La concentrazione di rame nel suolo fornisce una fedele mappatura dei vigneti europei
La concentrazione di rame nel suolo è stata fortemente alterata nel corso dei decenni dalla viticoltura che ne fa uso come fungicida. La correlazione spaziale rame-vigne è così forte che la distribuzione di rame sul suolo fornisce una fedele mappatura dei vigneti europei.

La viticoltura offre un interessante esempio di come le attività umane, soprattutto se protratte nel tempo, modifichino significativamente il territorio.
Nello specifico, la viticoltura ha modificato la distribuzione superficiale di rame a tal punto che la mappatura della concentrazione di questo metallo pesante fornisce una fedele mappa della distribuzione dei vigneti sul territorio. Già dagli ultimi decenni dell'Ottocento è documentato l'utilizzo del rame, ad esempio nella "poltiglia bordolese", come efficace fungicida delle viti. Ma, anche se in minor misura, la distribuzione della concentrazione di rame offre una mappatura di oliveti e frutteti.
Focalizzandoci sul solo continente europeo, si trova che a fronte di una concentrazione media di 16,85 mg/kg di rame, in corrispondenza dei vigneti la concentrazione media sale a 49,26 mg/kg. La concentrazione di rame è ben superiore alla media anche negli oliveti e nei frutteti.
Connubio vigneti-rame
Esiste una correlazione alta e significativa tra la posizione geografica dei vigneti e la concentrazione di rame. Questa correlazione nasce dalla pratica nell'uso di rame come difesa contro i funghi della vite.
Poiché il rame tende ad accumularsi nel terreno nel corso dei decenni, ne segue che le concentrazioni maggiori si trovano in corrispondenza dei vigneti storici più longevi.
Ad esempio, nel terreno le concentrazioni più elevate di rame si trovano nel sud dell'Europa e precisamente in Francia, con una media in corrispondenza dei vigneti di 91,89 mg/kg, in Italia con una media di 71,90 mg/kg e a seguire in Spagna, Portogallo e Grecia, cioè tra le nazioni produttrici storiche di vino. Ricordiamo che il 60% del vino europeo è prodotto in Francia, Italia e Spagna.
Altri fattori che influiscono sulla concentrazione di rame
La forte correlazione tra la concentrazione di rame e l'ubicazione dei vigneti presenta un certo livello di dispersione.
Infatti, la concentrazione nel suolo di rame dipende anche dalle proprietà chimico-fisiche del terreno, ad esempio il Ph, l'argillosità e la concentrazione di carbonio organico.
Influiscono anche fattori esterni indirettamente legati al clima. Precisamente, il dosaggio di rame nei trattamenti antifungini e la loro frequenza dipendono fondamentalmente dal clima.

Nelle regioni più umide e piovose l'innesco di epidemie fungine è parecchio favorito per cui in tali regioni aumentano i dosaggi e la frequenza dei trattamenti a base di rame.
Ne segue che, ad esempio in Italia, nelle regioni settentrionali dove umidità e piovosità sono maggiori o in Francia nella regione di Bordeaux o del Languedoc-Roussillon le concentrazioni di rame sono molto più alte che in Sud Italia dove umidità e piovosità sono più basse e meno frequenti sono i trattamenti.
Rischi ambientali e per la salute
L'aumento della contaminazione superficiale di rame inizia ad essere attenzionata per le possibili conseguenze ecologiche e sulla salute.
Le piante, nel nostro caso le viti, tendono ad accumulare micronutrienti come il rame nei loro tessuti. La concentrazione ottimale è stimata tra 5 e 30 mg/kg.
Sotto il profilo della salute la concentrazione di rame nel corpo umano ha conseguenze. Un deficit del rame produce anemia e neutropenia, mentre un eccesso produce malattie del fegato, effetti neurologici e maggiori incidenza di Alzheimer.
In uno studio del 2003 su un campione di 16 aziende in Italia, tra Lombardia, Trentino Alto-Adige ed Emilia Romagna è stata trovata una concentrazione di rame nell'uva superiore al massimo livello di residuo, cioè 20 mg/kg, nel 13% delle uve e nel 18% dei vini campionati. Lo stesso studio ha mostrato come i vini contengano fino al 50% del rame presente del suolo dei rispettivi vigneti.

Sul profilo del rischio ambientale preoccupa la possibile contaminazione di fiumi e faglie acquifere. Si consideri come la maggioranza dei vigneti si trovi su terreni in pendenza, circostanza che facilita il dilavamento del rame verso valli e fiumi. La viticoltura è considerata come un'attività agricola di significativa erosione del suolo. Se questa circostanza viene unita all’aumento di eventi climatici estremi sempre più erosivi del suolo, la contaminazione di fiumi e faglie diventa una minaccia concreta.
Per questa analisi sono stati raccolti 21.682 campioni di suolo in tutta Europa in seno alla survey LUCAS (Land Use/Land Cover Area Frame Survey) i cui risultati sono stati presentati nella rivista Science of The Total Environment a prima firma di Cristiano Ballabio della European Commission Joint Research Centre, Brussels, Belgium.
Riferimenti allo studio:
"Copper distribution in European topsoils: An assessment based on LUCAS soil survey" C. Ballabio et al. Science of The Total Environment, Volume 636, 2018, https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0048969718314451