Neve in arrivo: il respiro del nord Europa sta per gelare l'Italia e portare i fiocchi anche in collina, ecco dove

Temperature in brusco calo e neve in arrivo fino a quote basse: l'Italia si prepara a una fase meteo di forte instabilità destinata a segnare i prossimi giorni

Nei prossimi giorni l'Italia sarà investita da una decisa ondata di freddo: correnti artiche dal nord Europa porteranno un netto calo delle temperature su tutto il Paese, prevista neve a bassa quota.

Nelle prossime ore l’Italia si troverà di fronte ad un cambiamento atmosferico molto più rapido del previsto. Una massa d’aria fredda in arrivo dal Nord Europa scenderà lungo la Penisola portando un clima rigido su ampie zone del Centro-Nord.

L’Emilia-Romagna sarà tra le prime regioni a percepire il nuovo scenario e vestirsi di bianco: temperature in caduta libera, prime gelate nelle zone interne e un cielo destinato a incupirsi per l’arrivo di nubi cariche di pioggia e neve.

Freddo in arrivo e prima neve a quote molto basse
Prima neve a bassa quota in arrivo sull'Italia

È proprio l’incontro tra questo nuovo flusso freddo e le correnti più umide che sta creando le condizioni ideali per il grande ritorno della neve, pronta a riaffacciarsi anche a quote dove non si vedeva da tempo.

Neve più vicina: le zone interessate e possibile ulteriore discesa della quota

Già da domani giovedì 20 novembre man mano che l’aria fredda si farà strada, le precipitazioni inizieranno a intensificarsi soprattutto lungo l’Appennino e nelle aree collinari dell’Emilia.

All’inizio di questa irruzione di aria fredda la neve rimarrà in montagna, ma il calo progressivo delle temperature favorirà una discesa della quota, che potrà spingersi fino ai 300–400 metri. Le colline del Piacentino, Parmense, Reggiano, Modenese e Bolognese saranno tra le zone più osservate: qui i fiocchi potrebbero comparire anche a più riprese, specialmente durante i rovesci più intensi.

Nel weekend crollano le temperature: mezza Italia sotto zero
Quota neve in Italia in brusco abbassamento tra venerdì sera e sabato 22 novembre

In Romagna l'irruzione di aria fredda sarà accompagnata da venti gelidi di Bora che abbasseranno bruscamente la quota neve prevista in Appennino al di sopra dei 400 metri e localmente anche più in basso, ma oltre i 600 metri si prevedono accumuli consistenti con abbondanti nevicate tra la serata di venerdi 21 e l'interra giornata di sabato quando il clima sarà da pieno inverno.

Un weekend agitato tra piogge, vento e neve

Il momento più vivace di questa fase arriverà durante il weekend, quando il maltempo diventerà più organizzato e insistente. Sabato 22 novembre si preannuncia come la giornata più fredda con piogge diffuse sulla pianura emiliana e nevicate abbondanti lungo l’Appennino.

L’ulteriore calo termico favorirà nuovi fiocchi anche in collina, mentre domenica 23 novembre l’instabilità resterà attiva in particolare sulle regioni del Centro e al Sud con possibile formazione di temporali nevosi tra Marche, Abruzzo, Molise e Lazio.

Le strade di montagna potrebbero diventare insidiose a causa della combinazione di neve fresca e gelate in arrivo con i primi rasserenamenti previsti per domenica.

Nel complesso, un fine settimana che profuma già di inverno, con scenari imbiancati e un’atmosfera decisamente più fredda della media stagionale.

Inizio settimana: freddo in rallentamento o nuova spinta invernale?

Guardando ai primi giorni della prossima settimana, il quadro resta dinamico. L’aria fredda potrebbe insistere più del previsto, mantenendo le temperature su valori bassi, specie di notte e nelle prime ore del mattino con estese gelate anche in pianura e nei fondovalle del Centro-Nord.

Neve a bassa quota sull'Italia
Paesaggio montano innevato

Non sono esclusi nuovi impulsi instabili in grado di riportare qualche rovescio sparso e ulteriori nevicate sui rilievi appenninici, anche se con intensità inferiore rispetto al weekend. Solo da metà settimana potrebbe affacciarsi un lento miglioramento, ma senza un reale rialzo termico: la sensazione di freddo rimarrà ben presente e non è da escludere qualche nuova sorpresa invernale a quote collinari.