Ultime notizie sulla cometa 3I/ATLAS: il "misterioso" oggetto interstellare si nasconde dietro il Sole al perielio
L'oggetto interstellare 3I/ATLAS è raramente visibile in questo periodo dell'anno, ma possiamo comunque osservarlo dalla Terra grazie ai sistemi astronomici ad alta risoluzione che forniscono dati illuminanti.

La cometa 3I/ATLAS, che sta facendo tanto parlare di sé in questo 2025, si trova sotto costante osservazione. Il coronografo CCOR-1 a bordo del satellite GOES-19 della NOAA sta tracciando la cometa e monitorandone la luminosità, secondo quanto riportato da Spaceweather.com. A farlo sono anche il quartetto di sonde spaziali PUNCH della NASA e i coronografi a bordo dell’Osservatorio Solare ed Eliosferico (SOHO, non lontano dalla Terra).
“A meno che 3I/ATLAS non si affievolisca in modo sostanziale nei prossimi giorni, dovremmo essere in grado di seguirla da vicino per tutto il suo perielio (il suo massimo avvicinamento al Sole)”, afferma l’esperto di coronografi Karl Battams.

Tracciare la cometa non è facile a causa della sua debole luminosità. Battams spiega come avviene: «Gli oggetti al limite della rilevazione, come 3I/ATLAS, rappresentano una sfida per i coronografi. Spesso dobbiamo ricorrere a tecniche di stacking (sovrapposizione) delle immagini. Per farlo funzionare, dobbiamo conoscere con grande precisione l’orientamento e la distorsione dei telescopi, così da individuare i pixel esatti corrispondenti alla cometa. È un po’ complesso, ma ci riusciamo».
Se 3I/ATLAS dovesse cambiare traiettoria o aumentare la sua luminosità, lo sapremo. Finora si comporta come una cometa. T. Marshall Eubanks, di Space Initiatives Inc., ha compilato questa curva di luce includendo anche i dati più recenti di CCOR-1 e PUNCH.
Questi dati confermano che 3I/ATLAS segue un modello di luminosità piuttosto standard per le comete, con contributi di gas e polveri. Se fosse un’astronave, indosserebbe un travestimento davvero insolito.

Nel dicembre del 2025, 3I/ATLAS riemergerà dal bagliore del Sole. I telescopi da Terra potranno allora tornare a partecipare al monitoraggio. La scommessa di molti scienziati è chiara: vedranno una cometa, non un’astronave.
Alcune cose sulla cometa
La cometa 3I/ATLAS è stata individuata per la prima volta il 1º luglio 2025 dal sistema di sorveglianza ATLAS (Asteroid Terrestrial-Impact Last Alert System), finanziato dalla NASA e con sede in Cile. Tuttavia, osservazioni precedenti erano già state registrate dal 14 giugno in diversi telescopi dello stesso progetto.
Il suo nome contiene informazioni importanti: il numero 3 indica che si tratta del terzo oggetto interstellare conosciuto (dopo ‘Oumuamua nel 2017 e 2I/Borisov nel 2019), e la lettera “I” corrisponde a “interstellare”. I calcoli orbitali hanno confermato rapidamente che non appartiene al nostro sistema solare, la sua orbita è iperbolica, il che significa che passerà una sola volta prima di perdersi per sempre nello spazio interstellare.
La cometa raggiungerà il punto più vicino al Sole alla fine di ottobre 2025, avvicinandosi fino a 1,4 unità astronomiche, cioè circa 210 milioni di chilometri. Non rappresenta alcun pericolo per la Terra, poiché la sua massima prossimità avverrà a circa 270 milioni di chilometri di distanza.