Meteo: ottobre con quattro stagioni. A quando l’inverno?

Le previsioni per i prossimi giorni vedono assaggi di tutte le stazioni lungo la penisola. Prime nevicate sulle Alpi, piogge autunnali al nord, temporali al centro ma anche ancora scampoli di estate. Cosa succederà nella seconda metà del mese?

Ottobre è uno dei mesi più belli per i colori del foliage, e sulle Alpi, passate le perturbazioni, le giornate sono splendide e suggestive. Così potrebbe essere il panorama alpino da metà settimana, dopo la perturbazione.

Ormai non c’è perturbazione senza eventi estremi. L’ultimo giorno di settembre ha visto transitare la coda di una perturbazione che in Romagna ha causato alcuni nubifragi. Piogge brevi ma torrenziali, 60-70 mm in poco più di un’ora, hanno causa allagamenti fra Imola e Forlì, con automobilisti intrappolati nei sottopassi inondati. Ricordiamo in queste condizioni di fare molta attenzione; allo stesso tempo la progettazione e dimensionamento delle infrastrutture va ripensata per il nuovo clima.

Ricordiamo in queste condizioni di fare molta attenzione, e allo stesso tempo la progettazione e dimensionamento delle infrastrutture va ripensata per il nuovo clima.

Del resto, l’aria del nord è solo apparentemente autunnale per le mattine fresche, ma ieri i termometri erano ancora su valori decisamente estivi, con 30°C in alcune località della Sardegna, della Toscana e anche a Roma. Da tenere d’occhio ora la lunga perturbazione visibile da satellite, che si osserva sul vicino atlantico, è con questa che dovremo presto fare i conti.

Situazione sinottica

Attualmente è presente un campo di pressione livellata, originato dalla congiunzione fra anticiclone delle Azzorre e un anticiclone continentale.

Va però prendendo sempre più importanza l’azione di una saccatura originata dalla depressione nord Atlantica. In particolare la corrente a getto a 300 hPa andrà formando una marcata ondulazione. Transiteranno due saccature ad onda corta, una lieve sabato, una più marcata fra lunedì e martedì e quindi entrerà anche un jet streak sul centro nord Italia.

Quanto a isoterme, irromperà mercoledì un -20°C a 500 hPa, a cui seguirà un calo a +5°C a 850 hPa, è questa la prima apprezzabile avvezione di aria polare della stagione.

Fine settimana con piogge irregolari

Sabato arrivano piogge sulla Liguria, su Appennino tosco Emiliano, e fra zone costiere tirreniche di Toscana e Lazio, anche con rovesci e temporali. Qualche acquazzone raggiunge anche la Campania. Questa prima perturbazione appare attiva anche in Sicilia con possibili temporali forti. Sul resto del nord, e sulle Alpi centro orientali, resiste un tempo buono con colori autunnali. Velature sulle regioni centro meridionali, più sole sulle coste adriatiche e variabile in Sardegna.

Domenica le nubi si organizzano e infittiscono in Liguria e fra Piemonte occidentale e alta Lombardia, con piogge anche forti su quest’ultime zone. Piovaschi anche in Emilia occidentale e in giornata su Alpi centro orientali. Al centro piogge irregolari, più dal pomeriggio, fra toscana e Lazio, in parte anche Umbria, variabile con spazi di sole sulle regioni Adriatiche.

Al sud nuvolosità variabile, maggiori annuvolamenti ancora sulla Sicilia, con rovesci e temporali sull'isola e anche in Calabria.

Notare nella mappa delle precipitazioni previste mercoledì le nevicate sulle Alpi centro orientali. I fiocchi potrebbero scendere a fine fenomeni fino a 1500 m circa. Possibili 20-40 cm a 2000 m.

Inizio settimana con maltempo

Da lunedì la perturbazione si fa più organizzata; piogge e temporali anche forti dapprima al nordovest quindi in spostamento al nordest, dove insisterà anche martedì. Neve sulle Alpi indicativamente oltre i 2000-2200 m. Fra lunedì e martedì forti temporali anche al centro, soprattutto in Toscana e segnatamente nelle consuete zone di alta Versilia e Garfagnana. In Sardegna dopo alcuni rovesci lunedì sera entra il maestrale passando a giornate ventose e variabili.

Al sud i rovesci arrivano martedì sulla Campania e Sicilia specie occidentale, poi qualcuno anche in Calabria. Scarsi invece i fenomeni lungo le regioni centro meridionali adriatiche. Mercoledì nevicata pre-invernale sulle Alpi Lombarde, Trentino, Alto Adige e dolomiti Venete. Fiocchi in qualche valle anche fino a 1600-1800 m. Temporali anche forti in giornata transitano al nordest, schiarisce al nordovest per i venti di caduta settentrionali.

Passaggio temporalesco anche intenso un po’ su tutto il centro, seguito da rapido passaggio a variabilità ventosa. Sud più colpito sempre da fenomeni improvvisi e veloci fra martedì e mercoledì. Temperature in calo da nord a sud.

Assaggio di relativo freddo, poi ottobrata

Giovedì 7 ottobre migliora rapidamente, entrano venti settentrionali frizzanti, ma non parlerei di irruzione fredda. Al mattino minime al nord anche a soli 5-6°C in alcune zone, seguirà un pomeriggio di gradevole sole e aria limpida, con circa 20°C di massima. Sole o quanto meno sereno variabile anche al centro sud, dove non fa più caldo, anche nella Capitale mattina frizzante, 12°C, e di giorno in genere 23-25°C.

Nel fine settimana 8-10 ottobre probabilmente riprende vigore un anticiclone che sembra portare un aumento temperature specie in quota, premessa di una ottobrata specie al centro sud, mentre il nord con le inversioni termiche inizia a fare i conti con l’inquinamento atmosferico.

Inverno precoce? Difficile

L’ipotesi di irruzioni di aria fredda e di depressioni con anticicloni a nord prospettata dal modello GFS ci appare, francamente, poco realistica. Il modello americano ultimamente appare poco affidabile.

La seconda metà di ottobre vedrà probabilmente temperature nel complesso sopra la media e prevalenza di anticicloni sul Mediterraneo. In questo contesto però le perturbazioni, anche se rare, trovando mari caldi potranno essere nel caso di una certa intensità.

Per il dettaglio di cosa succederà vi ricordiamo di seguire il sito e l’app Meteored.