Il maltempo investe l'Italia con piogge e nevicate, ma da domenica una possibile svolta fredda è alle porte

Oggi avremo un mercoledì piuttosto grigio e piovoso, ma in miglioramento. Poi una generale tregua, salvo un breve ma intenso peggioramento tra Sicilia e Calabria tra venerdì e sabato.

Le ultime elaborazioni dei modelli confermano una settimana caratterizzata da due volti ben distinti. Se l'Atlantico continuerà a far sentire la sua voce nelle prossime 24 ore con piogge e clima relativamente mite, gli occhi sono già puntati sulla prossima settimana. Infatti una nuova configurazione delle principali figure bariche sull'Europa potrebbe stravolgere il quadro termico. Ma restano ancora molte incertezze.

Oggi, Mercoledì 17, con piogge diffuse e neve solo in quota

L’analisi ci mostra una vasta depressione atlantica che continua a dominare il Mediterraneo Centro-Occidentale. Bassa pressione che mantiene attivo un flusso di correnti umide meridionali verso l'Italia, mantenendo condizioni di instabilità ancora nelle prossime 24 ore.

Al Nord sarà una prima parte di giornata dal un cielo ovunque nuvoloso o molto nuvoloso, con piogge che potranno ancora interessare buona parte della Pianura Padana, risultando più persistenti su Emilia-Romagna e Triveneto.

Nella seconda parte della giornata nuvolosità in progressiva attenuazione con residui fenomeni sul Nordest, in ulteriore miglioramento. La quota neve si alzerà sulle Alpi, mediamente oltre i 1400-1600 metri, per l'ingresso di aria più mite in quota.

Situazione prevista da ECMWF questa mattina sulla nostra penisola.
Situazione prevista da ECMWF questa mattina sulla nostra penisola.

Al Centro piogge e rovesci anche diffusi domani mattina, con tendenza però a miglioramento. Residui fenomeni saranno possibili tra Toscana, Umbria e Lazio in giornata, con una nuvolosità irregolare. Tempo migliore altrove. Sulla Sardegna il cielo si manterrà poco o parzialmente nuvoloso.

Al Sud il tempo tenderà a migliorare rapidamente nelle prossime ore con ultime piogge sulla Puglia e nuvolosità irregolare altrove. Qualche rovescio possibile sulla Campania settentrionale. Il flusso mite meridionale produrrà un generale aumento delle temperature massime su gran parte del Paese.

Giovedì 18: Instabilità residua e primi segnali di cambiamento

La giornata di domani, giovedì, vedrà una situazione in lenta evoluzione. Al Nord la nuvolosità diverrà più irregolare, permettendo qualche schiarita specie al Nord-Ovest, anche se sulle Alpi e Prealpi il cielo resterà chiuso con rovesci e nevicate che scenderanno leggermente di quota, assestandosi intorno ai 1000-1200 metri.

Al Centro, il tempo sarà ancora instabile, con rovesci isolati tra Toscana, Umbria e Marche. Al Sud, invece, il tempo sarà migliore con schiarite prevalenti, salvo disturbi su Calabria Ionica e Sicilia orientale. Le temperature massime inizieranno a calare al Nord-Ovest e sulla Puglia, mentre saliranno sulle Isole.

Venerdì 19: Una breve tregua

Venerdì sarà una giornata "di transizione". Al mattino avremo ancora molte nubi al Nord con deboli precipitazioni sui rilievi alpini (Piemonte, Lombardia, Trentino), ma nel pomeriggio si apriranno delle ampie schiarite sulle zone centrali e orientali della Val Padana. Anche al Centro-Sud la nuvolosità sarà variabile e poco significativa, ad eccezione di qualche piovasco sull'alta Toscana.

Weekend: Sabato "siciliano"

Sabato 20 Dicembre al Nord e al Centro il cielo sarà parzialmente nuvoloso con isolati rovesci pomeridiani sulle pianure del Nord-Ovest. Un minimo depressionario in transito al largo della Sicilia porterà una fase di maltempo al primo mattino, con nuvolosità compatta e precipitazioni intense tra la Sicilia meridionale e la Puglia Salentina, e rischio per temporali e isolati nubifragi.

Tendenza per Domenica 21 e Lunedì 22: Il possibile ribaltone da Nord-Est

Tra domenica e lunedì, il posizionamento dell'Alta Pressione sull'Europa Centro-Settentrionale potrebbe favorire un flusso di correnti orientali, in seno alle quali si inserirebbe una nuova perturbazione da Nord-Est. Se la configurazione sopra citata dovesse prendere piede, si aprirebbe una fase fredda e instabile, con rischio per nevicate fino a bassa quota.

Tuttavia i tasselli da incastrare sono molteplici e, data la grande distanza temporale, tale prospettiva al momento sembra remota. Saranno necessari ulteriori aggiornamenti ed approfondimenti.