Le meraviglie dei monti dell'Ahaggar, lì dove le colonne rocciose reggono il cielo

I monti dell’Ahaggar, nel corso della storia, sono stati citati da vari autori, fra cui lo stesso Erodoto, che nelle sue Historiae, appuntava che questo era il luogo dove un tempo vivevano gli Atlanti, il posto dove le colonne rocciose sorreggevano il cielo.

Ahaggar, monti.
Il territorio si estende a 900 metri sopra il livello del mare ospitando, tra i tanti rilievi montuosi, anche il monte Tahat. Questo monte, con i suoi quasi 3000 metri di altitudine, è la vetta più alta dell’Algeria.

Nell’estremo sud del vasto territorio algerino è presente un’area molto affascinante, caratterizzata da paesaggi che ricordano quelli di Marte o della Luna. Stiamo parlando dell’area dell’Ahaggar, una vasta regione montuosa di origine vulcanica che domina i deserti dell’Algeria meridionale.

Il territorio si estende a 900 metri sopra il livello del mare ospitando, tra i tanti rilievi montuosi, anche il monte Tahat. Questo monte, con i suoi quasi 3000 metri di altitudine, è la vetta più alta dell’Algeria. Le sue origini sono antichissime e sono testimoniate dalla presenza di rocce vulcaniche che risalgono a circa 2 milioni di anni fa.

Da dove deriva questo nome?

Il suo nome deriva direttamente dagli abitanti che da sempre popolano il territorio. Stiamo parlando della tribù dei tuareg Kel Ahaggar, la cui storia, almeno in parte, è ancora osservabile in quel maestoso monumento megalitico costruito nell’oasi di Abalessa.

Ahaggar
I monti dell’Ahaggar, nel corso della storia, sono stati citati da vari autori, fra cui lo stesso Erodoto, che nelle sue Historiae, appuntava che questo era il luogo dove un tempo vivevano gli Atlanti, il posto dove le colonne rocciose sorreggevano il cielo.

Il nome Ahaggar, però, fa riferimento anche al paesaggio che caratterizza il territorio. Il termine arabo, infatti, vuol dire “luogo della paura”. Una definizione, questa, probabilmente scelta proprio per descrivere l’immensità della regione che non conosce eguali.

I paesaggi che si aprono alla vista di chiunque raggiunge questi luoghi sono impressionanti ed evocano nelle mente delle persone storie e suggestioni primordiali.

I monti dell’Ahaggar, nel corso della storia, sono stati citati da vari autori, fra cui lo stesso Erodoto, che nelle sue Historiae, appuntava che questo era il luogo dove un tempo vivevano gli Atlanti, il posto dove le colonne rocciose sorreggevano il cielo.

Il fascino delle rocce scolpite dal vento

Una delle caratteristiche che rende davvero uniche queste montagne sono gli affioramenti rocciosi scolpiti dal vento, che assieme all’arte rupestre, rende questo luogo particolarmente affascinante.

Questo territorio nel sud dell’Algeria, è ricco di paesaggi che lasciano senza fiato, forse i più straordinari di tutto il deserto del Sahara.

Ci sono i picchi vulcanici impressionanti, che attraversano le nuvole e sfiorano il cielo, creando uno spettacolo immenso e sbalorditivo, ci sono le piccole piscine naturali e nascoste tra le rocce che da sempre sono utilizzate dalle tribù che popolano il territorio.

Ahaggar
Tra un affioramento roccioso e l’altro si possono trovare anche faraglioni solitari che emergono dalla sabbia dorata e che, con le loro forme curiose e particolari che suscitano la curiosità dei viaggiatori.

Tra un affioramento roccioso e l’altro si possono trovare anche faraglioni solitari che emergono dalla sabbia dorata e che, con le loro forme curiose e particolari che suscitano la curiosità dei viaggiatori.

Girando in certe zone dell’Ahaggar sembra quasi di stare su un set cinematografico dalle proporzioni gigantesche. Attorno al massiccio dell’Ahaggar, poi, c’è un’altra meraviglia naturale da scoprire.

Stiamo parlando del Tassili n’Ajjer, un altopiano terrazzato caratterizzato da picchi rocciosi e guglie plasmate dal tempo e dall’erosione. In questo luogo sono conservate le più alte testimonianze dell’arte rupestre del deserto del Sahara.