Meteo: l’inverno inizia oggi con pioggia e neve in montagna

Oggi, secondo le convenzioni della Meteorologia, inizia l’inverno e le condizioni atmosferiche previste per i prossimi giorni sembrano in linea con l’inizio della stagione fredda. In arrivo pioggia e neve.

PREVISIONI METEO
Piogge in molte regioni italiane tra venerdì ed il week-end con abbondanti nevicate sulle Alpi (foto Marco Virgilio)

È da settimane che su alcuni noti media si leggono enfatici annunci di gelo e neve, spesso nella forma tanto cara ormai ad un certo mood dell’informazione del tipo: “Gelo e neve in arrivo, abbiamo la data!”. Personalmente un po’ sorrido e un po’ mi arrabbio per questa trasformazione della Meteorologia in Circo Barnum, anche perché la ridda di eventi epocali annunciat si rivela quasi sempre fallace e ci rimanda alla settimana successiva.

Ma ora anche noi di Meteored Italia (ilmeteo.net) possiamo solennemente annunciare che abbiamo una data per l’inizio dell’inverno: è proprio oggi, primo dicembre! Perché questa è la data scelta dalle convenzioni della Meteorologia, che è scienza e non folklore, per definire l’inizio della stagione invernale.

Ed effettivamente quest’anno l’inverno sembra voler dare segnali conformi alla sua natura proponendo un inizio di dicembre piuttosto movimentato dal punto di vista delle precipitazioni, in linea con la media delle temperature al nord, un po’ più caldo della norma al centrosud.

Evoluzione: depressione nel week-end

Dopo una breve fase interlocutoria, che segue l’allontanamento dell’ultimo vortice depressionario con minimi ormai sulla Grecia, si profila un’altra depressione in arrivo dal settore occidentale mediterraneo.

Si tratta di una circolazione di bassa pressione con due minimi, uno più profondo presso le isole delle Azzorre ed uno in approfondimento sul Mediterraneo occidentale.

Questa configurazione è perfettamente coerente con l’inizio di un periodo segnato da indice NAO (North Atlantico Oscillation) negativo

Questa configurazione è perfettamente coerente con l’inizio di un periodo segnato da indice NAO (North Atlantico Oscillation) negativo che si protrarrà per diversi giorni a venire. I valori negativi degli indici NAO e AO (Artic Oscillation) sono ben testimoniati dalla presenza di due imponenti centri anticiclonici, uno tra Groenlandia e Islanda, l’altro sulla Russia.

Con questo impianto circolatorio si prevede di conseguenza un marcato peggioramento del tempo su tutte le regioni italiane tra venerdì e domenica.

Verso il peggioramento

Giovedì all’insegna della variabilità con ampi spazi di sereno al nord, sulle regioni tirreniche e la Sicilia. Residui piovaschi su Puglia e regioni e regioni ioniche ma con tendenza a miglioramento. In serata aumento nubi con deboli piogge associate sul Friuli Venezia Giulia e lungo le coste venete. Deboli nevicate attorno ai 700 metri sui rilievi friulani.

Venerdì al primo mattino deboli precipitazioni tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, nevose fino a quote basse. Successiva temporanea attenuazione dei fenomeni. Sulle altre regioni tempo variabile con nubi in aumento dal pomeriggio e possibilità di piogge sulle regioni centrali e a carattere sparso sulla Sicilia. Possibile qualche precipitazione debole e sparsa anche sulle Alpi al nord, nevosa sopra i 600 metri, e deboli piogge tra pianura e costa sul Friuli Venezia Giulia.

Il tempo del week-end

Sabato piogge da moderate ad abbondanti su nordovest e regioni centrali, in estensione al resto del nord, alla Sicilia e alle regioni meridionali nel corso della giornata. Neve a quote basse sul Piemonte, a quote variabili tra 600 e 1200 metri sul resto dell’arco alpino, solo a quote elevate (1800/2000) sull’Appennino.

Domenica piogge al nord con neve sulle Alpi mediamente sopra i 1000 metri, e sulle regioni centrali tirreniche. Tempo migliore sulle regioni meridionali, sulle regioni centrali adriatiche e sulle isole maggiori.

le zone che riceveranno i maggiori quantitativi pluviometrici saranno il Friuli Venezia Giulia la Toscana, il Lazio e parte della Campania

In generale le zone che riceveranno i maggiori quantitativi pluviometrici saranno il Friuli Venezia Giulia la Toscana, il Lazio e parte della Campania. Le temperature tenderanno ad aumentare un po’ su tutte le regioni attestandosi su valori oscillanti attorno alla norma del periodo.

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Le regioni più direttamente colpite dai fenomeni dovrebbero essere il centronord, le regioni meridionali tirreniche e la Sardegna occidentale. La quota neve sulle Alpi sembra destinata a salire nella fascia 1000-1500 metri dopo un inizio a quote più basse. Non sono previste irruzioni fredde di rilievo.