Le polar lows sono profonde cicloni a mesoscala, a cuore caldo, che si sviluppano lungo i mari che circondano l’Artico, nell’emisfero boreale, e l’Antartide, nell’emisfero australe. Essi nascono solitamente sopra la linea del fronte polare.
Le polar lows sono profonde cicloni a mesoscala, a cuore caldo, che si sviluppano lungo i mari che circondano l’Artico, nell’emisfero boreale, e l’Antartide, nell’emisfero australe. Essi nascono solitamente sopra la linea del fronte polare.
Un nuovo fronte di aria artica sta per fare irruzione sul Mediterraneo, aprendo ad un lungo periodo freddo che caratterizzerà il periodo di Natale. Ecco le regioni dove sarà un bianco Natale.
Nuotare nelle acque fredde, o praticare il cosiddetto “cold swim”, anche in inverno, è una disciplina che ha acquistato molta popolarità negli ultimi anni, e non solo nei Paesi caratterizzati da un clima freddo.
Nella stagione di accoppiamento l’uccello giardiniere deve attirare la femmina nel proprio nido, costruendo veri e proprio nidi artistici, di qualsiasi grandezza e colore.
Fra il pomeriggio di venerdì 20 e le prime ore di sabato 21 dicembre 2024 sui mari che circondano l’Italia si attiveranno venti molto forti, che potranno raggiungere l’intensità di burrasca forte/tempesta in queste regioni. Si rischiano danni e disagi.
Proprio a cavallo con l'arrivo delle festività natalizie una ondata di freddo porterà maltempo, con piogge, freddo, vento e nevicate a quote molto basse in queste regioni italiane.
La particolare distensione dell'anticiclone sull'Europa centro-occidentale potrebbe esporre queste regioni a diversi eventi di freddo e ondate di maltempo tipicamente invernali durante le festività natalizie, a cavallo fra il Natale e il Capodanno.
Una prima intensa perturbazione atlantica, accompagnata da venti molto forti, caratterizzerà il weekend che precederà il Natale, subito seguita da una nuova perturbazione fredda che il giorno della Vigilia interesserà queste aree.
La rivoluzione introdotta dall’intelligenza artificiale generativa ha il potenziale per impattare quasi tutti i settori, promettendo un vantaggio competitivo non indifferente per chi saprà integrarla virtuosamente nelle proprie mansioni.
In Europa più di 4 alberi su 10 sono a rischio estinzione. L’allarme era stato lanciato qualche anno fa dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (International Union for Conservation of Nature, IUCN), che recentemente ha pubblicato la cosiddetta lista rossa di alberi europei a rischio estinzione.
Il succiamiele era un uccello molto comune lungo i pendii della Grande Catena Divisoria, una delle più importanti catene montuose al mondo e la più grande di tutta l'Australia. Nel secolo scorso, la popolazione ha però subito un calo drammatico legato soprattutto alla perdita di habitat.
Ecco cosa ci aspetta durante la settimana che precederà il Natale, fra una rimonta anticiclonica e l'irrompere di una nuova perturbazione atlantica. Cosa ci aspetta per Natale?
A pochi chilometri da Siracusa, affacciato sulle acque del Mar Ionio, c’è uno dei luoghi più belli di tutta la Sicilia. Stiamo parlando del Parco Marino del Plemmirio, una delle più incontaminate aree marine protette in Italia, che si estende per 12 chilometri intorno alla Penisola della Maddalena.
Questo piccolo animaletto ha un muso lungo ed appuntito e piccoli occhi, che non supera i 10–12 cm di lunghezza con tutta la coda, con un peso compreso tra 4 e 9 grammi.
In molti si domandano dove si potrebbe fuggire in caso di conflitto nucleare, e se ci siano delle nazioni o dei luoghi della nostra Terra che potranno rimanere immuni di fronte a un simile evento nefasto.
Il nome scientifico è Phoenicurus ochuros, ed è presente in Europa, Asia Minore e Tibet. Durante lo svernamento, si sposta dall’Europa settentrionale verso le regioni mediterranee e il Nord Africa.
Secondo la leggenda, nella valle della morte è avvenuto in passato un evento misterioso che portò alla morte di molte persone. Si racconta che le loro anime ancora vaghino nella zona, creando un'atmosfera spettrale.
La buona notizia arriva direttamente dall’Africa. Da uno studio scientifico pubblicato su Scientific Reports, le larve di un coleottero nativo del continente, ormai diffuso in tutto il mondo, sono in grado di degradare e digerire il polistirene.
Nonostante le previsioni incoraggianti La Niña ancora non è riuscita ad affermarsi sul Pacifico. E’ vero che negli ultimi mesi le temperature del Pacifico tropicale sono scese, ma non hanno raggiunto i valori tipici di La Niña.
Nel corso del fine settimana un fronte freddo irromperà sull'Italia provocando un brusco calo termico e maltempo in diverse regioni del nostro Paese.