello ECMWF: neve totale caduta dal 18 al 21 novembre 2018. La mappa indica il totale di neve caduta, non la neve che resterà al suolo.

Il momento in cui la neve potrebbe cadere fin quasi in pianura è martedì mattina verso l’alba. In questa fase infatti le precipitazioni si intensificheranno, ma ancora non dovrebbe essere entrata l’aria mite. Il 20 novembre dunque potremmo svegliarci con nevicate a basse quote, 200-300 m circa, lungo tutta la fascia pedecollinare da Bologna a Piacenza e nel basso Piemonte orientale.

Nevicate favorite principalmente da fattori orografici e non tanto dal gran freddo, infatti sono scarse le possibilità di neve a basse quote invece sul Veneto e Lombardia.

Neve nelle città padane?

Difficile prevedere se nevicherà nelle città del nord, in quanto le condizioni sono veramente al limite, . Partendo da ovest, non è prevista neve a Torino, poco interessata dalla perturbazione, e anche a Milano difficilmente nevicherà. Le più favorite a vedere la neve sono Piacenza e Parma, in misura minore Reggio Emilia, Modena e Bologna. Dunque favorite le città prossime all’Appennino e penalizzate quelle a ridosso delle Prealpi, specie orientali, quasi nulle infatti le speranze di neve da Brescia a Verona e Venezia.

Quanta neve cadrà al suolo? Accumuli apprezzabili si avranno naturalmente sulle Alpi, in particolare le Dolomiti si presenteranno finalmente in veste invernale, e soprattutto lungo l’Appennino tosco Emiliano. Alle basse quote scarsi depositi e nelle città l’eventuale comparsa della neve sarà breve ed effimera.

Quanto dureranno freddo e neve?

la comparsa di neve alle basse quote sarà effimera, già martedì pomeriggio zero termico in rialzo e nei giorni a seguire si esauriscono i flussi di aria fredda lasciando spazio nuovamente alle correnti miti di origine Mediterranea. Dunque, dove cade neve a sufficienza, ammiratela, fotografatela e perché no correte subito a far pupazzi!