25 aprile, 8 anni fa un terribile terremoto devastava il Nepal

Il 25 aprile del 2015 un fortissimo terremoto di magnitudo 7,8 sconvolgeva il Nepal. Ecco cosa accadde, le foto e i video.

terremoto nepal 2015
Le conseguenze del terremoto in Nepal del 2015: edifici crollati a Kathmandu.

Il 25 aprile del 2015, un terremoto di magnitudo 7.8 colpiva la regione del Nepal causando enormi devastazioni ed un elevato numero di vittime. Il sisma, con epicentro a circa 34 km da Lamjung, causò più di 8 000 morti e gravissimi danni in Nepal. Danni minori vennero registrati anche nelle zone himalayane dell'India, della Cina, nel Bangladesh e Pakistan.

Quello del 25 aprile 2015 è stato l'evento sismico più violento in quest'area dopo il 1934. In quell'occasione un terremoto di magnitudo 8.0 aveva causato la morte di circa 10.600 persone.

Quello del 25 aprile 2015 è stato l'evento sismico più violento in quest'area dopo il 1934. In quell'occasione un terremoto di magnitudo 8.0 aveva causato la morte di circa 10 600 persone.

Migliaia di vittime ed edifici secolari distrutti

Oltre a causare migliaia di vittime, il terremoto danneggiò anche alcuni edifici secolari, come la torre Dharahara, che era già stata ricostruita dopo il sisma del 1934 e che era situata nella piazza Durbar di Katmandu. Distrutto dal sisma anche una parte del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO del Nepal.

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La valanga sull'Everest

Il terremoto innescò anche una valanga sul monte Everest a circa 220 km dell'epicentro. Nell'evento morirono 17 persone presso il South Base Camp, tra cui anche degli italiani.

Per avere un'idea della potenza del terremoto, il sisma di magnitudo 7.8 del 25 aprile 2015 in Nepal fu 10 volte più forte del terremoto di Reggio Calabria e Messina del 1908, che causò quasi 100.000 morti in Italia.

I motivi geologici del terremoto

La zona, considerata una delle regioni a più alto rischio sismico del mondo, si trova proprio nel punto di collisione tra la placca indiana e la placca euro-asiatica, con enormi forze tettoniche in gioco che hanno portato alla formazione della catena dell’Himalaya.

Secondo quanto indicava in un approfondimento sul sisma l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (INGV), la placca indiana si muove attualmente verso nord a una velocità di 4-5 cm/anno, infilandosi sotto la catena montuosa dell'Himalaya e contribuendo così al suo innalzamento. Questo lento movimento geologico fa sì che anno dopo anno si accumuli una deformazione lungo le faglie che bordano la catena montuosa. Improvvisamente, a scatti, queste lente deformazioni liberano energia sotto forma di potenti terremoti.

Nel caso del terremoto del 25 aprile, il Geological Survey (USGS), il Servizio Geologico statunitense, stimò che la faglia responsabile del sisma si estende parallelamente al fronte della catena per oltre 150 km.