La storica ondata di gelo del 1895, quando la Sicilia fu colpita da incredibili tempeste di neve

In quei giorni una serie di straordinarie bufere di neve investirono tutto il territorio siciliano, comprese le coste più meridionali e la parte sud-orientale dell’isola, causando danni e vittime in molte città, con accumuli fino a 30 cm sulle coste.

Neve Sicilia
In quel periodo una serie di ondate di gelo interessarono l’Italia, in particolare le regioni meridionali e la Sicilia, con diversi episodi di neve fino alle coste.

Quello del 1895 fu uno degli inverni più rigidi della storia climatica siciliana, almeno per i tempi recenti. In quel periodo una serie di ondate di gelo interessarono l’Italia, in particolare le regioni meridionali e la Sicilia, con diversi episodi di neve fino alle coste.

Dopo un inizio stagione abbastanza mite, nel mese di febbraio l’andamento meteo/climatico mutò drasticamente, per l’irrompere di una serie di nuclei di aria molto gelida già presenti tra l’area balcanica, la Macedonia ed il nord della Grecia.

La storica ondata di gelo del 1895

Questi flussi di aria molto gelida, di origine continentale, grazie ad una fortuita distensione verso nord-est dell’anticiclone delle Azzorre, riuscirono a catapultarsi di colpo verso il mar Ionio, invadendo la Calabria e la Sicilia, dove si verifico una brusca ondata di gelo, accompagnata da nevicate diffuse fin sulle coste e da una sostenuta ventilazione settentrionale che proprio al traverso della punta più meridionale della Calabria cominciava a virare più da NE.

Neve
Durante le bufere a Messina fu registrata una minima assoluta di ben -2.4°C, mentre la dirimpettaia Reggio Calabria si fermò a soli -2.3°C

Proprio durante il tragitto sopra lo Ionio, che all’epoca era di -3°C -4°C più freddo rispetto ai giorni nostri (grazie a ciò le masse d’aria continentali in sfondamento dai Balcani potevano mantenere le loro origini gelidi una volta giunte a ridosso della Calabria e della Sicilia), l’aria molto gelida, d’estrazione continentale, fu in grado di umidificarsi notevolmente, raggiungendo le coste siciliane con un notevole carico di umidità che fu in grado di originare estesi annuvolamenti da “stau” (sbarramento orografico eretto dai Peloritani, Etna ed Iblei più a sud).

Tempeste di neve sulle coste della Sicilia

Tali annuvolamenti, date le bassissime temperature che accompagnarono l’ingresso di questi nuclei estremamente gelidi, diedero la stura ad una serie di straordinarie bufere di neve che investirono tutto il territorio siciliano, comprese le coste più meridionali e la parte sud-orientale dell’isola, l’area di Capo Passero, considerato il punto meno nevoso d’Italia (visto che è circondato su tre lati dal mare e ogni volta che arrivano le precipitazioni la temperatura tende quasi sempre a salire sopra i +1°C +2°C).

In quei giorni la persistenza delle nevicate favorì accumuli incredibili, fino a 10-20 cm, localmente anche 30 cm, lungo le coste del catanese e siracusano.

Furono giornate di grande gelo anche le città di Messina e Reggio Calabria, cosi come Catania, Siracusa, Agrigento, Trapani e Palermo, sepolte da oltre 20 cm di neve fresca in 48 ore di fila di nevicate.

Durante le bufere a Messina fu registrata una minima assoluta di ben -2.4°C, mentre la dirimpettaia Reggio Calabria si fermò a soli -2.3°C, grazie anche al consistente innevamento. Valori davvero straordinari, ma che non potranno essere riconosciuti, purtroppo, come un dato ufficiale visto che a quel tempo non era possibile verificare l’affidabilità degli strumenti in dotazione ai vecchi osservatori meteorologici gestiti dall’idrografo.

Vittime e disagi per quelle tempeste di neve

Le forti nevicate del febbraio 1895 crearono tantissimi disagi in tutta la Sicilia, con molti centri e città isolate per giorni, e molte vittime a causa delle bassissime temperature e delle intense gelate che non risparmiarono neanche le località costiere.

Per ben due giorni le città e i porti della costa orientale della Sicilia vennero letteralmente travolti da bufere di neve di straordinaria intensità, capaci di seppellire di neve fresca città come Catania e Siracusa, di norma poco avvezze alle visite della “dama bianca” data la loro particolare esposizione sul mare, contrariamente a Palermo e Messina, meglio aperte (dal punto di vista orografico) alle irruzioni artiche.

Neve
In quei giorni, secondo alcune fonti di stampa dell’epoca, su Catania e Siracusa caddero circa 20-30 cm di neve fresca, mentre poco più a nord, nel centro di Acireale, si riuscì ad accumulare oltre mezzo metro nella piazza principale.

In quei giorni, secondo alcune fonti di stampa dell’epoca, su Catania e Siracusa caddero circa 20-30 cm di neve fresca, mentre poco più a nord, nel centro di Acireale, si riuscì ad accumulare oltre mezzo metro, grazie anche ad un notevole accumulo “eolico” di oltre i 60 cm nel centro della piazza della famosa cittadina etnea.

La popolazione pagò a duro prezzo quell’insolita quanto eccezionale ondata di gelo. Molte città rimasero isolate per diversi giorni, mentre le cronache locali parlavano di decine di morti attribuiti al freddo.

In quei giorni molte località costiere della Sicilia orientale scesero abbondantemente sotto la soglia dei +0°C, con ingentissimi disagi per la popolazione.

Per rivedere ondate di gelo di questa portata nel Novecento bisogna arrivare a scomodare la storica ondata di freddo del 1929, anche se le nevicate non furono copiose e paragonabili con quanto visto in quel terribile episodio di freddo.