Meteo, una nuova perturbazione fredda inaugurerà il mese di dicembre in Italia: ecco le regioni a rischio neve

Una nuova perturbazione è pronta a raggiungere l’Italia tra domenica e lunedì, riportando piogge, vento e neve. Il tutto mentre il Vortice Polare mostra segnali di forte debolezza, con possibili effetti anche nel breve termine.

Oggi, giovedì 27 novembre, l’instabilità che ci ha accompagnato negli ultimi giorni si sta gradualmente allontanando verso i Balcani, ma il clima rimane frizzante quasi ovunque.

Il Nord e parte del Centro ritrovano qualche schiarita, mentre lungo l’Adriatico e al Sud resistono rovesci e nevicate sparse in Appennino. Nel video in apertura analizziamo nel dettaglio la dinamica completa, dal quadro attuale fino agli sviluppi della prossima settimana.

Un inverno che potrebbe sorprendere: il Vortice Polare è insolitamente debole

Prima di entrare nel dettaglio delle previsioni giorno per giorno, vale la pena gettare un occhio un po’ più in alto.

Le ultime analisi mostrano un Vortice Polare eccezionalmente debole, una condizione che di solito non passa inosservata in Europa. Quando questa gigantesca “giostra di venti” perde energia, le correnti non scorrono più dritte da ovest verso est, ma iniziano a ondulare in modo marcato.

Sostanzialmente la corrente a getto diventa più irregolare, aumentano le possibilità di irruzioni fredde dirette verso l’Europa, con il Mediterraneo centrale che potrebbe diventare un luogo ideale per la nascita di cicloni e perturbazioni, foriere di piogge e nevicate.

Vortice Polare nei casi di forte debolezza, questi gli effetti nel breve termine.
Vortice Polare nei casi di forte debolezza, questi gli effetti nel breve termine.

Il peggioramento atteso per il weekend si inserisce perfettamente in questo contesto: non è un caso isolato, ma un tassello di una circolazione emisferica piuttosto “scomposta”, che potrebbe regalarci altre fasi invernali nelle prossime settimane.

Insomma, l’inverno 2025 potrebbe non essere così monotono come gli ultimi anni ci hanno abituato.

Come evolverà il tempo: da venerdì a domenica cambia tutto

Dopo il passaggio instabile di questi giorni, venerdì 28 novembre segnerà una parentesi più tranquilla per gran parte della Penisola. Il clima rimarrà freddo, complice l’aria affluita negli ultimi giorni, ma il meteo tenderà a stabilizzarsi grazie a una lieve rimonta temporanea dell’alta pressione.

Le regioni settentrionali godranno di cieli sereni o velati, con qualche nebbia in pianura all’alba, mentre il Centro vivrà una giornata di transizione, asciutta ma ancora fresca. Qualche residua instabilità rimarrà possibile solo tra basso Tirreno e Ionio, dove insisteranno rovesci isolati.

Quella di sabato sarà la giornata più “tranquilla” del fine settimana. Il sole tornerà a farsi vedere su buona parte d’Italia, anche se le temperature rimarranno contenute, con gelate nelle valli interne e aria frizzante al mattino. Questa apparente calma, però, non inganni.

Le mappe mostrano chiaramente una nuova perturbazione atlantica in avvicinamento dalla Francia, favorita proprio dalla debolezza del Vortice Polare, che rende il flusso occidentale più ondulato e favorisce l’ingresso di sistemi perturbati nel Mediterraneo.

Il vero cambiamento arriverà infatti tra la notte di sabato e la giornata di domenica, quando il fronte perturbato raggiungerà il Nord-Ovest per poi estendersi rapidamente a gran parte del Paese. Domenica 30 il tempo peggiorerà nettamente su Liguria, Piemonte, Lombardia, alta Toscana ed Emilia, con piogge diffuse e localmente intense.

Il maltempo torna da ovest: piogge e venti in rinforzo già nelle prime ore di lunedì
Il maltempo torna da ovest: piogge e venti in rinforzo già nelle prime ore di lunedì

Il peggioramento avanzerà poi verso il Centro e il Sud nel corso della giornata, accompagnato da venti meridionali in rinforzo (libeccio e scirocco) e mari molto mossi. Le temperature aumenteranno leggermente al Sud per via dei venti miti, mentre al Nord la sensazione rimarrà decisamente invernale.

Nevicate in arrivo: ecco dove potrà imbiancare tra domenica e lunedì

La perturbazione di domenica porterà con sé anche un ritorno della neve, che farà felici gli appassionati di montagna. La presenza di aria fredda ancora ben radicata nelle valli alpine e lungo l’Appennino permetterà ai fiocchi di scendere a quote relativamente basse, soprattutto durante la prima fase del peggioramento.

Ecco il quadro atteso:

  • Alpi centro-orientali: nevicate frequenti tra 800 e 1200 metri, con possibili sconfinamenti localmente più in basso nelle vallate più fredde. Accumuli più significativi sulle Dolomiti e sulla Carnia.

  • Appennino ligure e tosco-emiliano: quota neve inizialmente attorno ai 500–700 metri, con possibili imbiancate nelle aree collinari più alte.

  • Appennino centrale (Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio interno): fiocchi sopra i 900–1200 metri, con accumuli più rilevanti oltre i 1300–1500 m.

Neve sulle Alpi e Appennino: gli accumuli previsti fino a martedì sera
Neve sulle Alpi e Appennino: gli accumuli previsti fino a martedì sera

Secondo le proiezioni attuali, gli accumuli saranno più consistenti sulle Alpi di confine e nei settori appenninici esposti ai venti occidentali. Il passaggio perturbato proseguirà poi anche nella giornata di lunedì, mantenendo un certo margine per nuove nevicate, soprattutto lungo le Adriatiche e sui rilievi del Centro-Sud.