La NASA sta utilizzando l’IA per anticipare le tempeste solari e migliorare le previsioni

Le previsioni di space weather negli anni stanno rivestendo un ruolo sempre maggiore e ad oggi la NASA ha deciso di avvalersi dell’aiuto dell’IA per rendere le sue previsioni sulle tempeste solari sempre migliori.

Sole
Grazie all'ausilio dell'IA la NASA è riuscita ad anticipare le previsioni riguardo le tempeste solari di 24 ore.

Sappiamo bene che tra la fine dello scorso anno (2024) e l’inizio del 2025 il Sole ha raggiunto il picco del suo ciclo undecennale, ovvero il massimo della sua attività magnetica. Negli ultimi mesi abbiamo quindi potuto notare un aumento sensibile di brillamenti, espulsioni di massa coronale e macchie solari.

Abbiamo sentito più volte di aurore viste anche a latitudini insolite, più basse, ma anche dei rischi che una tempesta solare può portare sul nostro pianeta.

È quindi sempre più evidente la grande importanza di sviluppare previsioni sulle tempeste solari sempre migliori. Proprio per questo motivo la NASA ha deciso di sondare le potenzialità dell’intelligenza artificiale in questo ambito.

I potenziali incredibili dell'Intelligenza Artificiale

In realtà il nostro pianeta è avvolto da una sorta di scudo che ci protegge dalle radiazioni che ci giungono dal Sole, ma i satelliti non godono della stessa protezione e di conseguenza anche gli astronauti corrono seri rischi in caso di eventi solari particolarmente energetici.

Da alcuni anni l’Agenzia Spaziale Statunitense ha perciò avviato una collaborazione con una società chiamata KX Systems, un’azienda di intelligenza artificiale che fino ad allora ha usato un particolare software, chiamato kdb+, per l’analisi dei dati.

Questo software finora era solitamente usato nell’industria finanziaria per monitorare i rapidi cambiamenti delle tendenze di mercato, ma con la collaborazione con la NASA la KX Systems ha esplorato la sua applicazione all’ambito spaziale.

NASA
La NASA porta avanti svariate collaborazioni con aziende private per far progredire più velocemente lo sviluppo tecnologico.

Inizialmente, tra il 2017 e il 2019, KX Systems ha lavorato con gli scienziati della NASA applicando le capacità di kdb+ alla ricerca di esopianeti e alla previsione del meteo spaziale, settori che appunto hanno un maggiore margine di miglioramento grazie all’utilizzo di modelli di IA.

Sono stati quindi importati nel software diversi set di dati sul monitoraggio della ionosfera, dell’attività solare e del campo magnetico terrestre, applicando a questi dati alcuni algoritmi di apprendimento.

Il risultato così ottenuto è stato incredibile, infatti i ricercatori sono stati in grado di prevedere eventi di disturbo addirittura 24 ore prima.

Riuscire ad avere previsioni attendibili con 24 ore di anticipo significa riuscire ad attivare protocolli per la salvaguardia dei satelliti, degli astronauti e anche delle comunicazioni e delle infrastrutture sulla Terra.

Solitamente sul nostro pianeta le conseguenze delle tempeste solari sono marginali, gli effetti maggiori si registrano in prossimità dei poli e sono tipicamente brevi black out alle comunicazioni radio e ai segnali gps.

Previsioni anticipate di 24 ore

Tuttavia abbiamo spesso citato l’evento di Carrington, la più grande tempesta solare mai osservata, avvenuta il primo settembre 1859, durante la quale ci fu un’interruzione delle linee telegrafiche durata 14 ore a causa del sovraccarico delle linee elettriche che provocarono la fusione di alcuni cavi che componevano la rete telegrafica di allora.

Riguardo l’incredibile traguardo raggiunto dalla NASA e dall’IA, è la stessa KX Systems ad affermare che, seppure questa ricerca fosse indirizzata per scopi scientifici, parte dei lavoro di sviluppo e dei risultati conseguentemente ottenuti confluiranno anche nelle offerte commerciali dell’azienda.

Questo perché si è riscontrata un’analogia tra i modelli di IA creati per rilevare schemi nelle perdite dei segnali satellitari e quelli che prevedono le necessità di manutenzione negli impianti di produzione industriale.