Meteo: sbuffi atlantici poi week-end con la bassa pressione

Correnti atlantiche spingono masse d’aria a tratti umide verso l’Europa. Un debole fronte interesserà nordest e regioni centrali venerdì in attesa di una depressione più organizzata prevista tra la sera di sabato e domenica.

PREVISIONI METEO
Fino a martedì prossimo tempo atlantico, variabile e a tratti piovoso, mite al sud

È evidente da come si stanno mettendo le cose a livello di circolazione generale che per un po’ di tempo non parleremo più di rigori invernali e ondate di freddo dalle nostre parti. Per diversi giorni sarà infatti l’Atlantico a dettare legge sulle vicende atmosferiche italiane con i suoi flussi a tratti umidi e temperature non certo basse.

Anzi, nei primi giorni di febbraio appare possibile un notevole rialzo termico che potrebbe dare l’illusione dei primi tepori primaverili. Attenzione! Solo l’illusione perché ricordiamoci che febbraio è un mese pienamente invernale e che nel passato molte delle ondate di freddo più severe, o importanti eventi nevosi, si sono verificati proprio nelle prime due decadi del mese più corto dell’anno.

Depressione scandinava vs anticiclone atlantico

Tra giovedì 28 e domenica 31 gennaio il quadro sinottico in quota sarà polarizzato da due centri d’azione principali: una depressione in area scandinava e l’anticiclone atlantico (modello ECMWF).

Il contrasto tra le due configurazioni favorirà una dominante di correnti tra nordovest e ovest che interesserà più direttamente il centronord. Venerdì un primo corpo nuvoloso coinvolgerà con maggiore nuvolosità e qualche pioggia parte del territorio italiano.

A seguire la pressione tenderà temporaneamente ad aumentare sabato grazie ad un promontorio mobile anticiclonico che, tuttavia, anticiperà l’arrivo di un sistema depressionario destinato a scivolare rapidamente dalle Isole Britanniche al medio Adriatico entro le ore centrali della domenica.

Va detto che il cammino di questa depressione è ancora parecchio incerto e suscettibile di modifiche nelle prossime ore per cui, in questo caso, devo segnalare un’affidabilità non proprio ottimale relativamente alla previsione per domenica.

Il tempo fino a venerdì 29 gennaio

Giovedì 28 le correnti nordoccidentali in quota favoriranno annuvolamenti più consistenti presso i rilievi alpini confinari con qualche debole nevicata. Velature e parziali addensamenti medio-alti interesseranno il centronord e la Sardegna, cielo poco nuvoloso o sereno sul resto della penisola ed in Sicilia. Temperature ancora basse al nord, clima decisamente più mite sulle isole maggiori.

Venerdì 29 aumento nubi a nordest e sulle regioni centrali con possibilità di deboli piogge sparse sul Friuli Venezia Giulia sulle aree appenniniche di Toscana, Umbria e Marche e tra Lazio e Golfo di Policastro. Poco nuvoloso o velato altrove con schiarite via via più ampie al nord nel corso della giornata.

Il tempo del week-end… proviamoci!

Sabato 30 cielo inizialmente sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni con tendenza ad aumento della nuvolosità medio-alta al nord. Tra pomeriggio e sera nubi in ulteriore aumento su nordovest, regioni centrali tirreniche e Sardegna con possibilità di piogge diffuse. Estensione delle precipitazioni al nordest e alle coste di Lazio e Campania entro la notte. Nevicate sopra i 500/800 metri sulle Alpi.

Domenica 31 ancora piogge fino a metà giornata sulle regioni nordorientali, piogge moderate o localmente abbondanti su tutto il versante tirrenico peninsulare e sulle regioni ioniche, sparse ed intermittenti su Sardegna e Sicilia. Tempo variabile ma con rischio basso di precipitazioni tra Abruzzo, Basilicata e Gargano. Neve sui rilievi alpini orientali sopra i 700/1000 metri, sopra i 1000 metri sull’Appennino centrale.

Tendenza successiva: fa capolino l’anticiclone africano

A parte degli strascichi umidi tra lunedì e martedì della prossima settimana si va facendo strada l’ipotesi di un primo tentativo di espansione di un promontorio anticiclonico a matrice africana tra il 3 ed il 6 del mese entrante.

Questo significherebbe tempo stabile e mite sulle regioni centromeridionali italiane con temperature massime fino a 16/20 gradi, nebbie e nubi basse con ristagno di umidità ed inquinanti sulla pianura Padana, tempo migliore in quota sulle Alpi con temperature superiori alle medie del periodo.

Inverno finito? Certo che no!

L’inverno potrebbe riservare ancora sorprese rilevanti, soprattutto nella parte iniziale della seconda decade. Avremo modo di capirne di più con i prossimi aggiornamenti.