Tempeste di neve seppelliscono la città di Norilsk: video

Le forti nevicate che nei giorni scorsi si sono abbattute sulla città siberiana di Norilsk hanno lasciato accumuli di oltre 4 metri

Norilsk è una città della Russia situata nel Territorio di Krasnojarsk, nell’estremo nord della Siberia centro-occidentale. La città sorge ad una latitudine di oltre 69° nord ed è la seconda città al mondo per popolazione oltre il Circolo Polare Artico (dopo Murmansk) e la più settentrionale della Siberia. È invece seconda a Jakutsk per quanto riguarda le città situate su una zona a suolo permanentemente gelato (“permafrost”). Essendo situata nel nord della Siberia, sul limite settentrionale della taiga, Norilsk gode di un clima sub-artico “continentalizzato”, con temperature invernali spesso sotto i -30°C, anche se in estate il clima può diventare piuttosto mite e data la continentalità del luogo le temperature possono salire anche oltre i +30°C fra Giugno e Luglio.

In questi giorni il passaggio di diversi sistemi frontali a carattere freddo, legati alle profonde circolazioni depressionarie in movimento lungo la costa artica siberiana, fra il mar di Barents e il mar di Kara, ha apportato abbondantissime nevicate sulle lande ghiacciate della Siberia centro-settentrionale. Colpa dell’ulteriore abbassamento di latitudine del vortice polare, che ha stabilito un ampio e profondo vortice depressionario principale, colmo di aria molto gelida a tutte le quote, con valori sotto i -40°C a 500 hPa, sulla penisola di Tajmyr. Questa profonda e vasta circolazione depressionaria colma di aria molto fredda, legata alla circolazione del vortice polare, si è da subito contrapposta con il robusto anticiclone dinamico da giorni presente sull’ovest della Russia europea. Le nevicate più intense e persistenti si sono concentrate proprio nell’area attorno la città di Norilsk che è stata sepolta da accumuli “nivometrici” eolici, alti fino a più di 3-4 metri in alcuni punti della città siberiana.

Ma in alcune zone, grazie anche all’effetto di trascinamento del manto nevoso, indotto sia dalle forti raffiche di vento che dagli accumuli di neve precipitati dai tetti degli edifici, il muro di neve che si è venuto a creare supera abbondantemente i 5 metri. Un vero e proprio muro bianco, alto più di una abitazione, che ha sepolto interi centri abitati, rendendo impossibile qualsiasi tipo di collegamento. In molti casi le autorità locali sono state costrette a scavare dei tunnel sotto la neve per permettere alla gente di poter uscire dalle proprie abitazioni. Questi accumuli, seppur in larga parte acuiti dall’azione eolica, si sono raggiunti proprio grazie alle forti e persistenti nevicate che nei giorni scorsi si sono abbattute sul Territorio di Krasnojarsk, accompagnate pure da venti piuttosto intensi e da temperature piombate sotto il muro dei -25°C.

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