Irrompe la corrente a getto polare, cosa succederà in Italia?

Un’ampia oscillazione del jet stream polare guida il ripetuto transito di fronti freddi verso l’Italia. Effetto sorpresa sulle conseguenze, avremo veramente freddo e neve? Neve in pianura a fine gennaio? Facciamo chiarezza.

Temporali con neve in arrivo in Appennino? Il mix neve e fulmini non è raro in primavera, più inusuale in inverno.

L’aria si è fatta più consona alla stagione negli ultimi giorni, sono tornate modeste gelate notturne al nord e anche nelle conche del centro. Le temperature massime però non sono certo tipiche di gennaio. Mercoledì a Rimini si sono superati i 16°C, ieri spiccano 18-20°C in Sicilia e 14°C a Trieste.

La neve intanto è tornata a imbiancare l’Appennino settentrionale e centrale, con una lieve nevicata oltre i 1200-1500 m che non dovrebbe far notizia a gennaio.

Insomma, il tempo è più movimentato ma la situazione non è quella che ci dovrebbe essere a gennaio. Cosa succederà ora?

Situazione sinottica

Le mappe in superficie dei prossimi 2-3 giorni mostrano un promontorio dell’anticiclone delle Azzorre, a tratti scalfito da veloci passaggi frontali. Le mappe in quota evidenziano infatti flussi atlantici, e la corrente a getto che va ondulandosi. Per ora ci troviamo in prevalenza con flussi da nordovest, ma da metà gennaio l’ondulazione sarà più accentuata e con ingresso di saccature associate a aria polare. Da tenere d’occhio in particolare un fronte freddo atteso il 18-19, ancora incerto negli scenari ensamble. Altrettanto incerte ipotesi di irruzioni fredde a fine gennaio.

Il tempo di sabato e domenica

Sabato al nord nubi basse e nebbie al mattino, parzialmente soleggiato su Alpi e Appennino, poi nubi in aumento di tipo medio improduttive come precipitazioni, col sole che a tratti filtra fra le nubi. Al centro variabilità con ampie zone soleggiate soprattutto nelle regioni Tirreniche. Più nubi nel settore Adriatico, qualche pioggia in movimento fra le coste di Abruzzo e Molise. Al sud rovesci in Puglia, sud della Campania e Calabria, in serata anche su coste nord della Sicilia, resto dell’isola variabile.

Domenica al nord mattina con nebbie che si diradano e poi nubi in aumento, piovaschi sul levante Ligure. In serata breve passaggio di piogge che salta il nordovest, neve anche fitta ma di breve durata su Alpi centro orientale, oltre 1000-1300 m, e Appennino, 1300-1600 m.

Al centro parzialmente nuvoloso con nubi in aumento dal pomeriggio e con qualche pioggia o rovescio su ovest Sardegna e Toscana. Spazi di sole anche ampi al sud, con nubi anche qui in aumento e qualche pioggia in Campania.

Temperature in flessione nelle massime, per la maggiore nuvolosità, scarse e locali le gelate al nord. Non fa però freddo per gennaio, di giorno 8-10°C al nord, 14-15°C al centro e poco sotto i 20°C al sud.

La prossima settimana neve a bassa quota, ecco dove e quanta

Lunedì al nord le correnti settentrionali portano sole e limpido, aria frizzante di sera e prima mattina, 11-13°C al pomeriggio, 5-6°C sopra la media, altro che freddo! Al centro e Sardegna passaggio veloce di rovesci e breve nevicata in Appennino centrale, anche sui 1000 m, quantitavi però modesti. Al sud arrivano rovesci e temporali dal pomeriggio. Ventoso ovunque.

Fra martedì e mercoledì onda perturbata più accentuata ma incerta nei dettagli. Probabili rovesci al nord e improvvisa nevicata su Alpi oltre 400-700 m e anche Appennino tosco Emiliano, 600-800 m e romagnolo oltre 800-1000 m, anche con veloce bufera. Stimando ora, 10-30 cm sulle Alpi, 5-20 cm in Appennino.

Al centro temporali invernali anche intensi, neve in Appennino centrale oltre 800-1000 m, stimabile in 5-20 cm, anche al sud e Sardegna arrivano forti temporali, attenti a non confondere eventuali grandinate con la neve, prevista oltre 1000 m, salvo locale graupel a quote inferiori.

Onda di Rossby da manuale a metà della prossima settimana, con la corrente a getto polare che irrompe in Italia. Ancora incerte però le conseguenze al suolo. Mappa ECMWF elaborata da METEORED a 300 hPa per giovedì 18 gennaio 2023 ore 12 UTC.

A metà settimana intenso e veloce fronte freddo

Fra mercoledì e giovedì altro veloce passaggio di fronte freddo, con effetti e tempestica incerti: si va dalla breve comparsa di neve in pianura padana all’irrompere del fohn, d’obbligo dunque la prudenza. Al centro improvvisa ma veloce nevicata a bassa quota sulle regioni Adriatiche, buferotti in Appennino, ventoso in Sardegna con burrasca di maestrale, bora in Adriatico e tramontana con schiarite sulle regioni centrali tirreniche. Rovesci con neve in collina anche al sud, fra Basilicata e Calabria, localmente est Sicilia, spiccata variabilità ventosa altrove.

Venerdì giornata soleggiata e limpida al nord, mattina più fredda, anche -2,-4°C, ma di giorno fino a 10°C. Al centro migliora rapidamente con ultimi rovesci nevosi in Appenino, al sud rovesci nevosi locali in Calabria e nord della Sicilia, a quote collinari, ma nel complesso migliora.

Fine gennaio: freddo in intensificazione?

Dopo il 20 gennaio temperature minime in netta diminuzione, gelate anche intense per la prima volta nell’inverno, con minine -4,-6°C al nord, -1,-4°C al centro invece +4,+6°C al sud.Incerti invece gli effetti, nelle ultime mappe spuntano ora ipotesi di freddo da est a fine gennaio e perfino di neve in pianura al nord, in Siberia peraltro il gelo è estremo, ma c’è molta incertezza negli ensamble per cui per ora ci fermiamo qui e ne riparleremo.