Meteo: nuova perturbazione con aria fredda al seguito, ecco dove nevicherà anche abbondante fra 26 e 28 novembre

E' in arrivo un brusco cambio di scenario con una nuova perturbazione che, tra mercoledì 26 e giovedì 27 novembre, porterà aria fredda e maltempo intenso. Il vortice ciclonico, in spostamento sul Centro-Sud, richiamerà correnti orientali fredde, favorendo nevicate abbondanti lungo la dorsale appenninica e, in particolare, su Marche e Abruzzo dove si attendono accumuli rilevanti.
Lo scenario meteorologico si appresta a cambiare drasticamente nel cuore della settimana, abbandonando le ritrovate caratteristiche autunnali per assumere di nuovo connotati pienamente invernali, anche se meno estremi rispetto allo scorso fine settimana.
Una nuova perturbazione, alimentata da aria fredda di origine continentale, alimenterà a un vortice ciclonico sui mari meridionali, innescando una fase di maltempo. l fattore chiave di questo peggioramento, però, non sarà tanto il freddo in sé, quanto la direzione dei venti.
Le correnti orientali, cariche di umidità raccolta sul mare, impatteranno perpendicolarmente contro la barriera appenninica. Questo fenomeno, noto come stau, costringerà le nubi a scaricare ingenti quantitativi di precipitazioni proprio sui versanti esposti a Est.
Mercoledì 26: irruzione fredda e primi fiocchi anche in alta collina
Tra mercoledì 26 e giovedì 27, l'attenzione massima va ai rilievi di Marche, Umbria orientale, Lazio interno e Abruzzo. Qui la neve, con lo zero termico in calo, potrà spingersi fin verso i 600 metri, imbiancando i rilievi del Reatino, in primis il Monte Terminillo e poi i Monti Sibillini, tra Marche e Umbria. Una nevicata suggestiva è attesa anche nella Piana di Castelluccio di Norcia già dalla serata.

Sui rilievi dell'Abruzzo sono attesi accumuli di neve fresca importanti, anche fino a 50 cm. L'apice del maltempo qui arriverà nella giornata di giovedì. Se in basso pioverà, in quota la situazione sarà critica ma spettacolare.
Le stime modellistiche per il Gran Sasso e la Majella sono notevoli: sopra i 1500 metri è lecito attendersi accumuli che potrebbero sfiorare il mezzo metro in 24 ore. Un evento importante che potrebbe sbloccare l'apertura anticipata degli impianti sciistici, da Prati di Tivo a Campo Imperatore.
Il resto del Paese: l'Italia divisa in due
Mentre il Centro Italia vivrà questa fase invernale, il resto del Paese vedrà condizioni molto diverse. Il Nord Italia rimarrà ai margini della circolazione ciclonica, con in cielo che si manterrà in prevalenza sereno o poco nuvoloso, ma in un contesto climatico decisamente rigido e anche ventoso che accentuerà la sensazione di freddo.
Al Sud, invece, il maltempo sarà intenso ma con caratteristiche più miti: sono attese piogge battenti e temporali sulle coste ioniche e tirreniche, con la neve che riuscirà a cadere solo sulle cime più elevate della Sila e del Pollino, oltre i 1400-1600 metri, scendendo leggermente di quota solo verso la fine dell'evento in Molise. Insomma, a quote decisamente superiori rispetto all'Appennino centrale.
Evoluzione per il fine settimana
La perturbazione allenterà la sua morsa entro la serata di giovedì, lasciando spazio a un graduale miglioramento. Tra venerdì 28 e sabato 29 novembre, l'alta pressione riporterà il sole su molte regioni.

Tuttavia, la combinazione tra l'aria fredda affluita e la dispersione di calore, favorita dal cielo sereno e l'attenuazione del vento, porterà estese e forti gelate durante la notte e al primo mattino, con temperature che scenderanno abbondantemente sotto lo zero sia nelle valli interne che sulle pianure del Centro-Nord.
Già nel corso di domenica, i modelli intravedono un nuovo cedimento barico a partire da Ovest, con un aumento della nuvolosità e il possibile ritorno delle piogge sui settori tirrenici e al Nord-Ovest entro sera.