Febbraio si chiude con gelo e neve ma a marzo torna l'Atlantico

Stiamo vivendo il cuore dell'ondata di freddo proveniente dalla Siberia. Dopo le nevicate che hanno imbiancato molte zone del Centrosud, attese ancora precipitazioni sul versante adriatico. Nel frattempo, gran freddo al Nord con i Laghi di Fusine in Friuli a -25 °C e attesa di nuove nevicate giovedì.

Laguna gelata
Uno degli effetti dell'ondata di gelo in corso: a Grado, in Friuli Venezia Giulia, dopo due giorni con temperature sempre negative gela la laguna (foto Rodolfo Rizzi).

Tutto come da previsioni per ora, l’ingresso dell’aria gelida nella giornata di domenica 25 si è fatto sentire chiaro e forte. Le correnti nordorientali provenienti dal Bassopiano Sarmatico hanno fatto il loro trionfale ingresso su tutto il settore europeo compreso tra la Scandinavia, il Mar Nero ed il Golfo del Leone. 

In Italia, il settore più freddo è quello nordorientale (oggi in Friuli quasi -25 °C a Fusine Laghi, quota 900 metri) ma l’aria gelida è arrivata oggi anche sulla Sardegna, sul Centro e su parte del Sud, esclusa la Sicilia che verrà lambita solo marginalmente da questa configurazione di fine inverno. 

E gelo siberiano fu!

Si tratta indubbiamente di una situazione atmosferica anomala e non certo frequente ma di durata abbastanza breve. I paragoni con il passato si sono sprecati in questi giorni, sono state tirate in ballo icone come il 1985 o il 1956, lo dico subito… a sproposito. 

Il fenomeno stratosferico che ha generato questa imponente retrogressione di aria artica e continentale a livello troposferico può tranquillamente essere paragonato ad avvenimenti simili che hanno dato il là alle storiche ondate gelide ma il risultato finale nel suo complesso proprio no! Nel gennaio 1985 il gelo imperversò sull’Italia dai primi di gennaio fino alla metà del mese seguito da ingentissime nevicate. 

 Nel febbraio 2012 il gelo durò per due settimane intere con venti fortissimi e nevicate intense su gran parte del territorio nazionale. In questo caso stiamo vivendo un evento certamente anomalo ma troppo breve per entrare davvero nella storia se non per qualche record localizzato.

Che c’entra il Global Warming?

In questi giorni si sente anche chiamare in causa il riscaldamento climatico globale come attore protagonista di questa ondata di freddo siberiano. Considerazione fuorviante! come già spiegato la genesi di queste massicce retrogressioni fredde ha come base meccanismi di innesco che ben poco hanno a che fare con il Global Warming, semmai possiamo valutare delle differenze nella risposta della troposfera a tali eventi.

Neve sì ma senza eccessi 

Il freddo ha portato la neve là dove è decisamente rara, parliamo in particolare della Liguria di Ponente, di Roma e del litorale laziale. Imbiancata anche la Reggia di Caserta, Pompei ed il napoletano. L’ondata gelida in corso non sarà però ricordata per nevicate generalizzate e particolarmente intense, fino a martedì si vedrà ancora neve debole o moderata sulle regioni adriatiche, anche fino sulla costa, o a quote basse su Puglia, Calabria e Basilicata. 

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L'alta pressione tenderà a migrare verso Islanda e Groenlandia e dalle Azzorre al Golfo di Biscaglia si formerà una depressione

Le precipitazioni tenderanno poi ad esaurirsi rapidamente e mercoledì saranno quasi assenti dal nostro territorio. Nel frattempo sul Nordest, dove attualmente si fatica a raggiungere lo zero in pieno giorno, si dovrebbero toccare i valori minimi notturni assoluti proprio mercoledì con punte di -10/-12 gradi.

Cosa accadrà dopo mercoledì?

L’alta pressione che sta trasferendo oggi le masse d’aria gelida verso i mari italiani, tenderà a migrare con i suoi massimi verso Islanda e Groenlandia (carte modello europeo ECMWF) aprendo più a sud una porta alle correnti occidentali meno fredde. Questo comporterà una risalita apprezzabile delle temperature al Centrosud accompagnata da piogge tra giovedì e venerdì. 

Al Nord l’avvicinamento temporaneo di una depressione al Golfo di Biscaglia richiamerà dell’aria più umida e gradualmente meno fredda che scorrerà sopra a quella molto fredda presente nei bassi strati. Ci sarà quindi l’occasione per delle nevicate fino a quote pianeggianti in attesa di un ulteriore addolcimento termico nella fine settimana. Imminente rientro nei ranghi? Dopo venerdì l’analisi dei modelli fa pensare che si vada verso un riallineamento delle temperature alle medie del periodo, forse sopra le medie nelle zone peninsulari e sulle Isole Maggiori. Il che significa che la percezione, dopo il gran freddo attuale, sarà di inizio della primavera.
Nei prossimi giorni valuteremo con più affidabilità l’evoluzione post irruzione.