Sai cosa fare durante un terremoto? Gli esperti lavorano a una rete globale di rilevamento sismico basata su smartphone

    Gli smartphone sono in grado di anticipare l'arrivo delle onde sismiche dei terremoti e di emettere avvisi. Ora, l'obiettivo è applicare questa tecnologia per salvare vite umane in aree prive di infrastrutture antisismiche. Scopri come funziona e cosa fare se ricevi un avviso sul tuo smartphone.

    Gli utenti di alcuni tipi di smartphone portano con sé, forse senza saperlo, un sismografo in tasca.

    Quando la terra trema sotto i nostri piedi, ogni secondo conta. Consapevoli di ciò, in molti Paesi con elevata attività sismica, le autorità investono in sistemi di allerta precoce che si sono dimostrati fondamentali per ridurre i danni e salvare vite umane.

    Tuttavia, queste reti dipendono da costosi sensori fissi, la cui installazione e manutenzione sono anche limitate.

    Per questo, un gruppo di ricercatori propone ora un’alternativa che sembra fantascienza: trasformare milioni di telefoni cellulari in sismografi personali capaci di rilevare terremoti in tempo reale.

    Avvisati dai cellulari

    Gli smartphone sono dotati di sensori interni — come accelerometri e giroscopi — utili per stabilizzare foto e video o per ruotare lo schermo. Ma possono anche rilevare i movimenti provocati da un sisma.

    Dal 2021, ricercatori di Google, dell’Università della California e di Harvard lavorano al sistema di allerta sismica per dispositivi Android (Android Earthquake Alerts), che utilizza gli accelerometri degli smartphone per rilevare i movimenti tellurici.

    Ora, uno studio scientifico pubblicato di recente sulla rivista Science conferma l’utilità di questo sistema e suggerisce che, con una partecipazione sufficiente, questa stessa tecnologia potrebbe costituire una rete globale di rilevamento particolarmente utile in aree prive di infrastrutture sismiche, a beneficio di milioni di persone.

    Come funziona?

    Quando registra una vibrazione, il telefono invia i dati a un server centrale. Se più dispositivi nella stessa area rilevano un movimento simile, il sistema può confermare l’evento e inviare un allarme prima che le onde sismiche raggiungano le zone più lontane.

    Il processo dura solo pochi secondi, ma può fare la differenza. In un terremoto, ricevere un avviso con 5-10 secondi di anticipo può avvertire la popolazione di mettersi al riparo sotto strutture sicure.

    Gli esperti affermano che, con un’implementazione adeguata, questo sistema — già integrato di serie nei telefoni Android, circa il 70% degli smartphone usati nel mondo — potrebbe integrare i sistemi attuali o persino essere l’unica fonte di allerta nelle zone vulnerabili.

    Un sistema già messo alla prova

    Nei momenti che hanno preceduto il terremoto di magnitudo 5.5 avvenuto sulla costa di Níjar (Almería) il 14 luglio scorso, milioni di persone nelle province interessate dal sisma hanno ricevuto un’allerta sui loro smartphone.

    L’avviso non è arrivato dalla Protezione Civile, né da un’app scaricata volontariamente, ma da quel sistema automatico integrato di default nei telefoni Android.

    Ed è stato possibile perché i primi telefoni a rilevare le onde P (quelle che precedono le più distruttive onde S), situati vicino all’epicentro, hanno inviato i dati ai server di Google che, una volta verificato il segnale, hanno inviato l’allerta ai dispositivi nella zona potenzialmente colpita.

    Quei pochi secondi sono stati sufficienti per far sì che alcuni utenti ricevessero il messaggio ancor prima di percepire il tremore, dimostrando come gli smartphone funzionino come una rete di sensori sismici in caso di terremoto.

    Cosa fare in caso di allerta sismica?

    Gli esperti avvertono che questi progressi tecnologici saranno inutili se la popolazione non sa come comportarsi durante un’allerta sismica.

    Sapere come comportarsi durante un’allerta sismica è una misura fondamentale di autoprotezione.

    Infatti, mentre la tecnologia avanza, la preparazione individuale resta essenziale. È fondamentale avere un piano familiare, conoscere le vie di evacuazione, mantenere la calma in caso di allerta e, soprattutto, sapere cosa fare:

    1. Abbassati: inginocchiati a terra per non perdere l’equilibrio.
    2. Copriti: riparati sotto un mobile robusto, come un tavolo o una scrivania.
    3. Tieniti: aggrappati fino a quando la scossa è terminata.

    È importante non correre né uscire dall’edificio durante il sisma, poiché il rischio di ferirsi con oggetti caduti o vetri rotti è elevato. Se ti trovi all’aperto, allontanati da pali, alberi e facciate. Se stai guidando, ferma il veicolo in un punto sicuro, senza ostruire la strada.

    Azioni semplici ma essenziali che gli abitanti di regioni a elevata attività sismica devono conoscere e mettere in pratica al momento giusto.

    Fonte della notizia:

    Richard M. Allen et al., Global earthquake detection and warning using Android phones. Science 389, 254-259 (2025). DOI: 10.1126/science.ads4779