Samuel Biener, esperto di Meteored, sul luogo del terremoto a Santorini: "ha tremato tutto, ci sono frane ovunque"

Un potente terremoto di magnitudo 6,1 ha colpito le isole greche di Santorini e Creta alle 6:19 ora locale di oggi, scatenando il panico tra residenti e turisti e provocando frane in diverse zone.

L’isola di Santorini, una delle mete turistiche più emblematiche della Grecia, ha vissuto questa notte momenti di angoscia a causa di un terremoto di magnitudo 6,1, avvertito con forza in tutta l’area del Mar Egeo.

Il sisma, registrato alle 06:19 ora locale, ha avuto l’epicentro a circa 56 chilometri a nord-est del villaggio di Neapoli, a Creta, e a una profondità di 68 chilometri, secondo i dati del Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS). Secondo i dati dell'Istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha avuto ipocentro a 62 km di profondità e magnitudo Mwp 6.0.

Nella caldera di Santorini si sono verificati numerosi crolli

Uno dei punti più colpiti dal sisma è stata la famosa caldera di Santorini, il cratere vulcanico parzialmente sommerso che dà forma all’isola. Secondo quanto riferito da abitanti e tecnici locali, si sono verificati crolli in diverse zone della scogliera, il che ha suscitato preoccupazione per la stabilità di alcune strutture turistiche situate lungo i bordi.

Inoltre, il forte movimento ha causato lo straripamento dell’acqua in piscine di hotel e abitazioni, soprattutto nelle zone più elevate con vista sul mare. Alcuni testimoni affermano che “l’acqua è uscita completamente, come se qualcuno l’avesse agitata con forza”.

Gli esperti assicurano che non vi è un legame diretto

Gli esperti hanno sottolineato che questo evento non è direttamente collegato ai sismi verificatisi alcuni mesi fa, né al recente terremoto a Creta, simile per intensità e profondità.

Al momento sono state registrate piccole repliche, ma nessuna di particolare intensità né con nuovi danni significativi.

Una preoccupazione costante

Il terremoto di oggi si aggiunge a una serie di movimenti sismici registrati nella regione negli ultimi mesi, alimentando un crescente clima di allerta tra la popolazione locale e gli esperti di geologia.

Durante l’inverno e l’inizio della primavera, Santorini e altre zone del Mar Egeo hanno sperimentato numerosi terremoti di bassa magnitudo, alcuni percepiti dalla popolazione e molti altri rilevati solo dagli strumenti.

Pur non avendo causato danni rilevanti, l’aumento della frequenza è stato ampiamente trattato dai media locali e internazionali, alimentando il dibattito sul rischio geologico di questa zona vulcanica.