La regione dove si mangia meglio al mondo? Si trova in Italia, i suoi piatti hanno stregato tutti i continenti
Con una tradizione culinaria che affonda le radici in secoli di storia, questa regione italiana è un trionfo di sapori, colori e profumi che conquistano il cuore di chiunque sieda a tavola.

Secondo l’ultima classifica di TasteAtlas, il noto atlante gastronomico che prende in esame le cucine del mondo, la Campania in questo 2025 si aggiudica il primo posto come luogo dove si mangia meglio al mondo.
Con una tradizione culinaria che affonda le radici in secoli di storia, questa regione italiana è un trionfo di sapori, colori e profumi che conquistano il cuore di chiunque sieda a tavola.
Dalla pizza napoletana, patrimonio UNESCO, ai limoni della Costiera Amalfitana, la Campania è il luogo dove si mangia meglio al mondo.
I tipici piatti della Campania
Quello più conosciuto è senza ombra di dubbio la pizza napoletana, con il suo sapore inconfondibile di pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala campana e basilico fresco. Un vero e proprio simbolo culturale, nato nei vicoli di Napoli e oggi celebrato in ogni angolo del mondo.
Tra i primi piatti, spiccano gli spaghetti alle vongole o la pasta e patate, un piatto contadino che scalda l’anima, spesso arricchito da provola affumicata.

Non mancano i secondi, come la parmigiana di melanzane, strati di melanzane fritte, mozzarella, pomodoro e basilico, o il polpo alla luciana, cotto in un sugo ricco e servito con crostini di pane.
La mozzarella di bufala e i limoni
La Campania è benedetta da una ricchezza agroalimentare unica. La mozzarella di bufala campana DOP, prodotta nelle pianure di Caserta e Salerno, è un gioiello cremoso che eleva qualsiasi piatto, dalla caprese alla pizza. Il pomodoro San Marzano, coltivato ai piedi del Vesuvio, con il suo gusto dolce e intenso ha conquistato il mondo.
La Campania vanta anche una tradizione vinicola millenaria, con vitigni autoctoni come l’Aglianico, che dà vita al robusto Taurasi, e il Falanghina, perfetto con i piatti di pesce. I vigneti del Vesuvio producono il Lacryma Christi, un vino dal nome poetico e dal sapore minerale.
La sfogliatella, nelle versioni riccia o frolla, è un’esplosione di croccantezza e crema. Non dimentichiamo i babà al rum, piccoli scrigni inzuppati di liquore che si sciolgono in bocca.
L’unicità della cucina della Campania
La regione ha preservato le sue ricette secolari, ma le ha anche rese universali, grazie all’emigrazione partenopea che ha portato la pizza e la pasta in ogni angolo del pianeta.

La biodiversità, dal mare alla montagna, e il clima mediterraneo garantiscono materie prime eccezionali.
La regione è anche un modello di sostenibilità. Difatti sono molte le aziende agricole campane che puntano sul biologico e sul chilometro zero, e il turismo enogastronomico è in forte crescita, con itinerari che combinano cibo, vino e bellezze naturali come il Cilento, Capri e la Costiera Amalfitana.