Il borgo fantasma d’Abruzzo tornato a vivere grazie agli artisti: oggi è un museo a cielo aperto
A 1.021 metri sul livello del mare, nel cuore dell’Abruzzo, un piccolo borgo silenzioso vive di arte e colori. Artisti da tutto il mondo sono arrivati qui dedicandogli più di quaranta opere d’arte, da ammirare sotto le stelle

Con i suoi circa millecinquecento abitanti, il borgo in provincia de L’Aquila è sicuramente piccolo, ma non per questo privo di vitalità.
La sua storia è antica e inizia almeno nell’Alto Medioevo, ma non sempre è stata felice.
Anche se in questo luogo regnano una pace e una tranquillità tali che sembra che nulla possa turbarle, la vita del borgo è stata segnata dal terremoto della Marsica del 1915 che ha distrutto buona parte delle abitazioni.
La sua collocazione, che lo vede isolato tra le cime dell’Appennino, ha a sua volta contribuito allo spopolamento, in particolare a partire dal secondo dopoguerra. Sembrava quindi che questo dovesse diventare un borgo fantasma, ma l’arte, la creatività e la capacità di sognare lo hanno salvato.
L'universo in un borgo
Stretto tra i magnifici paesaggi del parco Naturale Sirente-Velino e delle Gole del Sagittario, Aielli è un piccolo centro abitato protagonista nel 2017 di un grande progetto di rinascita dove arte, musica e astronomia si riuniscono per dare nuova linfa vitale al territorio.
Ad oggi se ne contano quaranta, su vari temi, dal sociale, al fantastico, alla storia, che è possibile vedere semplicemente passeggiando per le strade del borgo o anche partecipando a visite guidate.
La Torre delle Stelle
A rendere ancora più magici sia il borgo che i giorni del festival, ci sono anche le stelle. L’antica torre medievale è stata trasformata in un osservatorio oggi noto come Torre delle Stelle, che è anche il più alto del centro Italia.
Al suo interno si trova un museo astronomico dove è possibile conoscere anche la storia di Filippo Angelitti, astronomo nato nel XIX secolo proprio ad Aielli.
Durante il festival l’attività dell’osservatorio si intensifica e i visitatori possono partecipare a spettacoli nel planetario, osservazioni del sole e delle stelle e conferenze, per sognare un po' e conoscere meglio i misteri del cosmo. Non mancano naturalmente anche le attività per i bambini.
Scoprire il borgo
Anche al di fuori del festival vale sempre la pena visitare Aielli. Tutte le opere di street art sono sempre visibili e nel borgo, diviso in realtà in una parte alta e una bassa, ci sono anche tesori storici e artistici ben più antichi da conoscere.
La Chiesa della Santissima Trinità, ad esempio, è un edificio del XIII secolo con un bel portale quattrocentesco e opere della scuola romano‑napoletana custodite al suo interno.
La piccola chiesa rinascimentale di San Rocco, restaurata di recente, è protagonista di una processione dedicata alla Madonna che si svolge il 9 maggio di ogni anno.
Spostandosi dal centro, la Chiesetta degli Alpini sul Monte San Pietro offre anche l’opportunità di ammirare il panorama da una posizione privilegiata.
Le bellezze naturali del territorio
Visitare Aielli è anche l’occasione per conoscere alcune delle tante bellezze naturalistiche dell’Abruzzo. Il borgo è parte del Parco Naturale Sirente-Velino.

Con un trekking non particolarmente difficile tra grotte, panorami e ponti tibetani, in partenza dalla parte alta del Borgo, si possono raggiungere ad esempio le Gole di Aielli-Celano, per ammirare la spettacolare gola scavata dal torrente Foce tra pareti di roccia alte fino a duecento metri.
Chi vuole cimentarsi con una passeggiata un po’ più impegnativa può raggiungere la cime del Monte Sirente, a 2.349 metri di altitudine, per ammirare delle vedute straordinarie.
A meno di un’ora da Aielli si trova inoltre il lago di Scanno, perfetto per una gita più rilassante tra gli straordinari paesaggi che circondano il famoso lago a forma di cuore. Anche Ovindoli è vicina, in poco più di venti chilometri da Aielli si può infatti arrivare ad uno dei più famosi e suggestivi borghi d’Abruzzo.