Ancora neve ma il freddo ha le ore contate

L’ondata di freddo che ha colpito gran parte dell’Italia è agli sgoccioli ma la transizione tra il regime siberiano e quello atlantico porterà tra oggi e domani altra neve fino in pianura sul Centronord

Gelo in Friuli
Gelo in Friuli: nella località Seeboden, a Rutte Piccolo di Tarvisio, registrati -28 gradi di minima mercoledì 28 febbraio (fonte: Zeno Cecon)

Una depressione atlantica porterà i suoi minimi al suolo a ridosso del Portogallo entro la prossima notte per poi spingersi fino al Golfo di Biscaglia nella giornata di domani. Alla quota di 700 hPa affluirà verso il Centronord e la Sardegna aria più umida e progressivamente meno fredda che determinerà un nuovo peggioramento del tempo, in parte già in atto sul Nordovest, la Sardegna e le aree tirreniche, come mostrato dalle proiezioni del modello europeo con base a Reading in Inghilterra ECMWF.

Nuove nevicate a quote basse 

 L’azione del campo depressionario determinerà un graduale addolcimento del clima in Italia, a partire dal Sud. Il passaggio sarà però graduale per la resistenza negli strati bassi di aria ancora molto fredda, in particolare sulle regioni settentrionali. Con queste condizioni sono attese nuove nevicate al Nord e su Toscana e Lazio fino a quote collinari, inizialmente i fiocchi potranno cadere fino al litorale nella prossima nottata. 

Sarà possibile rivedere temporaneamente un po’ di neve anche a Roma ma entro la prima mattina il fenomeno tenderà a cessare e anche nelle zone interne la neve lascerà gradualmente il posto alla pioggia fino a quote di 800/1000 metri. 

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Nuova perturbazione in arrivo giovedì: carta delle precipitazioni previste, in toni di verde la neve, in blue la pioggia

Neve a quote basse o temporaneamente pianeggianti tra notte e mattina al Sud, su Campania, Basilicata, Calabria più settentrionale e Puglia ad esclusione del Salento dove cadrà solo pioggia. In Sicilia non sono previste precipitazioni al netto di qualche piovasco nel catanese. 

In generale sulle regioni meridionali in mattinata le precipitazioni si esauriranno ad eccezione di qualche piovasco sparso sulle aree ioniche. Le temperature in giornata risaliranno sensibilmente sulle regioni tirreniche superando i 10 gradi. Il clima più mite lo ritroveremo in Sicilia con punte fino a 20 gradi. Decisamente più freddo il nord Italia con valori massimi compresi tra -2 e 2 gradi in pianura.

Nord e regioni adriatiche sotto la neve 

La neve cadrà invece ancora per tutto giovedì al Nord e tra le Marche e le zone settentrionali dell’Abruzzo. Le precipitazioni saranno più abbondanti su Piemonte occidentale e meridionale, Liguria e Appennino tosco-emiliano, moderate lungo le coste adriatiche di Romagna e Marche, deboli sulla Pianura Padana tra Lombardia e Piemonte orientale, molto deboli o assenti su Alto Adige e Friuli Venezia Giulia dove in realtà qualche fenomeno più consistente potrebbe avere luogo lungo la costa e sul triestino.  

Dopo una pausa venerdì, un altro corpo nuvoloso proveniente da ovest dovrebbe portare altre deboli nevicate sulla Pianura Padana centro-occidentale mentre ormai sulle regioni centromeridionali, più che altro lungo il versante tirrenico, prevarrà ovunque la pioggia. 

Respiro oceanico e il freddo se ne va 

Con il week-end potremo considerare davvero chiusa questa fase di gran freddo e neve  in Italia, e non solo. Le correnti zonali atlantiche riporteranno più o meno nelle medie il quadro termico su Europa occidentale e Mar Mediterraneo confinando il freddo sulle zone orientali e settentrionali del Vecchio Continente

Farà ancora un po’ più freddo del normale sulle Isole Britanniche mentre per quanto ci riguarda il capitolo gelo sarà archiviato. Questo non significa che non potranno ancora verificarsi episodi di maltempo e cali termici ma non ci sono elementi per attendersi nuove imponenti irruzioni gelide come quella che abbiamo vissuto negli scorsi giorni. 

Ricordiamo che oggi per le convenzioni della Meteorologia si chiude l'inverno e prende il via, almeno come entità climatica, la primavera. Stagione che i luoghi comuni immaginano mite e soleggiata e che invece ha un carattere volubile con slanci miti e improvvisi ripensamenti freddi. Vedremo come si aprirà e che caratteristiche proporrà quella ormai nascente dell'anno 2018.