Caldo estremo sull’Italia: a rischio il record europeo di 48,8°C in Sicilia? Ecco cosa succederà tra domani e mercoledì

Il caldo diverrà estremo in queste aree della Sicilia, con temperature elevatissime che potrebbero creare dei rischi per la salute. Il picco atteso fra domani e mercoledì.

Mentre sulle regioni Settentrionali arriva l’instabilità, le regioni del Sud, in particolare Sardegna e Sicilia, stanno sperimentando l’ondata di calore più intensa dell’estate 2025.

Proprio in queste ore una massa d’aria molto rovente, proveniente dai deserti del Maghreb, ed in parte pure dall’Atlantico subtropicale, causerà temperature roventi, con punte che potrebbero sfiorare valori estremi, specialmente nelle giornate di lunedì 21 e martedì 22 luglio 2025.

Un’ondata di calore di carattere eccezionale?

L’anticiclone africano spingerà le temperature verso valori estremi, con picchi di +45 +46°C attesi nelle zone interne della Sicilia, in particolare nel settore più occidentale della piana di Catania, dove localmente si potrebbero toccare i +47°C.

La Sicilia detiene già il primato europeo per la temperatura più alta mai registrata all’ombra, i 48,8°C di Floridia nel 2021, un valore che potrebbe essere avvicinato ma difficilmente superato.

Al momento, malgrado l’intensità dell’ondata di calore, non abbiamo isoterme in libera atmosfera così estreme, come durante l’ondata di calore dell’11 agosto 2021. Le temperature del Mar Ionio, sotto costa, sono di circa un grado più fredde, ciò dovrebbe avvantaggiare il ruolo delle brezze che penetrando verso le aree interne del Siracusano e Catanese ammorbideranno le temperature.

Ondata di calore intensa.
In alcune aree dell'entroterra siciliano la colonnina di mercurio potrebbe varcare la soglia dei +46°C +47°C, specie nell'area fra Catenanuova e Agira'.

Nonostante ciò in alcune aree pianeggianti e vallive, specie fra Ennese, Catanese e Siracusano, fra domani e mercoledì 23 luglio, la colonnina di mercurio potrebbe varcare la soglia dei +46°C +47°C. Specie nell’area compresa fra Catenanuova, Agira e Paternò.

Attenzione ai rischi per la salute e agli incendi

L’ondata di calore, che si protrarrà fino a venerdì 25 luglio 2025, rappresenta una minaccia per la salute pubblica, in particolare per anziani, bambini e persone con patologie pregresse.

Le autorità sanitarie raccomandano di evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, idratarsi frequentemente e limitare le attività fisiche all’aperto. Inoltre, il sovraccarico delle reti elettriche, dovuto all’uso intensivo di condizionatori, potrebbe causare blackout, mentre le temperature estreme rischiano di danneggiare infrastrutture come strade e ferrovie, con possibili deformazioni dell’asfalto o compromissioni dei binari.

A ciò si aggiunge pure il rischio incendi, molto alto con queste temperature elevate e un clima che nelle aree più interne, lontane dall’influenza delle brezze di mare, sarà molto secco.

A proposito di possibili record, attenzione alle fonti

Un aspetto cruciale da considerare in queste condizioni di caldo estremo è la posizione delle stazioni meteorologiche. Purtroppo non tutte rispettano gli standard per dei dati che possiamo considerare accettabili.

Le temperature registrate possono essere influenzate da fattori locali, come la vicinanza ad asfalto o superfici cementificate, che tendono ad assorbire e irradiare calore, sovrastimando i dati.

Ad esempio, in città come Catania o Siracusa, dove l’urbanizzazione è intensa, le stazioni meteorologiche posizionate vicino a strade o aree cementificate possono rilevare temperature superiori di +1+2°C rispetto a quelle effettive in ambienti più naturali.

Questo fenomeno, noto come “isola di calore urbana”, può portare a letture fuorvianti, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Per questo si raccomanda di fare affidamento su stazioni meteorologiche certificate, come quelle del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), posizionate in aree aperte, nelle campagne o zone lontane da centri abitati, e lontane da superfici artificiali.

Questo rende fondamentale un’interpretazione critica dei dati, per evitare di sovrastimare l’entità del fenomeno. Nonostante ciò, il caldo sarà comunque percepito come opprimente, con un impatto significativo sulla popolazione e sull’ambiente.