La NASA conferma il numero di esopianeti al di fuori del Sistema Solare: il numero vi sorprenderà
Nel mese corrente il numero totale di esopianeti confermati ha superato la soglia dei 6000. Sono 500 in più rispetto a due anni fa. Se ne scoprono di simili a quelli noti ma anche di tipologia unica.

In 30 anni di ricerca, il numero di pianeti extrasolari confermati è passato da 0 a 6000. Nel Marzo del 2022 il numero di esopianeti noti era arrivato a 5000.
È importante subito fare una precisazione tra pianeti "confermati" e "candidati". Una volta scoperto un esopianeta, questo viene classificato come candidato, in quanto potrebbe trattarsi di altro, ad esempio un'altra stella o un fenomeno sulla superficie della stella (si chiamano falsi positivi).
Quindi, è necessario ri-osservarlo con altre metodiche per confermare che si tratti effettivamente di un esopianeta. Se 6000 sono i pianeti confermati (ad oggi esattamente 6007), ce ne sono almeno altri 8000 che, sebbene siano stati scoperti, sono ancora in attesa di conferma.
Lo studio che porta alla conferma di un esopianeta è molto lungo e richiede molte risorse, motivo per cui scoperta e conferma viaggiano a due velocità diverse, come si evince dai rispettivi numeri: 6000 contro 8000.
Le principali tipologie di esopianeti
La tipologia di pianeta che più frequentemente viene scoperta è quella dei pianeti "Nettuniani". Come dice il nome si tratta della tipologia con caratteristiche più simili a quelle del pianeta Nettuno, cioè il gigante ghiacciato del Sistema Solare. Hanno un nucleo composto di roccia e ghiaccio e atmosfere molto fredde, anch'esse ricche di ghiacci, prevalentemente di acqua, ammoniaca, metano con tracce di idrocarburi e azoto.
In ordine di frequenza di scoperta segue la tipologia dei pianeti "Gioviani". Sono giganti gassosi che però, a seconda della loro distanza dalla stella, si distinguono in "hot Jupiters", quindi Gioviani caldi o "cold Jupiters", cioè Gioviani freddi.
Seguono le Super Terre. Questa tipologia è assente nel Sistema Solare. Esse hanno una massa ben maggiore di quella della Terra, ma sono comunque più leggeri di pianeti come Nettuno. Si pensa siano costituite da gas o roccia, o da una loro combinazione.

Poi troviamo i pianeti "terrestri". Tra le diverse tipologie sono quelli interamente rocciosi e che più somigliano alla Terra. Particolare attenzione è rivolta allo studio delle loro atmosfere alla ricerca di traccianti biologici, nel caso in cui questi pianeti si trovino all'interno della fascia di abitabilità della loro stella.
Per finire, rimane una manciata di pianeti classificati come pianeti "sconosciuti" in quanto non è stato possibile caratterizzarli né mostrano di ricadere in nessuna delle tipologie precedenti.
Per sintetizzare su 6000 pianeti confermati questa è la loro distribuzione nelle diverse tipologie:
- 2035 Nettuniani (Neptunian-like)
- 1984 Gioviani (Jupiter-like)
- 1761 Super Terre (Super Earth)
- 220 Terrestri (Terrestrial)
- 7 Sconosciuti (Unknown)
I principali metodi di ricerca
Nel corso degli anni sono stati messi a punto diversi metodi per la ricerca dei pianeti. A seconda delle caratteristiche fisiche (as esempio la massa, la luminosità) e delle caratteristiche orbitali (as esempio la distanza dalla stella o l'inclinazione della sua orbita) alcuni metodi risultano più efficaci di altri.
Dei 6000 pianeti confermati, il 74.0% è stato scoperto grazie al "metodo dei transiti". Ciò è stato reso possibile dal fatto che nel loro moto orbitale passano davanti al disco della propria stella producendo delle eclissi (diminuzioni di luminosità della stella) che ne svelano la presenza.
A seguire con il 19.0% c'è il "metodo delle velocità radiali" che sfrutta il fatto che a motivo della loro massa i pianeti fanno oscillare la stella attorno a cui ruotano producendosi così spostamenti Doppler della luce emessa dalla stella.
Al terzo posto in classifica troviamo il "metodo della microlente gravitazionale" con i 4.2%. Grazie a questo fenomeno la luminosità di pianeti che altrimenti resterebbero nascosti viene amplificata lasciando una traccia "inequivocabile" nella luminosità della stella che si frappone con la Terra.

Con il "metodo del direct imaging" invece è stato scoperto il rimanente 1.4%. Mentre tutti gli altri metodi permettono di scoprire il pianeta in modo indiretto, questo a dispetto della più piccola percentuale è l'unico che permette di vedere direttamente il pianeta in orbita attorno alla sua stella.
Esistono poi altri metodi minori, ma non meno importanti, grazie ai quali altri pianeti (nell'ordine delle unità per metodo) sono stati scoperti.