Meteo: nostalgie invernali, quanto durerà questo volto freddo della primavera?

Per passare dalle troppo precoci atmosfere estive al ritorno di folate da fine inverno ci sono volute poche ore. La fase fredda in corso non durerà poco e potrebbe riportare neve e gelate nei fondovalle.

PREVISIONI METEO
Una depressione a carattere freddo darà luogo a marcata instabilità in tutte le regioni italiane. Piogge sparse e rovesci (nevosi a quote collinari), alternate a parziali schiarite, ci terranno compagnia fin quasi a fine mese con temperature basse (foto Marco Virgilio)

Prima di tutto un concetto: era molto più estremo il periodo caldo durato fino a lunedì scorso che l’anomalia fredda attuale. Eravamo talmente al di sopra della media sotto il dominio dell’ultimo anticiclone che il passaggio a condizioni termiche più vicine alle medie del periodo, poi anche al di sotto, ha dato l’impressione di un passaggio stagionale improvviso.

Nei prossimi giorni la circolazione generale proporrà ancora una configurazione dei campi di pressione favorevole alla discesa di masse d’aria fredda dal nord che daranno luogo a tempo variabile e a tratti instabile.

Si rivedrà la neve qua e là dalle Alpi all’Etna fino a quote per cui avremmo messo la firma a gennaio. L’alternanza tra annuvolamenti e schiarite potrebbe favorire delle nottate più serene con rischio di gelate tardive nei fondovalle dove i cicli vegetativi si sono attivati in anticipo dato il clima caldo. Questo periodo di primavera fredda durerà parecchio, specie al nord, ecco cosa potrebbe accadere…

Evoluzione: situazione bloccata con freddo da nord

A livello emisferico sono in atto diverse ondulazioni di notevole ampiezza del flusso delle correnti tra il trentesimo ed il sessantesimo parallelo. Una di queste riguarda proprio l’Europa ed è chiaramente visibile dalle carte meteorologiche: espansione meridiana dell’anticiclone atlantico fino al sud della Groenlandia, altra espansione meridiana anticiclonica tra Mar Nero, Russia e zone occidentali asiatiche. In mezzo profonda saccatura alimentata da aria fredda tra l’Artico e i mari italiani con corrente a getto in alta quota che abbraccia l’Italia passando oggi sopra la Sardegna e le regioni centromeridionali.

Per rivedere un rientro nelle medie del periodo si dovrà attendere il 27 del mese al sud ed il 29 al nord.

Questa configurazione durerà ancora parecchi giorni e condizionerà con clima freddo (anomalia negativa in quota fino a 4/6 gradi) e neve a quote collinari, forse anche per la festività del 25 aprile. Per rivedere un rientro nelle medie del periodo si dovrà attendere il 27 del mese al sud ed il 29 al nord.

Previsioni meteo a breve termine

Oggi, giovedì, tempo marcatamente instabile con nubi in crescita nel corso della giornata su tutte le regioni. Tra tarda mattina e pomeriggio/sera possibilità di piogge sparse e rovesci temporaleschi che poi si attarderanno sulle regioni centrali e sulla Sardegna mentre altrove tenderanno ad attenuarsi.

Nevicate a tratti sulle Alpi e sugli Appennini tra Emilia Romagna e Lazio fino a 500/1000 metri di quota.

Venerdì ampi rasserenamenti al nord, sulle regioni centrali tirreniche e sulla Sardegna mentre su quelle affacciate sul medio Adriatico si potranno avere ancora residui fenomeni. Piogge sparse e rovesci temporaleschi al centrosud e sulla Sicilia con neve sui rilievi sopra gli 800/1000 metri.

Nottata fredda al nord e al centro con possibili gelate notturne nelle valli e, forse, sulla pianura Padana più occidentale.

Meteoweekend: ancora instabilità diffusa

Sabato nuove formazioni nuvolose daranno luogo a piogge sparse e rovesci temporaleschi tra pianura Padana centrorientale, regioni centrali e parte del sud. Basso rischio di precipitazioni e schiarite a tratti ampie su nordovest, Sardegna, Sicilia e regioni meridionali ioniche. Temperature in lieve aumento.

Domenica cielo inizialmente poco nuvoloso al nord, sulle regioni centrali tirreniche, su Sardegna e Sicilia mentre lungo il versante adriatico tra le Marche e la Puglia sarà attiva maggiore instabilità con piovaschi sparsi e locali rovesci temporaleschi. Dalle ore più calde incremento dell’instabilità sulle Alpi, a nordest e su tutte le regioni centromeridionali continentali. Possibili nevicate lungo gli Appennini sopra quota 1000 metri. Tempo migliore sulle isole maggiori.

Tendenza: neve a quote basse a nordovest... e il 25 Aprile?

L’analisi delle carte meteorologiche, degli scenari Ensemble, dell’andamento della corrente a getto e dell’indice NAO (North Atlantic Oscillation) non depone per un miglioramento del tempo, anzi!

Lunedì e martedì nubi compatte e aria molto fredda in quota potrebbero favorire nevicate fino a quote particolarmente basse per il periodo su Piemonte, Liguria e Lombardia occidentale senza escludere del tutto fiocchi a Torino e Cuneo. In serata peggioramento anche sulle regioni meridionali ioniche.

Tra il 24 ed il 25 aprile tempo ancora instabile con fasi più perturbate soprattutto al centrosud e sulle isole maggiori mentre al nord dovrebbe prevalere una variabilità generale con possibilità di qualche rovescio sparso.

Seguite i prossimi aggiornamenti!