Il riscaldamento globale non risparmia neanche i fiumi alpini

Un recente studio conferma che l’acqua dei fiumi alpini, sebbene provenga anche dallo scioglimento dei ghiacciai montani, si sta gradualmente riscaldando con possibili impatti negativi sugli ecosistemi fluviali.

Fiume alpino
Illustrazione fiume alpino alimentato dalle acque di scioglimento dei ghiacciai montani

Il riscaldamento globale continua inesorabile e sembra proprio non risparmiare nessun angolo della Terra. Esso procede con velocità diverse nelle diverse aree geografiche ed in montagna molto più rapidamente che altrove.

Cosa sta succedendo ai ghiacciai montani

Che in montagna la temperatura stia aumentando più rapidamente che altrove lo si evince dalle misure delle stazioni meteorologiche montane. Ma non solo, lo si vede anche dal fatto che le conseguenze del riscaldamento in montagna risultano più accentuate. Infatti, la maggiore perdita di ghiaccio sulla Terra sta avvenendo proprio in montagna.

I numeri sono chiari: i ghiacciai di montagna stanno perdendo 400 Gigatonnellate (Gt) di ghiaccio l’anno, contro le 294 Gt della Groenlandia e Islanda, le 280 Gt della banchisa artica e per ultimo le 151 Gt dell’Antartide.

Al di là del fatto che il ghiaccio montano rappresenta solo il 4% dell'intera riserva mondiale di ghiaccio, a motivo della maggiore velocità di scioglimento saranno proprio i ghiacciai montani le prime riserve ad esaurirsi.

E ai fiumi alpini

Negli ecosistemi alpini il riscaldamento globale sta producendo non solo un accentuato scioglimento dei ghiacciai, ma anche il riscaldamento dei fiumi alpini che vengono alimentati con l'acqua di scioglimento.

Il riscaldamento dei fiumi alpini ha cause dirette ed indirette. La causa diretta è la maggiore temperatura dell’aria. Tra le cause indirette vi è l’anticipo della stagione dello scioglimento della neve, la diminuzione delle precipitazioni estive, l'allontanamento delle sorgenti a seguito del ritiro dei ghiacciai.

Uno studio di pochi anni fa (2020) da parte di un team di ricercatori svizzeri ha mostrato come la temperatura media dei fiumi alpini svizzeri sia aumentata di 0.33 0C per decennio dal 1980 e di 0.37 0C per decennio negli ultimi 20 anni.

Ciò che sorprende è che la temperatura dei fiumi alpini cresca alla stessa velocità della temperatura dell'aria circostante

venendo meno l'effetto refrigerante che una volta fiumi e laghi alpini avevano sull'ambiente circostante.

Questi risultati sono stati recentemente (Febbraio 2023) confermati da uno studio del ricercatore Georg Niedrist dell’Università di Innsbruck (Austria) pubblicato sulla rivista Regional Environmental Change.

Nel suo studio, Georg Niedrist analizza la temperatura di due fiumi alpini: il fiume Inn e il fiume Grossache. Mentre il primo fiume raccoglie acque sia piovane da un largo bacino sia di scioglimento dei ghiacciai alpini, il secondo raccoglie solo acque piovane da un bacino 8 volte più piccolo del primo e a più basse altitudini.

Il risultato dello studio è che come le temperature dell’aria sono cresciute, 0.41 e 0.47 0C per decennio rispettivamente a Inn e Grossache, così anche le temperature delle acque dei due fiumi sono cresciute di circa 0.26 0C a decennio nel fiume Inn e di 0.46 0C a decennio nel fiume Grossache.

Inoltre, le variazioni stagionali (temperature minime invernali e massime estive) si sono modificate, soprattutto negli ultimi 10 anni. Nello specifico ciò che si è trovato è un ritardo nella fine della stagione calda, che si è via via spostata a fine autunno o inizio inverno. Queste variazioni si sono registrate sia nel fiume Grossache, ma anche nel fiume Inn sebbene questo si arricchisca dell’acqua più fredda dello scioglimento dei ghiacciai alpini.

Quali conseguenze per gli ecosistemi fluviali

Un aumento di temperatura dei fiumi alpini può avere conseguenze critiche sugli ecosistemi fluviali, la cui esistenza è strettamente legata non solo al valore medio della temperatura ma ancor più alle sue oscillazioni.

Un precedente studio da parte di Climate-Lab del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Università degli Studi Milano-Bicocca, effettuato sul fiume Serio nel bergamasco, ha mostrato come la temperatura del fiume segua le variazioni orarie della temperatura dell'aria, con un breve ritardo temporale e minore ampiezza di variazione.

L'aspetto critico che viene fuori è che i picchi termici dell'aria registrati in estate hanno corrispondenti picchi termici nella temperatura dell'acqua del fiume.

La temperatura è uno dei fattori cruciali che regola la distribuzione di specie autoctone, la crescita degli invertebrati, tutta una serie di processi fisici e biologici. Temperature massime e minime regolano la deposizione delle uova, la loro sopravvivenza, ma influenzano anche lo sviluppo dei parassiti dei pesci.

Salmonidi
La deposizione delle uova dei salmonidi e la loro sopravvivenza dipendono sensibilmente dalla temperatura dell'acqua del fiume e dalle sue escursioni termiche.

Ancor più che l'aumento della temperatura media dei fiumi alpini, sono proprio questi picchi termici orari o giornalieri a destare preoccupazione per la sopravvivenza degli ecosistemi fluviali. Infatti, ogni specie ha soglie di temperatura, minima e massima, entro le quale può vivere. Esistono valori soglia come i 20 0C sopra i quali la sopravvivenza è a rischio, o come i 15 0C sopra i quali si ha lo sviluppo di malattie.

Un aumento della temperatura media anche di soli 2 gradi implica che sempre più frequentemente ci siano picchi termici che portino al superamento di queste soglie. Gli ecosistemi fluviali sono così fragili da non avere sufficiente resilienza a sostenere il superamento di queste soglie di temperatura più volte l'anno e soprattutto in estate.

Da un punto di vista operativo si sta procedendo nel costruire dei modelli che sulla base della variazione della temperatura dell'aria riescano a riprodurre fedelmente le variazioni di temperatura dell'acqua dei fiumi alpini, in modo da poter fare delle previsioni sui valori medi, sull'ampiezza e frequenza dei picchi termici fintantoché il riscaldamento globale procede con i ritmi attuali.