La neve sull'Appennino centrale (e non solo), cosa sta per accadere?
Negli ultimi giorni sull'Appennino centrale la neve si trova ancora, sono i residui delle nevicate di fine novembre e prima parte di dicembre. Nelle prossime ore ci sarà però una svolta eccezionale, con zero termico che risalirà fino a 3.800 metri.
Tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre la neve è caduta sull'Appennino centrale imbiancando le montagne fino a quote relativamente basse. Dai giorni dell'Immacolata non ci sono stati più episodi nevosi di rilievo, ma la neve è rimasta grazie anche alle temperature relativamente basse. Qui sotto, ad esempio, si può vedere come si presentava l'Antiappennino laziale il 23 dicembre. Sui Monti Lepini, situati a poca distanza dal Mar Tirreno qualche decina di chilometri a sud di Roma, a poca distanza da Frosinone e Latina, di neve residua ne rimaneva poca, ma già a partire dai 1100 metri sul livello del mare, per poi diventare più abbondante a quote superiori.
Nelle foto, la #neve residua sul monte Lupone (Monti #Lepini, Appennino laziale), il 23 dicembre 2021, a circa 1300 m di quota. Nelle prossime ore sulle montagne dell'Italia assisteremo a un aumento record delle temperature. https://t.co/SQa4w9zcy6 #montagna #Meteored pic.twitter.com/hUL3EHlcPZ
— Lorenzo Pasqualini (@lorepas85) December 29, 2021
Pochi giorni dopo, il 28 dicembre, questa era la situazione sull'Appennino abruzzese. Nella provincia de L'Aquila le cime sopra i Duemila metri erano tutte innevate, e la neve iniziava ad essere più abbondante già dai 1700-1800 m sul livello del mare, ma al di sotto di questa quota era ormai molto scarsa, complici le temperature piuttosto miti (zero termico a 2000 m s.l.m. il 28 dicembre, all'alba).
La #neve copre ancora l'Appennino abruzzese sopra i 1700-1800 metri. Nel video, salendo verso la vetta del Monte San Franco (Massiccio del Gran Sasso) il 28 dicembre 2021. Nei prossimi giorni questa situazione cambierà radicalmente. @meteoredit
— Lorenzo Pasqualini (@lorepas85) December 29, 2021
https://t.co/SQa4w9zcy6 pic.twitter.com/XQoimbCa57
Ma la situazione sta per cambiare ulteriormente. In queste ultime ore di 2021 e poi anche nei primissimi giorni del 2022, un anticiclone africano farà risalire con forza le temperature: le anomalie termiche saranno particolarmente evidenti in montagna. Lo zero termico si posizionerà, sull'Appennino centrale ma anche sulle Alpi ed altre aree montuose dell'Italia, sui 3.800 metri sul livello del mare.
#MeteoredConnection
— Meteored Italia (@meteoredit) December 29, 2021
Sull'Appennino abruzzese sopra i Duemila metri di quota c'è ancora #neve, ma la situazione cambierà radicalmente nei prossimi giorni! ️️
Lorenzo Pasqualini (@lorepas85) ci spiega perché dal Massiccio del Gran Sasso.
https://t.co/1D4w2blAYu pic.twitter.com/IeNFHwBSKM
Questa situazione di forte anomalia non si farà sentire solo sulle montagne italiane, dall'Appennino alle Alpi. In Spagna, ad esempio, sulle montagne del Sistema Centrale, si stanno già registrando anomalie molto spiccate.
La temperatura mínima en el observatorio del puerto de Navacerrada ha sido de 8.2 ºC, es la tercera más alta registrada desde 1946 (1985:9.2 ºC; 1961:8.6 ºC). La nieve es muy escasa y sigue fundiéndose pic.twitter.com/uHKcRe5c2z
— Toño Cañadas (@TFCanadas) December 30, 2021
Il passo di Navacerrada, che segna il confine tra le province di Madrid e Segovia, si trova a quasi 1900 metri sul livello del mare: qui è stata registrata questa mattina una temperatura minima di 8,2°C, la più alta da decenni. La poca neve rimasta dalle nevicate autunnali si sta sciogliendo definitivamente, anche sopra i Duemila.