San Martino in versione anticiclonica: nebbie in pianura, sole in quota e un cambio di scena nel weekend

Proprio per San Martino, un robusto anticiclone si estenderà dall’Europa centrale al Mediterraneo, garantendo tempo in gran parte stabile e temperature miti nelle ore diurne, ma anche aria fredda, specie di notte, con nebbie e nubi basse nelle pianure e nelle valli interne.
Sullo scenario europeo vedremo consolidarsi un’area di alta pressione ben strutturata tra Francia, Germania, Italia e Balcani. Le perturbazioni atlantiche saranno costrette a scorrere a latitudini più elevate, limitandosi a lambire la penisola iberica e i Paesi nordici.
L’Italia si troverà sul bordo meridionale di questo anticiclone, esposta a correnti deboli e miti in quota ma con aria più fredda e umida negli strati bassi, soprattutto in Pianura Padana e lungo il Mar Ligure.
In questa configurazione sono tipiche le inversioni termiche: in collina e in montagna fa più caldo che in pianura, lo zero termico si mantiene alto sulle Alpi (intorno ai 2800–3000 metri) e nebbie e foschie diventano presenze fisse nelle ore notturne e al primo mattino.
Martedì 11: nebbie al Nord, sole e mitezza al Centro-Sud
Oggi, giorno di San Martino, il Nord sperimenterà appieno gli effetti dell’anticiclone. In Pianura Padana si formeranno nebbie diffuse lungo il Po tra notte e prime ore del mattino, con banchi che localmente potranno persistere anche in tarda mattinata, specie sulle basse pianure di piemontesi, lombarde ed emiliane.
Al Centro-Sud, invece, prevarrà un cielo sereno o poco nuvoloso, salvo delle nubi basse sulle aree tirreniche, a tratti sulle aree interne, dove si avranno anche nebbie e foschie al mattino. Le massime si porteranno sui 16–19 °C al Centro e 18–22 °C al Sud, con venti deboli e mari poco mossi.
Mercoledì e giovedì: inversioni marcate e “maccaja” ligure
Tra mercoledì e giovedì l’alta pressione raggiungerà il picco massimo. Al Nord le nebbie diventeranno ancora più diffuse e persistenti, soprattutto lungo il corso del Po e sulle pianure del Nord-Est, anche nelle ore centrali.
In quota, sulle Alpi e sull’Appennino Settentrionale, l’aria resterà insolitamente mite, con zero termico stabile attorno ai 2800–3000 metri, mentre nei bassi strati il ristagno dell’aria fredda manterrà le minime su valori di qualche grado sopra lo zero.

Sulla Liguria farà la sua comparsa la classica “maccaja”, con nubi basse marittime che risalgono dal mare verso la costa, con cielo grigio e possibili pioviggini soprattutto tra Genova e il Levante Ligure.
Venerdì: anticiclone ancora dominante e primi segnali di cambiamento
Venerdì l’anticiclone inizierà a logorarsi sul suo bordo occidentale. In Pianura Padana avremo ancora nebbie e nubi basse, con inversioni termiche marcate e massime spesso modeste dove la copertura nuvolosa non si dissolverà.
Al Centro tempo sempre stabile, con cielo sereno o poco nuvoloso sull’Adriatico e sulle zone interne e presenza di nubi basse, nebbie e foschie sulle coste tirreniche, tra Toscana e Lazio e localmente sulle arre più interne.
Al Sud e sulle isole maggiori, infine, il cielo resterà per lo più poco nuvoloso, ma verso sera si tendenza a graduale aumento delle nubi da ovest, in particolare sulla Sardegna.
Le temperature resteranno miti di giorno, anche sopra media, e fresche di notte, e venti in lenta rotazione dai quadranti meridionali sui mari occidentali.
Sabato: nubi in aumento e prime piogge al Nord e al Centro
Nel corso di sabato la perturbazione atlantica, finora trattenuta a ovest dall’anticiclone, inizierà a farsi strada verso il Mediterraneo Centrale. Le prime conseguenze si avvertiranno al Nord e su parte del Centro, con nubi in aumento a partire da nord-ovest e possibilità di deboli piogge o pioviggini tra Liguria, alta Toscana e Nord-Est.

La Val Padana vedrà ancora nebbie al mattino, ma nel corso della giornata le nubi alte e medio-basse potranno sostituire gradualmente la copertura nebbiosa.
Al Sud e sulle isole il peggioramento sarà limitato ad un aumento delle nubi sulla Sardegna e sulle tirreniche. Le temperature massime inizieranno a perdere qualche grado al Nord e al Centro, mentre resteranno relativamente miti al Sud. I venti meridionali tenderanno a rinforzare su Tirreno e mar di Sardegna, con mari in progressivo aumento del moto ondoso.
Domenica: instabilità in estensione al Centro-Sud
Domenica il cambio di scena dovrebbe essere più probabile ed evidente, con la perturbazione che si porterà sul cuore della Penisola. Al Nord, dopo le nubi e le piogge deboli di sabato, il cielo tenderà a variabilità, con schiarite in graduale ampliamento, qualche residuo rovescio tra Nord-Est e alto Adriatico e temperature in lieve calo, in particolare sulle massime.
Tempo più instabile sul Centro-Sud, con annuvolamenti più compatti e precipitazioni sparse, inizialmente sul versante tirrenico e poi in estensione alle regioni adriatiche e meridionali. Si dovrebbe trattare, comunque, di un peggioramento non molto organizzato, con piogge a tratti anche moderate, ma alternate a pause asciutte.
Le temperature scenderanno di qualche grado anche al Centro-Sud, con venti in rinforzo meridionali.