Nel corso dei prossimi giorni in Italia dovremo fare i conti con questa tipologia di fenomeni, tipici di una stagione di transizione come la primavera.
Nel corso dei prossimi giorni in Italia dovremo fare i conti con questa tipologia di fenomeni, tipici di una stagione di transizione come la primavera.
Una perturbazione ben articolata sta per interessare la Sardegna e la Sicilia, accompagnata da tesi venti di Scirocco. Il fronte sarà alimentato da un fiume atmosferico che rischia di produrre piogge e temporali, anche forti.
Durante la giornata di venerdì la Sardegna e la Sicilia saranno raggiunte da un sistema frontale, collegato a un vortice depressionario in risalita dal Nord Africa che favorirà una intensificazione del flusso sciroccale nei bassi strati.
In queste ore l’alta pressione subtropicale sta iniziando a rimontare su tutto il territorio nazionale, ripristinando condizioni di tempo stabile e soleggiato. Ecco dove i termometri supereranno i +20°C.
La foca monaca è un simbolo di un Mediterraneo che non esiste più, un tempo ricco di biodiversità e coste incontaminate. Oggi è considerata uno dei mammiferi più a rischio di estinzione al mondo.
Secondo le ultime analisi nei prossimi giorni l'alta pressione si allargherà a tutto il territorio nazionale, ma non in tutte le regioni splenderà il sole.
Si tratta di uno dei fenomeni più belli e affascinanti della natura, eppure l’arcobaleno non sempre appare come lo vediamo da terra. Ecco perchè.
La zona sud di Messina, che comprende l’area fra Scaletta Zanclea, Giampilieri e Santa Margherita, è notoriamente vulnerabile agli eventi alluvionali, ma oggi la frequenza di questi eventi potrebbe aumentare sensibilmente.
Il Mar Mediterraneo, nonostante sia un bacino relativamente chiuso rispetto agli oceani, in alcune aree può generare onde di altezze sorprendenti durante condizioni meteorologiche estreme. Ecco tutti i dati e i precedenti storici.
La primavera 2025 si avvicina e, con essa, cresce la curiosità di sapere che tipo di tempo ci attende. Le proiezioni del modello ECMWF suggeriscono che ci aspetta una stagione molto dinamica, con molte sorprese e cambiamenti radicali.
Ecco cosa dice l'ultima linea di tendenza del modello di Meteored, basato sui dati fornito da ECMWF, sul mese di marzo. Parecchie le novità, ma anche le incognite previsionali.
Un riscaldamento stratosferico di tale intensità può perturbare profondamente il vortice polare. A seconda della sua magnitudo, il fenomeno può indebolirlo, provocando diversi effetti.
L'affermazione di questa configurazione barica nei prossimi giorni sull'Europa potrebbe ridisegnare il quadro climatico dell’Italia già dai prossimi giorni, con il ritorno di correnti orientali.
Molto spesso i temporali grandinigeni che interessano le medie latitudini sono da associare a un particolare fenomeno atmosferico, meglio noto come “dry intrusion”. Con questo termine si fa riferimento a una intrusione di aria molto secca di origine stratosferica nell’alta troposfera.
La NAO+ indica una marcata differenza di pressione tra l’anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda. Questo radicale cambio di scenario influenzerà il tempo nei prossimi giorni, con effetti anche in Italia.
La migrazione delle rondini non è un fenomeno isolato, ma parte di un movimento più ampio che coinvolge milioni di uccelli in tutta Europa, pronti a raggiungere le mete di nidificazione del vecchio continente.
Ad inizio marzo l'unione fra il getto polare, in discesa dal Nord Atlantico, e il getto subtropicale in risalita dal Nord Africa, potrebbero favorire le condizioni ideali per la nascita di profondi cicloni sul Mediterraneo.
Ecco cosa ci aspetta nel corso della settimana con l'arrivo di aria piuttosto calda dalle medie latitudini atlantiche su mezza Europa. Le anomalie previste nel continente saranno molto importanti. In Italia venerdì 21 saranno possibili picchi fino a +20°C.
Negli Stati Uniti ci si prepara ad una nuova forte ondata di maltempo invernale che potrebbe causare vere e proprie tempeste di neve, anche di carattere eccezionale.
Il fatto che il riscaldamento globale prosegua indisturbato, nonostante La Niña, è motivo di grande preoccupazione per i climatologi. Siamo vicino al punto di non ritorno?