Un imperdibile "bacio" tra Mercurio e Venere, lo spettacolo astronomico all’alba di domani 25 Novembre
All’alba di domani mattina appena sopra l’orizzonte in direzione est-sud-est, Mercurio e Venere si “baceranno”. Sarà un bacio abbastanza fugace poiché entro una mezz’ora dal suo inizio il Sole col suo bagliore celerà alla vista degli “umani” questo bacio tra “divinità”.

Giorno 25 Novembre, i pianeti Mercurio e Venere si troveranno in due punti della loro orbita che risulteranno allineati con la Terra. Questo comporterà che i due pianeti appariranno in cielo molto vicini lungo la stessa linea di visuale, sebbene la loro distanza sarà comunque di milioni e milioni di chilometri.
Questa configurazione viene chiamata “congiunzione”, ma non dispiace immagginarla come “un bacio” tra questi due pianeti, o tra le divinità di cui portano il nome.
Considerato il freddo mattutino prima dell’alba e le condizioni meteo frequentemente avverse di questi giorni, solo i coraggiosi e i fortunati apprezzeranno questo fenomeno.
Perché le congiunzioni non si vedono tutte le notti
Durante la notte, potendo passare un po’ di tempo (almeno un’oretta) all’aperto in zone buie, è possibile cogliere il movimento (apparente) delle costellazioni. Alcune di queste (a Est) le si vede sorgere sopra l’orizzonte, altre (a Ovest) tramontare sotto l’orizzonte, altre già alte in cielo le si vede lentamente ruotare attorno al polo nord celeste.
Nonostante questo movimento, tutte le costellazioni mantengono la loro forma, la distanza relativa tra le stelle rimane invariata - per questo è un movimento apparente, dovuto alla rotazione della Terra attorno a se stessa.
Per questa loro caratteristica, le stelle venivano definite nei secoli passati “stelle fisse” (sulla volta celeste). Questa caratteristica le distingue da altri corpi celesti, in particolare dai pianeti che, invece di restare fissi, si muovono di notte in notte attraverso le costellazioni.
Questo moto proprio dei pianeti nasce dal fatto di essere molto vicini alla Terra, in confronto alle stelle, per cui la combinazione del loro moto orbitale e di quello della Terra attorno al Sole, fa sì che le si veda proiettate in direzioni sempre diverse del cielo.
La velocità relativa con cui i pianeti si spostano in cielo dipende dalla loro distanza dal Sole, dalla posizione relativa rispetto alla Terra e al Sole.
Domani mattina, vedremo Venere e Mercurio tra loro quasi in congiunzione. Tuttavia, già la mattina successiva, quella del giorno 26 Novembre, mentre Venere sarà apparentemente nella stessa direzione, Mercurio si sarà allontanato visibilmente spostandosi dalla posizione a sinistra di Venere ad una posizione sopra Venere.
Gli orari di visibilità
La congiunzione sarà visibile da tutta l’Italia, ma in orari differenti

In Sicilia
I due pianeti sorgeranno sopra l’orizzonte in direzione est-sud-est intorno alle 6:02 e resteranno visibili per non più di 15-20 minuti quando il cielo diventerà troppo brillante
Nel Lazio
I due pianeti sorgeranno sopra l’orizzonte in direzione est-sud-est intorno alle 6:20 e resteranno visibili per non più di 15-20 minuti quando il cielo diventerà troppo brillante
In Piemonte
I due pianeti sorgeranno sopra l’orizzonte in direzione est-sud-est intorno alle 6:50 e resteranno visibili per non più di 15-20 minuti quando il cielo diventerà troppo brillante
IMPORTANTISSIMO
Poiché il Sole sorge nella stella direzione dell’orizzonte da cui si osserva la congiunzione, chi volesse usare un binocolo o un telescopio, deve stare attento a non intercettare col suo strumento il Sole, che potrebbe provocare seri danni alla retina dell’occhio.
Curiosità che accomunano Venere e Mercurio
Si tratta di due (dei 4 pianeti) rocciosi del Sistema Solare e sono tutti e due “interni”, cioè sono più vicini al Sole rispetto alla Terra. Questa circostanza fa sì che, esattamente come avviene per la Luna, Mercurio e Venere sono gli unici due pianeti del Sistema Solare che mostrano le fasi.
Ci sono epoche in cui si vede il disco pieno dei due pianeti, epoche in cui si vede il primo quarto ed epoche in cui si vede l’ultimo quarto. Occasionalmente, Mercurio e Venere transitano esattamente davanti al disco solare producendo un’eclissi solare parziale. L’ultimo transito di Venere è del 2017, l’ultimo di Mercurio è del 2019.
Essendo due pianeti interni, osservati dalla Terra sono sempre relativamente vicini al Sole. Per questo motivo la loro visibilità è molto vicina a quella del Sole, per cui sono visibili per poco tempo prima dell’alba e per poco tempo subito dopo il tramonto.
Questo precedere e seguire il Sole da parte di Venere le ha dato il soprannome di “lucifero” colui che porta la luce, infatti precede il sorgere del Sole, oppure “vespero” colui che precede le tenebre.