Si tratterà di un ciclone molto potente per il mese di novembre, con valori di pressione da capogiro, che potranno scendere anche al di sotto dei 940 hPa. Si tratta di un valore pressorio molto basso, anche se non da record.
Si tratterà di un ciclone molto potente per il mese di novembre, con valori di pressione da capogiro, che potranno scendere anche al di sotto dei 940 hPa. Si tratta di un valore pressorio molto basso, anche se non da record.
In questo caso, l’innesco della profondissima ciclogenesi, in mezzo all’Atlantico, verrà supportato dal passaggio, nell’alta troposfera, di un “Jet Streak”, in uscita dalle coste degli Stati Uniti.
Le mappe mostrano che tra le 15:00 di venerdì e sabato si verificherà un calo di pressione di 40 hPa o più; se questo scenario si realizzasse, si tratterebbe di un ciclone extratropicale molto avverso e anomalo per il mese di novembre.
Con l’abbassamento di latitudine del vortice polare l’Europa si preparerà a vivere una severa fase di maltempo invernale, con il ritorno delle prime nevicate, fino al piano, su molti Paesi dell’Europa centrale, dalla Francia fino alle pianure dell’est.
L’aria fredda causerà nevicate, fino a bassissima quota, visto il considerevole abbassamento dello “zero termico”, che imbiancheranno diverse località del Nord della Francia, della Germania, fino alle città ubicate sul versante settentrionale delle Alpi, come Ginevra, Zurigo e Monaco di Baviera.
Un blocco di aria fredda punterà dritto verso l’Europa centro-occidentale, con conseguenze pure per l’Italia, dove nei prossimi giorni si verificherà un importante ondata di maltempo.
La stella di Natale, una delle piante simbolo di questa festa, ha un’origine tropicale, essendo originaria degli altopiani dell’America centrale. Ecco come ha conquistato l'Europa.
La prossima sarà una settimana davvero molto movimentata, caratterizzata da un tempo sempre più dinamico, freddo e di stampo invernale. Ecco dove cadrà la prima neve di stagione.
Nel Vecchio Continente esiste una perla nascosta che oggi è in grado di stupire i visitatori, con la sua ricchezza naturale. Stiamo parlando di uno dei Paesi meno conosciuti d’Europa, nonostante le tante bellezze da poter osservare.
Nella zona di Giarre è stato un periodo piovosissimo. In 8 giorni sono caduti ben 1063 mm di pioggia, praticamente più dell’intero quantitativo d’acqua che cade durante tutto l’anno nel versante orientale etneo.
Ecco dove si sposterà l'ondata di maltempo che ha duramente colpito la Sicilia nelle prossime ore.
In queste ore una violentissima ondata di maltempo sta colpendo la costa catanese, ai piedi dell’Etna, fra Acireale, Giarre e Riposto, dove sono caduti oltre 500 mm di pioggia in meno di 6 ore.
Questo strato di aria fredda che inizia a sedimentarsi vicino al suolo preparerà il terreno per le prime nevicate di stagione su diverse nazioni dell'Europa continentale.
L’autunno rimane la stagione più bella per visitare queste montagne. Con l’arrivo dei mesi di ottobre e novembre, i primi freddi e le prime piogge favoriscono la manifestazione del fenomeno del foliage, con le foglie degli alberi che cominciano a coricarsi sul terreno.
Siamo alla vigilia di un importante cambio di scenario meteorologico che andrà a coinvolgere gran parte del Paese. In queste aree sarà alto il rischio di eventi meteorologici estremi.
Ecco perché il loro arrivo in massa precede l’arrivo dell’inverno, in modo particolare il periodo natalizio.
Con l’arrivo del mese di novembre inizia, ufficialmente, il conto alla rovescia per l’inizio dell’inverno meteorologico, la stagione più amata da tutti gli appassionati meteo di freddo e neve.
In Norvegia, nella regione di Sør-Trøndelag, si trova la valle di Hessdalen. Tale vallata è diventata famosa per un fenomeno luminoso conosciuto come luci di Hessdalen che al momento rimane senza una spiegazione.
La possibilità di sfruttare l'energia termica da fonti già esistenti rende questa soluzione sostenibile e innovativa, con una sensibile riduzione dell'impatto ambientale. Insomma, si tratterà di una scoperta davvero rivoluzionaria.
Le “Open Convective Cells” e “Closed Convective Cells” sono nubi cumuliformi, di modeste dimensioni, distribuite su una vasta zona che non portano precipitazioni. La particolarità ancora più interessante è che questa nuvolosità, molto spesso, presenta una distribuzione di forme esagonali alternativamente vuote e piene.