Neve in arrivo tra 26 e 27 novembre: attesi fino a 30–35 cm su queste aree, forte maltempo su Toscana e Campania

L’Italia vivrà un nuovo peggioramento nelle prossime ore, con piogge intense e nevicate sui rilievi del Nord. Tra giovedì e domenica il tempo cambierà più volte: vediamo insieme come evolverà la situazione da Nord a Sud, con un occhio alle zone più a rischio.
Un nucleo di aria più fredda di origine nord-atlantica sta puntando la nostra Penisola, accompagnato da un vasto sistema depressionario che piloterà piogge, venti forti e nevicate a quote medio-basse. Il video in apertura mostra bene la dinamica del peggioramento, caratterizzato da un’Italia spaccata in due con condizioni invernali sulle regioni settentrionali e condizioni ancora più instabili lungo il Centro-Sud.
Il dato da evidenziare è il ritorno della neve, che tra mercoledì e giovedì potrà cadere fin sotto i 900 metri sulle regioni adriatiche e tra gli 800 e i 1000 metri sull’Appennino centrale, mentre sulle Alpi orientali gli accumuli potranno raggiungere i 30–35 cm nelle aree più esposte.
Mercoledì 26 novembre: maltempo al Centro-Sud, neve sull’Appennino centrale
La giornata di mercoledì si presenterà variabile al Nord, mentre al Centro-Sud il peggioramento entrerà più deciso. Sulle regioni adriatiche centro-settentrionali, dal riminese alle Marche e a tratti anche in Umbria orientale, sono attesi rovesci sparsi, localmente più intensi nelle ore centrali.

Le piogge tenderanno a scendere lungo la dorsale appenninica raggiungendo Lazio orientale e Campania tirrenica, dove non si esclude qualche episodio temporalesco, così come su Basilicata e Calabria centro-settentrionale. Anche la Sicilia occidentale vivrà una fase instabile con piogge irregolari.
L’aria più fredda in arrivo favorirà le prime nevicate tra gli 800 e i 1000 metri, soprattutto su Romagna interna, Marche, Umbria orientale, Lazio orientale e sull’Abruzzo centro-settentrionale. Gli accumuli non saranno abbondanti, ma potranno risultare moderati nei tratti più elevati e direttamente esposti ai venti settentrionali.
I venti saranno l’elemento più fastidioso della giornata: soffieranno forti dai quadranti settentrionali su Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna, con raffiche anche prossime alla burrasca lungo le coste e sulle zone più esposte. Il Mar di Sardegna si presenterà agitato o molto agitato, mentre gli altri bacini occidentali e meridionali saranno molto mossi; anche l’alto Adriatico non sarà da meno, con onde sostenute e mare in rapido aumento.
Giovedì 27 novembre: aria più fredda e neve a quote più basse
Giovedì la depressione tenderà a spostarsi verso sud-est e il maltempo si concentrerà soprattutto lungo il versante adriatico e sull’estremo Sud. Le precipitazioni diventeranno più frequenti su Marche, Abruzzo orientale, Molise costiero e sulla Puglia centro-settentrionale, con rovesci che a tratti potranno risultare moderati.

Anche la Calabria ionica e la Sardegna nord-orientale vivranno una fase instabile, mentre sul resto del Centro persisteranno piogge deboli, in particolare tra Umbria, Lazio orientale e Campania interna.
Il calo termico favorirà un ulteriore abbassamento della quota neve, che potrà scendere fino ai 700–900 metri su Marche, Abruzzo, Molise e sui settori orientali di Lazio e Umbria. Gli accumuli rimarranno generalmente deboli, ma in alcune zone appenniniche esposte ai venti nord-occidentali potrà formarsi un manto più consistente. Nel frattempo, sulle Alpi orientali si confermano le nevicate più importanti, con apporti fino a 30–35 cm tra Dolomiti e settori di confine verso Austria e Slovenia.

Il vento continuerà a soffiare con intensità notevole: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Marche e Umbria potranno vivere una giornata ventosa con raffiche da forti a burrasca; dalla serata l’intensità aumenterà anche lungo il medio e basso Adriatico, mentre venti settentrionali ancora tesi interesseranno Campania, Basilicata, Calabria ionica e Sicilia occidentale. Tutti i bacini risulteranno molto mossi, con mare agitato o molto agitato tra i settori occidentali e l’alto Adriatico.
L’Italia si prepara dunque a un periodo dinamico, dominato dal ritorno del freddo, da venti intensi e dalle prime nevicate a quote relativamente basse. Le Alpi orientali saranno le zone con gli accumuli più consistenti, mentre l’Appennino centrale vedrà fiocchi già dai 700–900 metri nella giornata di giovedì. Dopo una tregua sabato, il maltempo tornerà con un nuovo impulso nella seconda parte del weekend.