Il modello europeo aggiorna le previsioni e avvisa: l'Italia sarà il paese con più pioggia in Europa questa settimana

Sarà una settimana caratterizzata dal maltempo e dall'instabilità su molte regioni del nostro Paese, attenzione al rischio di grandinate e forti raffiche di vento.
Dopo un primo anticipo d’estate dei giorni scorsi il mese di maggio decide di mostrarci l’altro suo volto, caratterizzato da tempo instabile e inaffidabile, spesso piovoso, con rovesci e temporali, anche intensi, alternati a pause più asciutte e soleggiate.
Tutto a causa del passaggio di una estesa saccatura atlantica, seguita da aria piuttosto fredda, d’estrazione polare marittima, che dal Nord Europa scende verso l’area del Mediterraneo, determinando condizioni di tempo instabile e inaffidabile.
L’asse della saccatura atlantica verso l’Italia
A inizio settimana l’asse principale di questa saccatura si spingerà al traverso della Francia e delle nostre regioni più occidentali, enfatizzando l’instabilità atmosferica, anche a causa dell’afflusso in quota di aria moderatamente fredda, che, soprattutto durante le ore centrali del giorno, favorirà lo sviluppo di moti convettivi, con il conseguente sviluppo di temporali.
Questa situazione continuerà a durare per buona parte della settimana, producendo piogge, frequenti rovesci e temporali, principalmente sulle regioni del Centro-Nord, dove l’instabilità atmosferica diverrà anche marcata.

Inoltre lungo l’asse portante della saccatura l’avvezione di vorticità favorirà lo sviluppo di una depressione fredda in quota, nel sud-ovest della Francia. Sarà proprio questa goccia fredda ad influenzare il tempo sull’Italia nei prossimi giorni, tanto che le aree del Centro-Nord saranno le zone più piovose d’Europa nell’arco di questa settimana.
Il nostro modello di riferimento, basato sui calcoli elaborati dal modello europeo ECMWF, prevede picchi fino a oltre 100/150 mm sulle zone pedemontane del Friuli.
Fra domani e mercoledì rischio nubifragi in queste regioni
Sia domani che mercoledì 7 maggio piogge, rovesci e fenomeni temporaleschi interesseranno un po’ tutto il Centro-Nord, con una maggiore frequenza nelle ore pomeridiane. Attenzione alle aree pedemontane del Nord, soprattutto sul Veneto, dove sarà alto il rischio di temporali intensi, accompagnati da forti raffiche di vento e grandinate.
Sulle altre aree l’attività temporalesca si concentrerà durante le ore pomeridiane, con un vero e proprio fiorire di cumulonembi lungo l’Appennino, fino alle aree montuose interne del meridione. Questi fenomeni, seppur a tratti pure intensi, andranno a colmarsi rapidamente entro sera, lasciando spazio ad ampie schiarite.
Da segnalare pure il calo delle temperature, per l’arrivo dell’aria più fresca dal Nord Atlantico, in molte città del Nord le massime non supereranno i +16°C +18°C.

Solo sulle aree costiere del Sud rimarranno ampi spazi di cielo sereno e velature, con un clima ancora piuttosto caldo per essere maggio. Localmente si supereranno i +25°C, specie fra Sicilia, Calabria e Puglia.
Ancora instabilità nella parte finale della settimana
L’instabilità perdurerà fino alla parte finale della settimana, con rovesci e temporali sparsi pronti a insistere anche giovedì 8 e venerdì 9 maggio. Soprattutto sulle regioni del Centro-Nord, anche se i rovesci e i temporali inizieranno a farsi meno diffusi, e più localizzati, concentrati principalmente nelle ore centrali del giorno.
Altrove avremo maggiori schiarite e spazi di sole, con passaggio di velature e banchi di altocumuli. Solo al Sud avremo un tempo più stabile, caldo e soleggiato, con temperature ideali per le prime tintarelle al mare.
Cosa accadrà nel weekend?
Ancora manca tantissimo tempo per il prossimo weekend, ma dalle prime valutazioni sembrerebbe che già sabato 10 maggio il tempo possa migliorare pure al Settentrione, con una maggiore stabilità atmosferica, e l’instabilità relegata solo ad Alpi e Appennino settentrionale nelle ore più calde.
Anche se si tratta al momento solo di una linea di tendenza, che dovrà trovare nuove conferme nei prossimi giorni, al momento, fra tutti gli scenari proposti, questo sembra essere quello maggiormente accreditato.