In Trentino la Conferenza Internazionale di Meteorologia Alpina

Si apre il 2 settembre la 35°edizione della Conferenza Internazionale di Meteorologia Alpina, l'appuntamento biennale focalizzato su tutti gli aspetti della meteorologia e climatologia delle Alpi.

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Il lago di Garda dal Monte Baldo.

Si apre domani, 2 settembre, presso Riva del Garda (Trento), la 35°edizione della Conferenza Internazionale di Meteorologia Alpina (ICAM 2019). È un appuntamento biennale di grande rilevanza scientifica e applicativa, focalizzato su tutti gli aspetti della meteorologia e climatologia delle Alpi, e più in generale delle aree montane.

Sono attesi ricercatori e ricercatrici di diversi paesi europei situati lungo l'arco alpino, oltre a docenti universitari e operatori dei servizi meteorologici di questi paesi. Questo importante evento scientifico, la cui prima edizione si tenne a Milano nel 1950, torna ad essere ospitato in Italia dopo 21 anni. Nel 1998, infatti, la conferenza si tenne a Torino.

L'ultima volta in Italia nel 1998

La conferenza accoglie contributi su tutti gli aspetti della meteorologia e climatologia delle montagne. Viene organizzata quest'anno dall'Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia (AISAM) e dall'Università di Trento.

Il comitato che organizza l'evento è formato da delegati provenienti dalle diverse nazioni dell'arco alpino (Austria, Croazia, Francia, Italia, Germania, Slovenia, Svizzera). A questi si sono aggiunti anche delegati di Regno Unito e Islanda.

La storia della conferenza

Come dicevamo in apertura, la conferenza nacque nel 1950 su iniziativa del professor Mario Bossolasco, professore di geofisica presso l'Università di Genova. L'idea era quella di riunire in una conferenza internazionale gli studi e le ricerche scientifiche sui diversi aspetti della meteorologia alpina.

Le prime edizioni della conferenza, dopo quella di Milano, si tennero in Austria e Svizzera, poi si aggiunsero anche Francia, Germania e la ex Iugoslavia.

In Italia la conferenza si tenne nel 1962 (Sestriere), nel 1974 (St. Vincent in Val d'Aosta) e nel 1988 (Sestola), fino all'ultimo evento di Torino (1998). Anche la World Meteorological Organization (WMO) supporta questo evento internazionale inviando osservatori.

Il programma della conferenza 2019

Oltre a temi scientifici come la dinamica delle correnti atmosferiche su rilievi orografici, nubi e precipitazioni orografiche, clima e impatti dei cambiamenti climatici sulle montagne, si parlerà anche degli ultimi eventi meteorologici che hanno interessato l'arco alpino e le possibili correlazioni con i cambiamenti climatici in atto.