Il getto polare in uscita dal Canada si prepara a demolire l'anticiclone, possibile ciclogenesi sul Mediterraneo

L’inizio della nuova settimana vedrà un importante cambiamento, con la demolizione dell’imponente anticiclone di blocco, responsabile dell’anomala fase calda che sta caratterizzando gran parte d’Europa.

L’inizio della nuova settimana vedrà un importante cambiamento, con la demolizione dell’imponente anticiclone di blocco, responsabile dell’anomala fase calda che sta caratterizzando gran parte d’Europa.

Tutto merito del passaggio, nell’alta troposfera, di un intenso “Jet Streak”, sopra l’Atlantico settentrionale, con valori fino a 300 km/h sui 9000 metri di quota. Proprio i Jet Streaks, come capita in Atlantico, sono i veri motori del tempo atmosferico e innescano lo sviluppo dei più grandi cicloni extratropicali.

Questo potentissimo fiume d’aria, che passerà nell’alta troposfera, determinerà lo sviluppo di una importante anomalia della tropopausa, agevolando l’intrusione di aria dalla stratosfera, molto secca e stabile, la quale scorrendo al di sopra dell’aria molto più tiepida e umida, in movimento nei medi e bassi strati, contribuirà ad instabilizzare l’intera colonna d’aria, accelerando un processo ciclogenetico fra l’Islanda e la Scozia.

Una picconata contro l’anticiclone

Fra mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio questo promontorio anticiclonico tenderà ad arretrare con i propri elementi verso l’Atlantico, favorendo l’ingresso dei primi freddi e piovosi sistemi frontali atlantici verso l’Europa occidentale.

Inoltre ciò comporterà l’abbassamento di latitudine del flusso perturbato atlantico, con il conseguente ingresso, sul Nord Atlantico, di aria molto fredda in quota, di diretta estrazione artica marittima. L’avvezione di quest’aria molto fredda nella media troposfera, fra l’Islanda, la Scozia e la penisola Scandinava, produrrà pure un forte “gradiente geopotenziale” sul continente europeo.

Il forte gradiente di geopotenziale determinerà una sensibile accelerazione del ramo principale del “getto polare”, che dal continente Americano si dipana verso l’Atlantico settentrionale e l’Europa, favorendo lo sviluppo di una vasta saccatura diretta sul Mediterraneo.

Tale forte “gradiente di geopotenziale, fra alte e medie latitudini, determinerà una sensibile accelerazione del ramo principale del “getto polare”, che dal continente Americano si dipana verso l’Atlantico settentrionale e l’Europa, con la formazione di una vasta saccatura meridiana (ondulazione ciclonica sviluppata lungo la linea dei meridiani) che eroderà la struttura anticiclonica.

Il ramo del “getto polare” pronto a fiondarsi sul Mediterraneo

Verso la parte finale della prossima settimana il “jet streak” del “getto polare” si fionderà direttamente sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, “avvettando” una intensa vorticità positiva che darà origine ad una profonda ciclogenesi, pronta ad apportare una importante fase di maltempo fra la Spagna, la Francia, ed in seguito pure sul nostro Paese.

Maltempo che potrebbe concentrarsi, entro il prossimo fine settimana, sui settori tirrenici e sulle nostre due Isole Maggiori, dove c’è tanto bisogno di pioggia. Soprattutto in Sicilia, duramente colpita dalla siccità.

Le ultime proiezioni dei modelli

Osservando le ultime emissioni dei grandi centri di calcolo internazionali si nota come fra venerdì 23 e sabato 24 febbraio 2024 gran parte del Paese potrebbe essere investita da una importante fase di maltempo, con piogge, rovesci, nevicate sui monti, venti forti e possibilità di vedere mareggiate sui settori costieri.

Il successivo ingresso di aria via via più fredda, d’estrazione polare marittima, faciliterà pure la comparsa della neve sui nostri monti, determinando anche un conseguente calo delle temperature, a partire dalle regioni settentrionali.

Data la notevole distanza temporale tale tendenza dovrà essere confermata nei prossimi aggiornamenti, prodotti dai grandi centri di calcolo internazionali. Difatti, ad oggi, l’incertezza viene accresciuta pure dalla difficoltà che hanno i centri di calcolo internazionali a comprendere la dinamica evolutiva di questo importante peggioramento.