Avviso meteo: ecco come cambierà il meteo in Italia tra giovedì 5 e il ponte dell'Immacolata

Il Nord Atlantico continuerà a sfornare tempeste per almeno dieci giorni, ma l’Italia non vivrà sempre lo stesso copione: ancora fasi perturbate, poi una parentesi più stabile e mite proprio in occasione del weekend dell’Immacolata.
Nel video di apertura analizziamo la lunga “autostrada” depressionaria che collega il Nord Atlantico al Mediterraneo centrale. Questa corsia preferenziale per le tempeste resterà attiva, ma gli effetti in Italia cambieranno progressivamente tra venerdì e il weekend dell’Immacolata.
Il Nord Atlantico non si ferma: cosa significa per l’Italia
Sull’oceano continueranno a sfilare profonde depressioni, alimentate da un getto polare molto teso, in grado di inviare impulsi perturbati verso l’Europa occidentale anche nei prossimi giorni.
Per l’Italia, però, lo scenario non sarà di maltempo continuo: nella prima parte assisteremo ancora a qualche passaggio instabile, mentre nel fine settimana inizierà a farsi strada un campo di alta pressione più robusto, pronto a proteggerci almeno temporaneamente. In sintesi le correnti atlantiche sempre molto vive in quota, ma con effetti via via più smorzati sul nostro Paese.
Giovedì 4 Dicembre: ultimi strappi perturbati, soprattutto al Sud
Domani vedrà ancora un’atmosfera piuttosto dinamica. Al Nord e su buona parte del Centro il tempo tenderà gradualmente a migliorare, con schiarite più ampie sul versante tirrenico e sulle regioni settentrionali, salvo nubi residue su coste adriatiche e aree alpine di confine dove non si esclude qualche fenomeno isolato.
Diverso il discorso per il Sud e lo Ionio, dove persisterà una circolazione depressionaria con rovesci e temporali sparsi, più probabili tra Puglia, Basilicata ionica, Calabria e nord della Sicilia. Qui i mari resteranno molto mossi e la ventilazione ancora vivace, in prevalenza settentrionale. Le nevicate si concentreranno sui rilievi appenninici a quote medio-alte.

Le temperature, nel complesso, non subiranno grandi scossoni: valori un po’ sotto media dove insisterà il maltempo, più in linea con la norma al Nord e sulle regioni tirreniche.
Weekend dell’Immacolata: alta pressione protagonista ma non per tutti
Venerdì l’alta pressione comincerà a “mettere il naso” sull’Italia. Infatti il weekend dell’Immacolata (sabato 6 e domenica 7) segnerà il passaggio a un copione differente.
L’anticiclone, in risalita dall’Atlantico, tenderà a distendersi sull’Europa centro-meridionale, abbracciando anche l’Italia: ciò favorirà tempo più stabile e in gran parte soleggiato al Nord, al Centro e su buona parte del versante tirrenico. Qui la sensazione sarà quasi autunnale, con giornate miti specie in montagna e lungo le coste.

Qualche disturbo potrà persistere ancora tra estremo Sud e Ionio, con nubi irregolari e locali piovaschi, ma si tratterà di fenomeni generalmente più isolati e in attenuazione rispetto ai giorni precedenti. Sulle Alpi tornerà il sole pieno, mentre sui rilievi appenninici le eventuali precipitazioni saranno ormai sporadiche.
Attenzione però alle nebbie in Pianura Padana e nelle valli interne del Centro: l’aria più umida nei bassi strati, intrappolata dall’alta pressione, potrà mantenere cieli grigi per molte ore, con temperature diurne più basse rispetto alle zone collinari e montane.
Oltre il weekend: alta pressione, ma lo scenario resta dinamico
Guardando oltre l’Immacolata, i modelli indicano il proseguimento di una fase anticiclonica su buona parte dell’Europa centro-meridionale, con il flusso perturbato costretto a scorrere a latitudini più elevate. Questo potrebbe significare diversi giorni con poche piogge sull’Italia, inversioni termiche e qualità dell’aria in progressivo peggioramento nelle grandi pianure.
Allo stesso tempo, però, il fatto che il Nord Atlantico resti così attivo lascia aperta la porta a futuri cambi di scena: basterà un piccolo “incidente di percorso” nel disegno delle onde atmosferiche per permettere a una nuova perturbazione di scendere di latitudine o, più avanti nel mese, all’aria più fredda di trovare la strada giusta verso il Mediterraneo.
Alcune proiezioni indicano proprio dopo metà mese una possibile maggiore ondulazione del flusso, con scenari più favorevoli a irruzioni fredde e, chissà, anche ai primi episodi nevosi più significativi sulle pianure del Nord.
Per ora, quindi, possiamo riassumere così: Nord Atlantico iperattivo, Italia in “zona cuscinetto”. Ancora qualche coda di maltempo tra giovedì e venerdì, poi un ponte dell’Immacolata più tranquillo, con il sole protagonista e un inverno che, almeno per qualche giorno, preferirà restare a guardare da lontano.