Arrivano “Le Perseidi”, le stelle cadenti di Agosto. Dove e quando vederle e qual è l’origine di questo fenomeno?

Appuntamento astronomico imperdibile del mese di Agosto è lo sciame meteorico delle Perseidi che darà luogo allo spettacolo delle stelle cadenti. Quale l’origine di questo fenomeno e, soprattutto, dove e quando vederle.

Stelle cadenti
Le "stelle cadenti" visibili nei prossimi giorni sembreranno tutte irradiarsi dalla costellazione di Perseo.

Si chiamano “stelle cadenti” ma per grandissima fortuna non si tratta di stelle che cadono, difficile anche immaginare cosa comporterebbe la caduta di una stella sulla Terra!

Piuttosto, quello che chiamiamo fenomeno delle "stelle cadenti" è un processo nel quale una meteorite, cioè un detrito di roccia, attraversando l’atmosfera terrestre si surriscalda a tal punto da incendiarsi e disintegrarsi, producendo una scia luminosa.

Ormai abbiamo un po’ tutti imparato dalla ricca cinematografia sull’argomento quanto potente sia l’attrito dell’atmosfera alle elevate velocità con cui viene attraversata ad esempio da un razzo (di rientro dallo spazio) per cui è fondamentale che questo sia munito di scudo termico, o da un asteroide.

Quindi, quando si vede una “stella cadente” si sta assistendo all’attraversamento dell’atmosfera di un meteorite che, venendo bruciato, surriscaldato dall’attrito con l’aria dell’atmosfera, produce una scia luminosa.

meteor
In base al colore dominante della scia luminosa è possibile stabilire la composizione chimica del meteorite bruciato dall'atmosfera.

Peraltro il colore di questa striscia luminosa rivela la composizione chimica dominante del meteorite, come mostarto nella figura di sopra.

Il picco dello sciame è previsto tra il 10 e il 13 Agosto con una frequenza tra 50 e 70 scie l’ora

Lo spazio interplanetario non è letteralmente “vuoto”. In esso si trovano gas e polveri che prendono il nome di “mezzo interstellare” o "interplanetario", ma anche detriti di comete, delle dimensioni più svariate, soprattutto nelle regioni più vicine al Sole, lì dove le comete sviluppano code importanti e quindi hanno una maggiore perdita di detriti.

Quando uno di questi detriti si trova lungo la traiettoria della Terra, da questa viene letteralmente “investito” ad una velocità media di circa 107.000 km/h, e attraversando l’atmosfera viene bruciato, quasi sempre prima che tocchi il suolo.

Da un punto di vista geometrico, le strisce luminose prodotte dai meteoriti investiti appariranno originarsi da un punto ben preciso, chiamato radiante.

L’origine delle "stelle cadenti" Perseidi

La cometa Swift-Tuttle, dedicata ai suoi due scopritori, gli statunitensi Swift e Tuttle, è la cometa che ha dato origine alle Perseidi.

Essa orbita attorno al Sole impiegando circa 130 anni. Tuttavia, ha una peculiarità rispetto ad altre comete periodiche e cioè che quando lungo la sua orbita essa è più vicina al Sole, il che avviene appunto ogni 130 anni, la cometa Swift-Tuttle attraversa l’orbita della Terra lasciando dietro di sé una scia di detriti.

Intorno al 10 Agosto la Terra attraversa questa nube di detriti che, attraversando l'atmosfera terrestre, danno vita alle scie luminose: le stelle cadenti.

La luna piena del 9 agosto, e ancora gibbosa calante tra il 10 e il 13 agosto con la sua elevata luminosità ostacolerà la visione delle scie meno brillanti

Fortunatamente, quando la cometa ogni 130 anni attraversa l’orbita della Terra, quest’ultima si trova ben lontana per cui non c’è rischio di impatto, almeno così si prevede per le prossime migliaia di anni.

Il primo attraversamento dell’orbita terrestre, di cui esista una descrizione scientifica, è avvenuto nel 1862, l’ultimo risale al 1992, cioè 130 anni dopo. Il prossimo attraversamento è previsto per il 2122. Gli attraversamenti precedenti sono invece stati ricostruiti, fino a quelli del 69 a.c. e del 188 d.c. di cui esistono riscontri in documenti dell’antica Cina.

Come tutte le comete, la Swift-Tuttle quando si avvicina al Sole, sviluppa una poderosa coda di detriti, polveri e gas, generata sia dall’aumentato flusso di radiazione solare sia dal vento solare. Il passaggio della cometa è simile a quello di un’auto che correndo su una strada sterrata solleva un enorme polverone. Poi, come sappiamo per esperienza, col passare del tempo, questo polverone prima molto denso e compatto via via si espande diluendosi e disperdendosi.

leonidi
Rappresentazione pittorica di un altro sciame meteorico, le Leonidi del 1833 originatosi dal passaggio della cometa Tempel-Tuttle.

Nel 1862, attraversando l’orbita della Terra, la cometa Swift-Tuttle lasciò una densa striscia di detriti che produsse un eccezionale sciame meteorico. Poi con il passare degli anni la nube di detriti si è andata diluendo e disperdendo nello spazio. Lo stesso è successo nuovamente nel 1992. Anche in questo caso, la scia di detriti era così densa da produrre una sciame di “stelle cadenti” spettacolare.

Ora che son passati ormai 33 anni da questo attraversamento, la scia di detriti si è ulteriormente dispersa per cui il fenomeno è ancora concentrato in pochi giorni ma comunque molto diluito rispetto agli anni precedenti. E negli anni futuri, almeno fino al 2122 il fenomeno risulterà sempre meno spettacolare.

Dove e come vedere le Perseidi

Durante le prime settimane di Agosto, nel suo moto orbitale attorno al Sole, la Terra attraversa una regione dello spazio ricca dei detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle. Sono proprio questi detriti che danno luogo al fenomeno delle “stelle cadenti” chiamate Perseidi.

Poiché, in questo periodo dell’anno la Terra si muove apparentemente in direzione della costellazione del Perseo, per un effetto prospettico si ha l’impressione che le scie luminose prodotte dai detriti provengano da uno stesso punto, chiamato “radiante”, che si trova appunto nella costellazione di Perseo. Da questa circostanza deriva il nome di “perseidi”.

Se nel 1992, anno dell’ultimo passaggio, il picco di visibilità delle Perseidi era tra il 10 e il 12 Agosto, a distanza di 33 anni la nube di detriti si è espansa (ma anche diluita), per cui la visibilità si è estesa anche ai giorni precedenti e successivi.

Posizione ideale per l’osservazione delle Perseidi è un luogo fuori città, quanto meno possibile affetto dall’inquinamento luminoso prodotto dall’illuminazione cittadina. E’ preferibile scegliere un luogo per cui il Nord sia ben libero, sgombro da ostacoli, sia naturali che artificiali.

Il radiante, cioè il punto da cui apparentemente partono le scie luminose è all’interno della costellazione del Perseo. Questa costellazione sorge sopra l’orizzonte intorno alle 23 in direzione nord-nord-est. Col passare delle ore della notte sarà sempre più alta sopra