Ciclone "Dennis" da record: allerta maltempo in Islanda e Regno Unito

Un potentissimo ciclone extratropicale in queste ore si sta approfondendo sull'Atlantico settentrionale rischiando di raggiungere valori di pressione da record. Allerta maltempo nel nord Europa. E in Italia?

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Nella foto glie effetti dell'ultima tempesta che ha colpito il Regn Unito, il ciclone Ciara.

In queste ore gli occhi dei meteorologi europei sono puntati sul profondissimo ciclone extratropicale Dennis, che in queste ore si sta rapidamente sviluppando sull’Atlantico settentrionale portando forte maltempo, dopo il passaggio di Ciara.

Potrebbe essere uno dei più profondi cicloni extratropicali osservati negli ultimi decenni, con un minimo barico al suolo “eccezionale”, che entro domani mattina potrebbe scendere al di sotto dei 920 hPa secondo le simulazioni di alcuni modelli matematici.

Se queste simulazioni estreme, previste da alcuni centri di calcolo, si avverano, molto probabilmente il ciclone extratropicale, denominato “Dennis” dal Met-Office, passerà alla storia come uno dei più intensi di sempre per l’Atlantico settentrionale, scatenando venti davvero violentissimi, capaci di raggiungere picchi di oltre 180-200 km/h.

“Dennis” sta colpendo duramente l’Islanda

L’Islanda è la nazione che verrà maggiormente colpita dalla furia di “Dennis”. Già da questa mattina, con l’avvicinamento del profondissimo ciclone alle coste islandesi, l’isola è stata spazzata da potenti tempeste di vento, da Est e E-NE, attive lungo il quadrante settentrionale della profonda “depressione-uragano”. Nelle prossime ore l’isola sarà interessata dall’immenso fronte occluso di “Dennis”, che produrrà tremendi “blizzards” sulle coste meridionali e orientali dell’Islanda.

Nella capitale Reykjavík da stamattina è in atto una vera e propria bufera di neve, accompagnata da venti impetuosi da Est, con raffiche che hanno superato i 113 km/h. Dopo la minima di -4,5°C del mattino entro sera il termometro salirà ad appena +2°C +3°C, causa la risalita di aria più mite da SE che provocherà un rialzo termico sulle coste meridionali dell’Islanda. Raffiche di vento estreme, ad oltre 150 km/h e picchi di oltre 180-200 km/h, si potranno registrare sull’entroterra montuoso.

Forti piogge e venti forti meridionali sono attesi anche sul Regno Unito

Anche le Isole Britanniche, seppur in modo più marginale rispetto l’Islanda, saranno interessate dal forte maltempo prodotto dal ciclone “Dennis”. Trovandosi lungo il bordo più orientale del ciclone extratropicale l’Irlanda, la Scozia, il Galles e l’Inghilterra nel weekend faranno i conti con forti venti di burrasca, fra Sud e SO, e soprattutto con piogge e rovesci che potranno determinare anche locali inondazioni e allagamenti.

Il rischio di precipitazioni più intense riguarderà la regione del Cumberland, Manchester, Cardiff e l’area di Plymouth. Domenica 16 febbraio un altro carico di piogge è atteso su Irlanda, Scozia occidentale, Galles e Inghilterra.

Rischio caduta del record di pressione?

Se le simulazioni di alcuni modelli verranno confermate il ciclone “Dennis” potrebbe passare alla storia come uno dei più intensi di sempre.

Una situazione meteorologica molto simile, nel gennaio 1993, favorì la formazione sull’Atlantico settentrionale del più potente ciclone extratropicale mai osservato dalle agenzie meteorologiche, che passò nel tratto di mare appena a sud dell’Islanda, con una pressione centrale che scese fino ai 914 hPa.

Il potentissimo ciclone extratropicale, avvicinandosi al Regno Unito, porto violenti venti di tempesta che raggiunsero picchi estremi di ben 194 km/h nel nord-ovest della Scozia.