Previsioni Meteo: un grosso anticiclone di blocco manda in letargo l'inverno, ma da questa data potrebbe cambiare tutto

Si tratta dell’ennesimo promontorio anticiclonico fuori scala che interessa l’Europa meridionale durante il periodo invernale. Ecco fino a quanto potrà durare.

Il grande assente dei prossimi giorni sarà proprio l’inverno. Il nostro Paese sarà interessato da un poderoso blocco anticiclonico che con le sue subsidenze garantirà da un lato cieli sereni o poco nuvolosi.

E dall’altro anche un ristagno di umidità nei bassi strati, che favorirà lo sviluppo di frequenti nebbie e foschie sulle pianure e vallate del Centro-Nord Italia. Temperature miti, cieli limpidi e un'assenza quasi totale di precipitazioni continueranno a dominare lo scenario per i prossimi giorni, un quadro che evoca più le primavere precoci che i rigori del solstizio d'inverno.

Un promontorio anticiclonico molto robusto

Si tratta dell’ennesimo promontorio anticiclonico fuori scala che interessa l’Europa meridionale durante il periodo invernale. Questa struttura viene alimentata da una notevole avvezione di aria calda e secca a 5000 metri (500 hPa), che dalle basse latitudini atlantiche, tramite il Marocco, risale fino al Mediterraneo.

Da qui l’aria calda va a rafforzare ulteriormente la cresta anticiclonica già presente, amplificandola verso latitudini più settentrionali, fino ad ergere un vero e proprio blocco all’umido flusso oceanico, proveniente dall’Atlantico.

Al contempo la circolazione oraria di questa struttura anticiclonica continua ad avvettare aria insolitamente calda sul Mediterraneo centro-occidentale, rendendo il clima molto mite, con temperature anche di +7°C +8°C sopra le medie stagionali.

Aria calda.
La circolazione oraria di questa struttura anticiclonica continua ad avvettare aria insolitamente calda sul Mediterraneo centro-occidentale, rendendo il clima molto mite, con temperature anche di +7°C +8°C sopra le medie stagionali.

Insomma un caldo insolito nel periodo in cui neve e freddo dovrebbero essere i grandi protagonisti, in vista della data del Solstizio d’inverno, ormai sempre più vicino. Addirittura al Sud, specie in Sicilia, le temperature massime attese nei prossimi giorni potranno spingersi oltre i +23°C.

Questa fase, prevista durare almeno fino al weekend, non solo posticipa l'arrivo di fronti freddi ma anche solleva preoccupazioni per l'agricoltura e le risorse idriche, già provate da un 2025 segnato da siccità intermittenti.

Attenzione alle nebbie al Nord

Sulla Pianura Padana l’anticiclone, come sappiamo, è sinonimo di nebbie e nuvole basse, che portano grigiori estesi, anche nelle ore centrali del giorno. Il ristagno dell’aria umida, vicino al suolo, renderà le nebbie molto frequenti.

Mentre fra le coste liguri e l’alta Toscana infiltrazioni di umidità dal mare favoriranno lo sviluppo di stratocumuli, anche molto compatti, capaci di originare pure qualche locale pioviggine. Ma nulla di più.

Attenzione anche alle pianure e valli più interne del Centro, dove durante le ore serali e al primo mattino si potranno formare dei locali banchi di nebbia, a causa del fenomeno dell’inversione termica.

Le temperature rimarranno stabili, con un lieve calo notturno al Nord dovuto alle inversioni termiche da forte irraggiamento notturno. È una giornata ideale per escursioni urbane o passeggiate in riva al mare, purché si presti attenzione alla qualità dell'aria nelle conche urbane, dove lo smog potrebbe accumularsi in assenza di venti.

Anche le giornate di venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 replicheranno questo schema, con poche variazioni che includono una maggiore nuvolosità stratificata all’estremo Sud. Venerdì vedrà un'espansione delle nubi basse al Nord e in Liguria, mentre sabato e domenica porteranno foschie dense mattutine che si protrarranno fino a mezzogiorno in molte regioni settentrionali.

Ma quando finirà questo blocco anticiclonico?

Queste strutture anticicloniche sono destinate a durare molto a lungo. Guardando oltre, gli outlook a medio termine suggeriscono un possibile cedimento dell'anticiclone verso la fine della prossima settimana, con le correnti zonali che pian piano proveranno a raggiungere il Nord Italia.

Ma per ora, l'Italia si gode questa parentesi di pace celeste, un promemoria che la Natura, capricciosa, sa sempre riservare sorprese. In un dicembre senza brividi, almeno finora.