La tempesta Helene porta scompiglio in Europa

La tempesta tropicale Helene, nata uragano e poi declassata, punta dritta verso le Isole Britanniche. Il suo arrivo coinciderà con grandi manovre atmosferiche sullo scacchiere euro-atlantico

helene
Ben visibile questa mattina dal satellite la tempesta tropicale Helene in avvicinamento alle Isole Britanniche (SAT24)

Tra stasera e domani Irlanda e Regno Unito faranno i conti con l’arrivo impetuoso della tempesta tropicale Helene, ex uragano che ha scelto la via dell’Europa invece che le Americhe. Gli effetti diretti tra Gran Bretagna e Irlanda si manifesteranno con un rinforzo dei venti che potranno soffiare fino a 100/110 km/h, associati a piogge a tratti intense. Sulle zone è già stato di allerta. Le carte meteorologiche (modello ECMWF) e le immagini da satellite mostrano al momento il minimo depressionario, con pressione attorno ai 990 hPa, corrispondente ad Helene ormai oltre la metà del tragitto tra le isole Azzorre e la Cornovaglia.

Gli effetti di Helene in Europa e Italia

L’avvicinamento ed il transito di Helene avrà effetti diretti ed indiretti. Quelli diretti li abbiamo descritti e riguarderanno più pesantemente le Isole Britanniche. Interessante, invece, l’effetto indiretto che questa tempesta tropicale avrà sull’Europa continentale: Aria molto calda di origine sub-tropicale sarà convogliata su Penisola Iberica, Francia, Germania, fino alla Polonia. Anche l’Italia risentirà in parte di questo richiamo seppure in maniera minore e meno diffusa.

EVOLUZIONE METEO
Il vortice di Helene verrà "inglobato" dalla grande depressione d'Islanda entro mercoledì

Si formerà un vasto campo anticiclonico sia in quota che nei bassi strati tra la Penisola Iberica e l’est Europa, un campo quasi livellato. In questa sorta di enorme lago dalle acque stagnanti deboli correnti occidentali in quota (superficie isobarica 700 hPa) favoriranno l’arrivo di aria umida nel settore mediterraneo centro-occidentale tra Italia, Spagna e in parte Francia. Su questo settore il clima ed il mare caldi e la presenza di umidità ai vari livelli atmosferici determineranno condizioni favorevoli allo sviluppo di nuvolosità cumuliforme associata a rovesci e temporali sparsi nonostante l’assenza di depressioni vere e proprie, in particolare tra lunedì e mercoledì.

In Italia le zone più esposte a questi fenomeni saranno il nordovest, le zone appenniniche e la Sardegna. Continuerà a fare molto caldo sul tutta l’Europa continentale con valori diffusi tra 28 e 30 gradi e punte fino a 33/35 in Spagna e Francia occidentale.

Poi… corrente a getto sull’Europa centrale

In coincidenza con l’arrivo di Helene la depressione semi-permanente d’Islanda tenderà ad approfondirsi progressivamente da 995 a 975/980 hPa, muovendosi prima in moto retrogrado verso il Canada e poi puntando con più decisione il nord della Scandinavia. Questa mossa aprirebbe le porte ad una rimonta anticiclonica sulla Penisola Iberica e all’ingresso della corrente a getto in alta quota sull’Europa centrale e orientale dove un fronte freddo porterebbe maltempo e un apprezzabile calo delle temperature.

EVOLUZIONE METEO
La carta ECMWF mostra l'ingresso della corrente a getto sull'Europa centrale. Ancora dubbi sull'eventuale interessamento dell'Italia

E in Italia? Le analisi numeriche odierne fanno intendere chiaramente quanta difficoltà abbiano i principali modelli di cui disponiamo ad inquadrare questo tentativo di incursione fredda diretto verso il cuore dell’Europa. Gli scenari a lungo temine Ensemble mostrano un’ampia dispersione proprio a ridosso della fine settimana.

I modelli globali deterministici ECMWF e GFS, appena aggiornati, vedono l’Italia abbastanza fuori dai giochi per questo evento, come se l’alta pressione avesse ancora una volta, in questa lunghissima estate (consiglio a questo proposito di leggere l’illuminante articolo di Luca Lombroso), la forza di rintuzzare gli attacchi da nord e da ovest. Almeno per ora!

Naturalmente l’attendibilità delle ipotesi sull’evoluzione in vista per il week-end e i giorni successivi è ancora bassa, qualcosa in effetti si sta muovendo a livello sinottico, e vi rimando quindi al consueto outlook previsionale del giovedì…