Meteo, conferma dal modello europeo: l’autunno inizierà lunedì 22 con forte maltempo e oltre 50 mm di pioggia in Italia

La prossima settimana l'affondo di una profonda saccatura oceanica sul Mediterraneo potrebbe originare una ondata di maltempo davvero pesante, con rischio di forti temporali e nubifragi in varie regioni.
In questi giorni un esteso promontorio anticiclonico subtropicale sta dominando lo scenario meteorologico sull’area del Mediterraneo, garantendo condizioni climatiche estive su tutto il Paese, e non solo.
Questo promontorio subtropicale, alimentato in quota da masse d’aria calde e secche provenienti dai deserti del Sahara, nei prossimi giorni andrà ulteriormente a rinforzarsi, ergendo un blocco al flusso perturbato in ingresso dall’Atlantico.
Nel frattempo il modello europeo ECMWF conferma l’ingresso di una importante perturbazione, proprio in corrispondenza di lunedì 22 settembre, data dell'equinozio che segna l'inizio ufficiale dell'autunno meteorologico.
Attenzione alla giornata di lunedì 22 settembre
Secondo gli ultimissimi calcoli del modello europeo, importante punto di riferimento del modello di Meteored, un'intensa perturbazione atlantica raggiungerà l'Italia, portando un'ondata di maltempo severo.
Il transito del sistema frontale, collegato alla perturbazione atlantica, favorirà l’irrompere di piogge diffuse, rovesci e temporali, anche intensi, con accumuli localmente superiori ai 50 mm in poche ore.

Le giornate fra lunedì 22 e mercoledì 24 settembre saranno le peggiori, con tempo instabile o perturbato un po’ ovunque. Specialmente sulle regioni del Nord, dove le precipitazioni potrebbero risultare molto abbondanti, con accumuli di oltre 100 mm in 24 ore.
Le regioni più esposte saranno Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, dove le piogge saranno insistenti e a carattere di rovescio, con probabilità di temporali intensi sulle aree pedemontane.
Rischio nubifragi anche sulle coste tirreniche
Nel corso della settimana il maltempo si estenderà anche a gran parte delle regioni Centrali, con rovesci e temporali che bagneranno la Toscana, le Marche, l’Umbria e il Lazio.
Peraltro, alcuni di questi temporali alla mesoscala, potrebbero interessare aree urbane importanti, come quelle di Firenze, Roma e Napoli, dove gli allagamenti rappresentano un grave problema.
Al Sud, la perturbazione colpirà prevalentemente la Campania, Basilicata tirrenica e Calabria, a suon di rovesci e temporali, anche localmente di moderata o forte intensità. Prima del transito del ramo freddo del fronte l’aumento dell’umidità relativa accrescerà notevolmente l’afa in tutte le regioni del Sud.
A fine mese arriveranno altre perturbazioni?
Lo sfondamento di questo esteso e organizzato fronte atlantico potrebbe aprire una breccia sul Mediterraneo, lasciando l’Italia in balia delle perturbazioni oceaniche.

Probabilmente, già a metà ottobre, lo scenario meteorologico sull’area euro-atlantica diverrà sempre più dinamico, con un andì e rivieni di perturbazioni atlantiche, pronte a scendere sempre più di latitudine.
Al contempo il ritorno di La Niña, rimodulando l’assetto della corrente a getto polare sul Nord Pacifico, potrebbe propendere per un pattern più dinamico, con fronti perturbati che si alterneranno a brevi pause anticicloniche asciutte, ma senza i promontori anticiclonici di blocco che proteggono tutto il Sud Europa dallo scorso giugno.
Generalmente fasi di Niña debole possono mitigare i grandi blocchi ma, al tempo stesso, amplificare gli episodi di maltempo rapido e localizzato, con alto rischio di eventi estremi, capaci di causare non pochi danni.